La Matematica non è un'opinione....

asiul

New member
Leggendo una discussione nata in altro 3D ho voluto seguire il suggerimento di Dory ed aprire questo thread sulla Matematica...

tutto inizia da qui...

Le mie domandine sono per Zefiro

2_ Chi è il matematico dei matematici, il migliore di tutti i tempi?

2) Questa è difficile davvero. Nella matematica direi che non possa esser individuato un “migliore” essendo per sua natura una costruzione che la nostra razza ha messo in piedi a tutt’ora tira su con uno sforzo collettivo che attraversa le generazioni.
Abbracciando ed arbitrariamente estendo col termine matematica anche la geometria forse direi Euclide. Il primo che che si è posto il problema, formalizzandolo con successo, di saper ragionare ed elaborare su tutti i triangoli, o tutte le rette, etc… e non su questo o quel triangolo. Un vero breaktrough si direbbe oggi nell’approccio metodologico. E poi dopo millenni Riemann, il primo che ha posto in discussione i postulati di Euclide appunto, dando il via allo sviluppo delle geometrie non euclidee. Spalancando, anche qui con immenso valore metodologico, un gate, una porticina che era rimasta nascosta per secoli via d’accesso ad universi insospettabili. La messa in discussione delle ipotesi: qualcosa è vero sotto certe ipotesi: una roba di portata immensa davvero.

Posso dire la mia? Non condivido molto la risposta di Zefiro...eheheheh

Prima di tutto non sono d'accordo sul fatto che la matematica sia una costruzione messa in piedi dall'uomo. Alcuni matematici (anche importanti) la vedono così. Io mi schiero con coloro che sostengono che tutto lo scibile matematico sia intrinseco nella nostra natura e già esista nella sua completezza; noi non facciamo che scoprirlo un po' alla volta. L'equazione del calore è stata scoperta da Fourier, ma il calore si diffondeva in quel modo anche nella preistoria...

Quanto al matematico più grande credo che senza discussioni lo scettro spetti a Gauss; non solo per l'importanza dei risultati ottenuti, ma anche per la varietà degli ambiti in cui li ha ottenuti. Non esiste altro matematico che ha dato un apporto tanto fondamentale in analisi, in geometria, in algebra e anche in fisica.

Se poi parliamo di rivoluzioni di pensiero mi verrebbe da citare Godel; lui sì che ha fatto cadere le fondamenta della matematica, che ha messo in crisi la logica classica e fatto naufragare il sogno di Hilbert, quello di racchiudere tutto il sapere matematico in maniera completa e rigorosa in un sistema logico. Godel è stato per la matematica del '900 quello che Einstein è stato per la fisica.

Confermo (con convinzione!) quanto ho scritto. Mi piaceva nel rispondere metter l'accento su un basic che va al di là della matematica stessa, a dire, la capacità d'astrazione da un lato (Euclide) e di uscir fuori dagli schemi (Riemann), in entrambi i casi, credo, due crinali fondamentali da un punto di vista metodologico.

Non me la sento al contempo di non convenire con quanto scritto da pigreco, che mi trova assolutamente concorde, sia per quanto osservato in merito a Gauss e Godel da un lato, sia per quel che riguarda l'approccio cognitivo alla matematica dall'altro.

Poeticamente Einstein sosteneva che "la matematica è il linguaggio di Dio", qualinque sia il nome che diamo all'entità o la forza creatrice dell'universo, e che non noi siamo quindi, da questo punto di vista, che studenti in una classe di lingua straniera, si, ma anche nostra.

Concordo un po' su tutto...
(banalizzando molto)
Per me la matematica,come detto, è il nostro modo di interpretare quello che già c'è. Anche là dove una formula è stata enunciata, può sussisterne un'altra ancora non trovata o dimostrata. A mio avviso è un linguaggio universale con il quale poter tradurre tutto ciò che ci circonda. Il nostro modo per parlare con il mondo e per scoprirlo.
Per questo non può esserci un matematico che sia più importante di un altro.Tutti a loro modo ci hanno fornito di vonta in volta la giustra interpretazione, una corretta traduzione del "linguaggio di Dio" :)

Ecco!questo è quanto...

ora mi piacerebbe, da amante della matematica e soprattutto della sua storia, creare un luogo dove inserire , non soltanto le nostre opinioni,ma anche alcune nozioni dell'evoluzione di quella che secondo me è una delle discipline più importanti per lo scibile umano.Non a caso è definita la regina delle scienze.

