Sopraesistito
Black Cat Member
Ciao Vale, diciamo pure che sei tu che ti sei espressa male.
Non mi pare, io ho capito, ma penso sia anche una questione di affinità.
Il diventare scrittore presuppone già un riconoscimento sociale, diverso è lo scrivere perchè si ha voglia di scrivere. Lo scrivere non si vive come uno scopo, il diventare scrittori si. Questa è la differenza. Così intendevo dire dello scopo di vita.
Mi pare sia un ragionamento che si basa sul tuo punto di vista personale spacciandolo per logica.
Vuoi dirmi che qualcuno non può scrivere perchè ha voglia di scrivere e allo stesso modo di far leggere agli altri ciò che scrive, tramite la pubblicazione e la vendita delle sue opere in tutto il mondo, magari?
Noi non lasceremo niente, perchè una volta che tu non ci sei, non ci sei più, dunque non avrai neanche coscienza dell'aver lasciato il segno.
Devo supporre tu non sia familiare con la teoria del chaos? L'effetto farfalla per intenderci.
Poi se vogliamo fare un discorso su realtà e percezione (il vecchio enigma dell'albero che cade senza che nessuno lo senta) è un altro paio di maniche... E merita una discussione a sè.