Lambert, Mary - Cimitero vivente

ayla

+Dreamer+ Member
Paese USA
Anno 1989
Durata 102 min

TRAMA:

La famiglia Creed – Louis, la moglie Rachel e i figli Ellie e Gage – lascia Chicago per trasferirsi in una cittadina del Maine. Il loro vicino, Jud Crandall, li avvisa di stare attenti a una vicina strada dove corrono i camion, disseminata da animali spiaccicati. Il gatto dei Creed fa subito quella fine e Jud porta Louis sino all’antico cimitero indiano. Lì il gatto viene sepolto ma il giorno dopo si ripresenta a casa, vivo come se nulla fosse. Poi muore Gage, investito da un camion, e Louis vorrebbe seppellirlo nel cimitero indiano per farlo tornare in vita. Jud lo avvisa di non farlo, ma il desiderio di riavere il figlio è troppo forte.

L'ho trovato un film discreto con una buona atmosfera, non un capolavoro del genere ma, essendo considerato un cult degli anni 80, non potevo lasciarmelo sfuggire. In certi momenti riesce a inquietare e a far rabbrividire lo spettatore, come nella scena della sorella malata della protagonista, veramente raccapricciante.
Una piccola curiosità, il prete che celebra il funerale è Stephen King, l'autore del libro da cui è stato tratto il film!
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
l'ho visto una decina d'anni fa, poco dopo aver letto il libro. Tra qualche giorno me lo riguarderò per la sfida cinematografica. Anch'io ricordo con orrore la sorella inquietante della moglie protagonista e, soprattutto, il bimbo spoiler redivivo.:paura::OO
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Come diceva Ayla, in realtà l'horror fa da sfondo al tema centrale dell'incapacità di accettare la morte e di elaborare il lutto.
Rivisto a distanza di dieci anni, mi è piaciuto come la prima volta, il ritmo è buono, la tensione è ben centellinata lungo tutti i 100 minuti, ho trovato notevole per il suo tempo lo splatter e il trucco, e discrete anche le ambientazioni e il set. La recitazione è quella che è (il protagonista è imbarazzante), ma nel complesso è proprio l'atmosfera, l'ansia e l'angoscia palpabili che dignificano la pellicola.
Menzione speciale per la sorella con la distrofia e il bimbo "dopo". Mi ha dato noia sinceramente la scena dell'uccisione del gatto. Ridicolo Stephen vestito da prete per un cameo superfluo.
Insomma una piacevole visione
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
non essendo nè esperta nè amante del genere a tratti l'ho trovato troppo splatter e a tratti francamente ridicolo, con trovate che se ci pensi non reggono, ma perchè far girare continuamente uno zombi tipo angelo custode ad esempio? pecche di sceneggiatura, dello stesso King, pecche di regia, troppo scolastica e ridondante in alcuni passaggi come quella del gatto che continua ad apparire tipo stregatto, pecche di doppiaggio, il bimbo è piccolo ma parla come un bimbo grande. Francamente non mi è piaciuto, anche se è interessante tutta la ritualità che ci sta dietro sia al cimitero degli animali che a quello dei nativi micmac. Se il tema era l'accettare la morte o meno qui siamo fuori tema visto che nessuno ha fatto niente per prevenirla: e mettere un recinto, no?! Musiche dei Ramones.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Dopo questa "re"visione mi sento di riconfermare quanto ho precedentemente detto.
E' un film che si lascia guardare senza problemi. Alcune scene sono meno riuscite e più acerbe di altre, questo è vero, non è un horror proprio ben fatto, come ha detto Elisa delle pecche ci sono(specie la recitazione), ma nel complesso lo reputo un film molto scorrevole e a parte la sorella(che mi fa venire sempre la pelle d'oca) e il modo in cui è stato reso il piccolo cimitero(l'inizio del film mi mette sempre un pò d'ansia con le voci dei bambini di sottofondo) non mi sembra particolarmente memorabile o meritevole di lode.
In compenso mi è venuta una gran voglia di leggere il libro e questo, però, è sempre un effetto piacevole!
 
G

giovaneholden

Guest
L'ennesimo esempio di un horror che non fa giustizia al libro di King,il discorso legato al paragone del culto cimiteriale dei pets e dei luoghi sacri dei nativi americani,tutto quello che ci sta dietro,meritava uno straccio di analisi sociologica con alcune graffianti e gustose frecciatine che mancano completamente ed è un peccato,ne poteva uscir un gran film,alla Shining tanto per capirsi.Un divertissment senza costrutto,un'occasione persa.
 
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