In questi giorni sto leggendo "L'ultimo teorema di Fermat"(per la sua recensione vi invito a leggere quella di un sempre impeccabile Zefiro, nella sezione dedicata)...
beh!trovo che più della dimostrazione del teorema stesso, quello davvero interessante sia la storia che gira attorno a questi personaggi. Come sono arrivati ad essere quello che sono stati, quali processi hanno portato alle loro scoperte.La loro vita privata, sempre interessantissima e piena di sorprese. E certamente le loro teorie, la loro applicazione.

Insomma, vorrei creare uno spazio, un antro delle meraviglie, dove parlare ampiamente di questa scienza...
 
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Dory

Reef Member
[...]ora mi piacerebbe, da amante della matematica e soprattutto della sua storia, creare un luogo dove inserire , non soltanto le nostre opinioni,ma anche alcune nozioni dell'evoluzione di quella che secondo me è una delle discipline più importanti per lo scibile umano. Non a caso è definita la regina delle scienze.
[...]
Insomma, vorrei creare uno spazio, un antro delle meraviglie, dove parlare ampiamente di questa scienza...

Bellissima idea!!
Concordo, la matematica è una disciplina incredibilmente affascinante, anche perché è connaturata allo sviluppo del cervello umano e all'acquisizione delle capacità di pensare in modo astratto.
Per quanto riguarda quanto detto da pigreco e zefiro, c'è un punto molto interessante:
la matematica è un'invenzione o una scoperta?
Basta pensare solo alla sequenza di Fibonacci e alla Sezione Aurea per rimanere a bocca aperta.
 

asiul

New member
Bellissima idea!!
Concordo, la matematica è una disciplina incredibilmente affascinante, anche perché è connaturata allo sviluppo del cervello umano e all'acquisizione delle capacità di pensare in modo astratto.
Per quanto riguarda quanto detto da pigreco e zefiro, c'è un punto molto interessante:
la matematica è un'invenzione o una scoperta?
Basta pensare solo alla sequenza di Fibonacci e alla Sezione Aurea per rimanere a bocca aperta.


Beh!la risposta richiederebbe quasi una vita intera, visto che ancora oggi molti tra i più illustri matematici e scienziati si pongono ancora questa domanda.

Weinberg,(nobel per la fisica), in una conferenza affermava che: “Se la matematica sia un’invenzione o un codice naturale che dobbiamo ancora capire, non lo sappiamo, ma noi ci affidiamo ai numeri per previsioni, probabilità, scala, simmetria. Man mano che cresce, il mondo matematico rivela nuovi territori inesplorati in cui noi ci muoviamo con istinto e autorità, con immaginazione e incertezza”.

Ma continua a non essere tanto semplice, perché guardandoci attorno vien da domandarsi in che modo questa bellissima (non)invenzione o (non)scoperta possa descrivere con formule matematiche la realtà fisica che ci circonda.Secondo Penrose sono strutture idealizzate che ci rammentano la realtà.

Forse prima di porci questa domanda sarebbe il caso di scoprire la sua storia. Come si è formata, evoluta, in che modo opera, perché è possibile affermare che in ogni nostra azione o pensiero c'è qualcosa di matematico.Perché è considerata il linguaggio di Dio.
Queste forse le domande più interessanti per il momento.Anche se la tua è forse la domanda per eccellenza.
Prima, vorrei cercare di capirla studiandone la storia. Che sia essa frutto di scoperta o invenzione cosa importa, ciò che conta è che questo "linguaggio" ci consente di scoprire ed/od interpretare l'universo che ci ospita.

