Apart
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Incredibile quanta energia c'è dentro Un anno terribile. E' il primo, e fin'ora unico libro di John Fante che ho letto. Se da un lato la mia verginità di letture fantiane può sembrare imbarazzante, dall'altro si è rivelata una fortuna. Stando a quanto dice Sandro Veronesi, nella prefazione al libro, infatti:
Ma - è lecito chiedersi - e i non-fantiani? Coloro che si ritroveranno tra le mani questo libro, e lo leggeranno senza avere letto nient'altro di lui? Che sarà di loro? Che impressione ne ricaveranno? Bè, qui il discorso si fa più semplice, anche se deve necessariamente fondarsi su una predizione. Come accade con tutti gli altri libri di Fante, infatti, sono pronto a scommettere che anche partendo da Un anno terribile, romanzo poco importante, si verrà inesorabilmente risucchiati sull'ottovolante della sua opera completa, e non si scenderà finchè ci saranno giri da fare, e non sarà facile consolarsi quando saranno finit. Sì, non ho dubbi, date questo libro a un lettore completamente vergine di John Fante e avrete un nuovo futuro percorritore di librerie alla ricerca di tutti gli altri suoi libri, per sua fortuna oggi meno introvabili di dieci anni fa: e qanta invidia proviamo per lui, per le ore stupende che lo attendono nel Rwegno degli ormoni, in compagnia di un'armata di eroi sciroccati e fantastici - i quattro Bandini e le sue quattro famiglie italiane, la favolosa Camilla Lopez, Rosa Pinelli che muore giovane, il vecchio Nick Molise, la signora Hildegarde, il repellente Shorty Naylor, Sammy Wiggins, Vera coperta di cicatrici, Rocco Saccone, l'editore Hackmuth, Hellfrick il parassita, Donna Toscana, il frego di fiammifero che Bandini adorante decide di chiamare Claudia... personaggi che noi, fantiani di antica data, vorremmo riuscire a dimenticare per poterli scoprire di nuovo, pur sapendo bene che non si può, perchè sono indimenticabili. E detto questo è detto tutto, poichè se un libro è buono a tirarsene dietro tanti altri, allora è buono sul serio.
Il protagonista di un anno terribile è un braccio, ma non uno qualsiasi: lui è Il Braccio. Credo che si offenderebbe se non lo chiamassi così. Il Braccio è stato fissato, vuoi per caso, vuoi per volere del Signore, ai cardini della clavicola di Dominic Molise, un ragazzo italo-americano, un poveraccio, che ha un solo scopo, un solo sogno nella vita: diventare un campione di baseball. Dategli un'opportunità, dategli una squadra, dategli fiducia e ne vedrete delle belle. Il Braccio è vitalità trascinante, è energia devastante, è forza inaudita. Il braccio è una bomba ad orolegeria, pronta ad esplodere nel momento opportuno. Dominic Molise ha pazienza, saprà infatti aspettare prima di fare il suo ingresso nella leggenda: è soltanto questione di tempo, presto arriverà la primavera. Nell'attesa continuerà a coltivare il sogno e ad allenare Il Braccio. Libro trascinante e propulsivo, libro carico di energia e di vitalità, libro "ormonale", come piace definirlo da Sandro Veronesi. 5.
Ma - è lecito chiedersi - e i non-fantiani? Coloro che si ritroveranno tra le mani questo libro, e lo leggeranno senza avere letto nient'altro di lui? Che sarà di loro? Che impressione ne ricaveranno? Bè, qui il discorso si fa più semplice, anche se deve necessariamente fondarsi su una predizione. Come accade con tutti gli altri libri di Fante, infatti, sono pronto a scommettere che anche partendo da Un anno terribile, romanzo poco importante, si verrà inesorabilmente risucchiati sull'ottovolante della sua opera completa, e non si scenderà finchè ci saranno giri da fare, e non sarà facile consolarsi quando saranno finit. Sì, non ho dubbi, date questo libro a un lettore completamente vergine di John Fante e avrete un nuovo futuro percorritore di librerie alla ricerca di tutti gli altri suoi libri, per sua fortuna oggi meno introvabili di dieci anni fa: e qanta invidia proviamo per lui, per le ore stupende che lo attendono nel Rwegno degli ormoni, in compagnia di un'armata di eroi sciroccati e fantastici - i quattro Bandini e le sue quattro famiglie italiane, la favolosa Camilla Lopez, Rosa Pinelli che muore giovane, il vecchio Nick Molise, la signora Hildegarde, il repellente Shorty Naylor, Sammy Wiggins, Vera coperta di cicatrici, Rocco Saccone, l'editore Hackmuth, Hellfrick il parassita, Donna Toscana, il frego di fiammifero che Bandini adorante decide di chiamare Claudia... personaggi che noi, fantiani di antica data, vorremmo riuscire a dimenticare per poterli scoprire di nuovo, pur sapendo bene che non si può, perchè sono indimenticabili. E detto questo è detto tutto, poichè se un libro è buono a tirarsene dietro tanti altri, allora è buono sul serio.
Il protagonista di un anno terribile è un braccio, ma non uno qualsiasi: lui è Il Braccio. Credo che si offenderebbe se non lo chiamassi così. Il Braccio è stato fissato, vuoi per caso, vuoi per volere del Signore, ai cardini della clavicola di Dominic Molise, un ragazzo italo-americano, un poveraccio, che ha un solo scopo, un solo sogno nella vita: diventare un campione di baseball. Dategli un'opportunità, dategli una squadra, dategli fiducia e ne vedrete delle belle. Il Braccio è vitalità trascinante, è energia devastante, è forza inaudita. Il braccio è una bomba ad orolegeria, pronta ad esplodere nel momento opportuno. Dominic Molise ha pazienza, saprà infatti aspettare prima di fare il suo ingresso nella leggenda: è soltanto questione di tempo, presto arriverà la primavera. Nell'attesa continuerà a coltivare il sogno e ad allenare Il Braccio. Libro trascinante e propulsivo, libro carico di energia e di vitalità, libro "ormonale", come piace definirlo da Sandro Veronesi. 5.