Limberti, Marco- Cenci in Cina

isola74

Lonely member
Prato, simbolo del made in Italy dell'industria tessile in tutto il mondo. Vittorio Pelagatti e Armando Giachetti sono i proprietari della Gobbotex, un'azienda fondata dai nonni nel dopoguerra che oggi naviga in cattive acque e rischia di affondare per una crisi economica inarrestabile. La situazione si complica quando fa il suo ingresso nell'Unione Industriali di Prato, un'imprenditrice cinese, pronta a tutto. La Signora Lì, infatti, acquista aziende in difficoltà per poi ripartirle e rivenderle e la Gobbotex è l'oggetto dei suoi desideri. Vittorio, playboy spendaccione ed eterno scansafatiche, e Armando, marito fedele e lavoratore instancabile, hanno bisogno di un piano per evitare la bancarotta e preservare il tesoro costruito dai nonni tanti anni prima. La soluzione sta proprio nel passato, nei "soldi di cuoio" che i nonni hanno messo da parte e poi nascosto per i momenti di difficoltà. Una caccia al tesoro, che passa per vecchi dipendenti, amanti perdute e ricordi misteriosi, ci accompagna verso un finale a sorpresa.

(recensione tratta da Mymovies)
Cenci in Cina è un film che già dal titolo lascia presagire un'identità locale molto forte. Il regista, il cast, la troupe e persino la casa di produzione, creata per l'occasione da un gruppo di imprenditori tessili innamorati del cinema, sono tutti pratesi doc. Il film diventa una fotografia, a colori e in bianco in nero, di un luogo ben preciso, con la sua storia e la sua poesia. Uno spaccato di Prato lungo più di mezzo secolo. Il film viaggia su due binari temporali che si alternano, i continui flashback sulla fondazione della mitica Gobbotex a ritmo degli anni Cinquanta, portano l'impronta di Rodolfo Betti, memoria storica e artistica della città che ha collaborato alla sceneggiatura.


Che dire? è una commedia che tratta un tema molto importante e di grande attualità, e per questo mi aspettavo che fosse un po' più profonda..a tratti si sorride ma le buone intenzioni (che pure ci sono) non bastano.
 
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