PS O forse no...discutiamo e partiamo anche da qui (dalla tua domanda Dory)...purché se ne parli...:wink:
 
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Sir

New member
Sulla linea di quanto già detto, volevo sottolineare l'idea di matematica come "strumento".
Vero è che con esso decifriamo fenomeni e cose esistenti di per sè in natura, ma è pur sempre un decifrare secondo le nostre forme e la nostra mente. Non direi pertanto che la matematica "esiste" a priori; sono le cose e i fenomeni che esistono, ognuno secondo la propria logica, estremamente più economica ed efficace della nostra che, pur agevolata dalla matematica, deve passare per una mente dotata di consapevolezza.
Un po' come un linguaggio, la matematica non è niente di definitivo nè dipende da un principio assoluto, ma la portiamo avanti modificandola e adattandola ai nostri usi e, in questo caso, alle nostre necessità (e capacità) di lettura e comunicazione. Quando incontriamo un suo limite in reatà non la oltrepassiamo, ma ne ampliamo la portata; non sono un esperto ma credo che la storia dimostri questo.
 

asiul

New member
Sulla linea di quanto già detto, volevo sottolineare l'idea di matematica come "strumento".
Vero è che con esso decifriamo fenomeni e cose esistenti di per sè in natura, ma è pur sempre un decifrare secondo le nostre forme e la nostra mente. Non direi pertanto che la matematica "esiste" a priori; sono le cose e i fenomeni che esistono, ognuno secondo la propria logica, estremamente più economica ed efficace della nostra che, pur agevolata dalla matematica, deve passare per una mente dotata di consapevolezza.
Un po' come un linguaggio, la matematica non è niente di definitivo nè dipende da un principio assoluto, ma la portiamo avanti modificandola e adattandola ai nostri usi e, in questo caso, alle nostre necessità (e capacità) di lettura e comunicazione. Quando incontriamo un suo limite in reatà non la oltrepassiamo, ma ne ampliamo la portata; non sono un esperto ma credo che la storia dimostri questo.


Secondo alcuni le idee matematiche e non solo queste si trovano in un mondo detto noumeno e restano lì in attesa che qualcuno le scopra.Quindi se Talete non avesse enunciato che "un fascio di rette parallele intersecanti due trasversali determina su di esse classi di segmenti direttamente proporzionali" , prima o poi un altro lo avrebbe scoperto.

ti domando...le cose ed i fenomeni, non sono forse la matematica? Il nostro decifrarle secondo logica ne esclude la sua esistenza a priori? Se tutto quello che leggiamo è già esistente non siamo noi ad adattarci usando il suo linguaggio(della matematica) per capirla?
 

Sir

New member
ti domando...le cose ed i fenomeni, non sono forse la matematica? Il nostro decifrarle secondo logica ne esclude la sua esistenza a priori? Se tutto quello che leggiamo è già esistente non siamo noi ad adattarci usando il suo linguaggio(della matematica) per capirla?

Secondo me no. Siamo anche noi cose, ovviamente, ma differentemente dalle altre siamo consapevoli dei processi della nostra mente. Questo da una parte ci avvantaggia (siamo "macchine da sopravvivenza" fra le migliori), dall'altro ci allontana dalla logica, estremamente economica, secondo cui le cose esistono. La nostra è più approssimativa e non esisterebbe al di fuori dell'uomo. La matematica è, in questo senso, il nostro "adattamento" migliore, come dici tu, ma non si tratta certo dello stesso linguaggio della natura; già il fatto di avere bisogno di tale adattamento la dice lunga sullo scarto che vige. Il principio stesso della matematica, la volontà di conoscere e descrivere cose e fenomeni, non è assolutamente contemplato dalle leggi della natura, le stesse che ci si propone di scoprire.
Una contraddizione? Non necessariamente. E' uno dei tanti problemi in cui l'uomo, per accidente, è incappato; in un certo senso sono anche la nostra ricchezza.
 

pigreco

Mathematician Member
Riporto alcuni pensieri che avevo lasciato in un'altra discussione del Forum;


Partiamo da una frase del matematico Cantor (autore di meravigliosi teoremi sull'infinito):

"L'essenza della matematica è nella sua libertà."

Chi pensa a questa materia come qualcosa di statico, di certo e di arido non ha mai studiato davvero la matematica. Pur trattandosi di una scienza, anzi, della scienza dato che sta alla base di tutte le altre discipline scientifiche, quelle impure per intendersi, la matematica è arte, è bellezza. Il bravo matematico quando scrive una dimostrazione oltre all'ingegno apllica tutte quelle regolette tecniche che utilizza un poeta per scrivere un sonetto piuttosto che un pittore per creare un affresco.

Per non soffermarmi poi su tutte le applicazioni che questa materia ha trovato negli ambiti più disparati. La differenza con le scienze applicate è che i risultati matematici nascono per il piacere di coloro che studiano i problemi aperti e nella maggior parte dei casi solo dopo molto tempo ci si rende conto che un certo teorema può essere utile per la crittografia oppure per studiare l'evoluzione di un'epidemia.

Ho letto tra i commenti precedenti che qualcuno ha scritto che la matematica non esiste, è un'invenzione dell'uomo. C'è chi la pensa così, anche se i concetti di insieme e numero sono intrinsechi nella nostra esistenza. C'è invece chi sosiene (come me) che tutto lo scibile matematico esista già, come uno specchio appannato, e noi, tutte le volte che troviamo un nuovo risultato non facciamo altro che passare uno straccio su una parte dello specchio rendendolo limpido. Si pensi all'equazione del calore. Fourier la scoprì a suo tempo, ma il calore si è sempre diffuso seguendo quella legge, anche prima che l'uomo ne scoprisse l'equazione.

Purtroppo fino alla quinta liceo questa materia può sembrare noiosa, ma per assaporare il gusto della vera matematica servono solide basi, e quelle si costruiscono faticosamente a suon di equazioni e sistemi durante le scuole medie inferiori e superiori. Chi ha poi il coraggio e la voglia di andare avanti riesce a scoprire quale meravigliosa materia si nasconda dietro quei simboli così affascinanti, quante storie umane, spesso drammatiche, si nascondano dietro la dimostrazione di un teorema.

Proprio come la letteratura, la matematica, oltre a darci una forma di pensiero coerente e logica, ci aiuta a capire quello che siamo e ci eleva ad un livello di consapevolezza superiore.
 

Sir

New member
Ho letto tra i commenti precedenti che qualcuno ha scritto che la matematica non esiste, è un'invenzione dell'uomo. C'è chi la pensa così, anche se i concetti di insieme e numero sono intrinsechi nella nostra esistenza. C'è invece chi sosiene (come me) che tutto lo scibile matematico esista già, come uno specchio appannato, e noi, tutte le volte che troviamo un nuovo risultato non facciamo altro che passare uno straccio su una parte dello specchio rendendolo limpido.

A parte che "la matematica non esiste" e "è un'invenzione dell'uomo" sono grosse approssimazioni... Guarda che queste due cose non sono assolutamente in contraddizione.
E' pacifico, almeno a parer mio, che tutto lo scibile matematico esista già. Semplicemente, la matematica è la forma della nostra conoscenza, un eccellente metodo interpretativo. Non si può pretendere che sia il linguaggio della natura, per il banale motivo che la natura non ne possiede alcuno non necessitando, come noi, di comunicare o indagare.
 

asiul

New member
Per me e lo ribadisco, non esiste una risposta univoca a questa domanda.Si può solo ipotizzare delle risposte.Che sia il mondo fisico che ci circonda ad insegnarci il suo linguaggio e noi ad interpretarlo e scoprirlo di volta in volta o che sia l'uomo a trovare un modo per rappresentare e capire questo, è importante solo al fine di dare a questa scienza il posto e il riconoscimento che le compete.


PS sull'argomento suggerirei questo libro. Io l'ho sfogliato in libreria e lo acquisterò presto...:)

Il gene della matematica di Keith Devlin, Longanesi

un estratto :
«Spesso la gente si chiede se la matematica debba considerarsi frutto di invenzione o scoperta. Per quanto riguarda la mia personale esperienza, la sensazione che si prova facendo matematica è quella della scoperta. Quando lavoro su un problema o cerco di produrre una dimostrazione, la mia sensazione è che la soluzione o la dimostrazione siano "là fuori", in attesa che io le trovi. Certo la dimostrazione di Euclide -quella sui numeri primi- comportò un'inequivocabile componente di creatività umana: ma si tratta della creatività associata alla scoperta, non di quella dell'invenzione. Se Euclide non fosse arrivato a quella dimostrazione, qualcun altro, sicuramente, lo avrebbe fatto al suo posto. In matematica, infatti, capita spesso che diverse persone trovino simultaneamente e in modo indipendente le une dalle altre quella che, nella sua essenza, è la medesima dimostrazione di un nuovo risultato. Pertanto, in matematica, l'elemento creativo non è della stessa natura di quello implicato, per esempio, nella scrittura di un'opera teatrale. Se Shakespeare non fosse vissuto, nessuno avrebbe scritto l'Amleto.
Ma se la matematica è un processo di scoperta, si tratta comunque di una scoperta molto singolare. Essa scopre fatti riguardanti un mondo astratto interamente creato (!) dalla mente umana: un mondo astratto che, come è dimostrabile, 5000 anni fa non esisteva affatto, e gran parte del quale ha solo qualche centinaio di anni (alcune sue parti, poi, sono molto più giovani).»
 
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jeanne

New member
Per me è un campo arduo e non ho la preparazione necessaria per partecipare ma verrò spesso a leggere i vostri scambi così ben strutturati e intriganti.
 

asiul

New member
Per me è un campo arduo e non ho la preparazione necessaria per partecipare ma verrò spesso a leggere i vostri scambi così ben strutturati e intriganti.


non preoccuparti,come puoi leggere sopra, abbiamo dei validi elementi che rendono tutto più facile...:wink:

e per cominciare potresti commentare qui le tue letture scientifiche , se ne stai facendo, per discuterne assieme.

benvenuta tra noi ma chère jeanne :)
 

Yellow

New member
che la matematica sia il linguaggio della natura è vero fino a un certo punto: la matematica ha varcato orizzonti che non corrispondono più a quello di descrivere il mondo fenomenologico. quello cercano di farlo i fisici tramite gli strumenti matematici, ma la matematica da sola è fine a se stessa. Si basti pensare al numero irrazionale i creato, o meglio immaginato :mrgreen:, solo per trovare soluzione a determinate equazione e che molto tempo dopo si è rivelato importantissimo (fondamentale) nella descrizione della fisica dei quanti e degli atomi...

ma lasciando l'analisi da parte, la parte più bella della matematica credo sia l'algebra e la logica, che spesso, non hanno uno scopo ben preciso.

secondo me bisognerebbe distinguere la matematica pure dalla fisica, dalla statistica, dall'informatica e da qualunque cosa che utilizzino strumenti matematici....il vero matematico è una sorta di pazzo che inventa una cosa senza senso nel presente, per magari, forse, essere utilissimi nel futuro...e lo fa per il solo gusto di farlo...
 

Pungitopo

Far Far Away Member
Riporto alcuni pensieri che avevo lasciato in un'altra discussione del Forum;


Partiamo da una frase del matematico Cantor (autore di meravigliosi teoremi sull'infinito):

"L'essenza della matematica è nella sua libertà."

Chi pensa a questa materia come qualcosa di statico, di certo e di arido non ha mai studiato davvero la matematica. Pur trattandosi di una scienza, anzi, della scienza dato che sta alla base di tutte le altre discipline scientifiche, quelle impure per intendersi, la matematica è arte, è bellezza. Il bravo matematico quando scrive una dimostrazione oltre all'ingegno apllica tutte quelle regolette tecniche che utilizza un poeta per scrivere un sonetto piuttosto che un pittore per creare un affresco.

Per non soffermarmi poi su tutte le applicazioni che questa materia ha trovato negli ambiti più disparati. La differenza con le scienze applicate è che i risultati matematici nascono per il piacere di coloro che studiano i problemi aperti e nella maggior parte dei casi solo dopo molto tempo ci si rende conto che un certo teorema può essere utile per la crittografia oppure per studiare l'evoluzione di un'epidemia.

Ho letto tra i commenti precedenti che qualcuno ha scritto che la matematica non esiste, è un'invenzione dell'uomo. C'è chi la pensa così, anche se i concetti di insieme e numero sono intrinsechi nella nostra esistenza. C'è invece chi sosiene (come me) che tutto lo scibile matematico esista già, come uno specchio appannato, e noi, tutte le volte che troviamo un nuovo risultato non facciamo altro che passare uno straccio su una parte dello specchio rendendolo limpido. Si pensi all'equazione del calore. Fourier la scoprì a suo tempo, ma il calore si è sempre diffuso seguendo quella legge, anche prima che l'uomo ne scoprisse l'equazione.

Purtroppo fino alla quinta liceo questa materia può sembrare noiosa, ma per assaporare il gusto della vera matematica servono solide basi, e quelle si costruiscono faticosamente a suon di equazioni e sistemi durante le scuole medie inferiori e superiori. Chi ha poi il coraggio e la voglia di andare avanti riesce a scoprire quale meravigliosa materia si nasconda dietro quei simboli così affascinanti, quante storie umane, spesso drammatiche, si nascondano dietro la dimostrazione di un teorema.

Proprio come la letteratura, la matematica, oltre a darci una forma di pensiero coerente e logica, ci aiuta a capire quello che siamo e ci eleva ad un livello di consapevolezza superiore.

Condivido questo tuo pensiero. Io, studente liceale mediocre in matematica, ho sempre vissuto questa materia in maniera pesante. Negli anni del liceo la sentivo come una imposizione, non destava in me quell’interesse, quella curiosita’ ad approfondire, quella scintilla che invece si accendeva per la storia, per la letteratura o per le scienze naturali.

Adesso analizzando a posteriori, penso di poter dire che mi bloccava la inconscia consapevolezza dei miei limiti, nel senso che probabilmente non avevo una mente formata e particolarmente adatta alla logica, ai collegamenti, alle deduzioni.

Solo in seguito, non pressato dal dover ottenere risultati, ma liberamente appunto, l’interesse e’ tornato e mi ha portato a scoprire la bellezza di questa scienza, un mondo affascinante.

A questo proposito ho una domanda per i matematici presenti :
ho letto molti libri diciamo ‘divulgativi’ sulla matematica (del tipo di quelli che gli anglosassoni definiscono “popular science”) che ho trovato estremamente interessanti ma ora mi e’ venuta quasi la voglia, come dire, di ricominciare tutto da capo e ripartire dalle basi.
I miei libri di testo del liceo non li ho piu’….se doveste farmi qualche nome di alcuni manuali di matematica (per esempio di algebra di 3a-5a liceo scientifico) che voi considerate i migliori, quail consigliereste?

Leggere un testo di matematica cosi’, semplicemente, per la voglia di farlo, come un qualsiasi altro saggio o romanzo…..perche’ no?
 

Zefiro

da sudovest
(...) se doveste farmi qualche nome di alcuni manuali di matematica (per esempio di algebra di 3a-5a liceo scientifico) che voi considerate i migliori, quail consigliereste?

Leggere un testo di matematica cosi’, semplicemente, per la voglia di farlo, come un qualsiasi altro saggio o romanzo…..perche’ no?

Se parli di testi di livello liceale, tieni conto che i manuali di matematica moderni, che si avvalgono di tecniche didattiche avanzate e frutto delle esperienze degli ultimi decenni, sono generalmente, dal punto di vista didattico appunto, di ottimo livello: chiari e ben strutturati.
Se cerchi un cartaceo, penso sia molto chiaro per esempio il "Corso di matematica" in 2 voll (algebra 1 ed algebra 2) di Mariolina Cappadonna edito Hoepli, dovrebbe costare una ventina di E per volume.

Sempre di algebra, i manuali della Zanichelli ben fatti, e molti altri, altrettanto ben fatti, sono scaricabili on line e di facilissima reperibilità: basta fare un giro in rete.

Se non sei completamente digiuno, ma con studi di matematica liceali anche se arrugginiti io partirei un pochino più in su però, nel qual caso non ci sono dubbi a mio parere su quale sia il must da avere in casa: "Corso di matematica superiore" in 5 volumi, di Smirnov, edito in inglese da MIR, ed in italiano da Editori Riuniti. Forse non semplicissimo da trovare, (ma si trova) e sicuramente disponibile e fotocopiabile presso qualsiasi biblioteca di facoltà scientifica. Magari puoi iniziare dal primo volume, quello di analisi (limiti, derivate, integrali). Un manuale semplicemente perfetto.
 
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Pungitopo

Far Far Away Member
Se parli di testi di livello liceale, tieni conto che i manuali di matematica moderni, che si avvalgono di tecniche didattiche avanzate e frutto delle esperienze degli ultimi decenni, sono generalmente, dal punto di vista didattico appunto, di ottimo livello: chiari e ben strutturati.
Se cerchi un cartaceo, penso sia molto chiaro per esempio il Corso di matematica in 2 voll (algebra 1 ed algebra 2) Mariolina Cappadonna edito Hoepli, dovrebbe costare una ventina di E per volume.

Sempre di algebra, i manuali della Zanichelli ben fatti, e molti altri, altrettanto ben fatti, sono scaricabili on line e di facilissima reperibilità: basta fare un giro in rete.

Se non sei completamente digiuno, ma con studi di matematica liceali anche se arrugginiti io partirei un pochino più in su però, nel qual caso non ci sono dubbi a mio parere su quale sia il must da avere in casa: Corso di matematica superiore in 5 volumi di Smirnov, edito in inglese da MIR, ed in italiano da Editori Riuniti. Forse non semplicissimo da trovare, (ma si trova) e sicuramente disponibile e fotocopiabile presso qualsiasi biblioteca di facoltà scientifica. Magari puoi iniziare dal primo volume, quello di analisi (limiti, derivate, integrali). Un manuale semplicemente perfetto.

Io al liceo studiavo sullo Zwirner e Efimov (se non ricordo male...:oops:).
.....certo avere un opera completa come quella che consigli tu, mi attira assai:mrgreen:

Grazie 1000!!!!
 

Zefiro

da sudovest
Io al liceo studiavo sullo Zwirner e Efimov (se non ricordo male...:oops:).
.....certo avere un opera completa come quella che consigli tu, mi attira assai:mrgreen:

Grazie 1000!!!!

Anche io al liceo ho studiato sullo Zwirner, altro grandissimo manuale! Specialmente se si considera che è stato scritto, credo, oltre trent'anni fa. Era, ed è, talmente ben fatto che spopolò immediatamente e lo usavano praticamente tutti.
 

Pungitopo

Far Far Away Member
Su IBS e' disponibile il Vol.2 dello Smirnov......mannaggia e gli altri 4???

Ma in una citta' universitaria come Pisa ci sara' una libreria che li ha.....appena torno cerco...

P.S.
scusate mi son fatto prendere la mano e sto divagando dal tema generale del thread....chiedo venia
 

Zefiro

da sudovest
Su IBS e' disponibile il Vol.2 dello Smirnov......mannaggia e gli altri 4???

Ma in una citta' universitaria come Pisa ci sara' una libreria che li ha.....appena torno cerco...

P.S.
scusate mi son fatto prendere la mano e sto divagando dal tema generale del thread....chiedo venia

Oh beh... non direi: in un 3d in cui si parla di matematica, all'interno di un forum di libri per di più, direi piuttosto che i testi di Smirnov siano perfettamente in tema :wink:
 

asiul

New member
Su IBS e' disponibile il Vol.2 dello Smirnov......mannaggia e gli altri 4???

Ma in una citta' universitaria come Pisa ci sara' una libreria che li ha.....appena torno cerco...

P.S.
scusate mi son fatto prendere la mano e sto divagando dal tema generale del thread....chiedo venia

sei in pienamente in tema...
questo 3D ha lo scopo di creare uno spazio per la Matematica.

per i Volumi restanti guarda in questo link . Qualcosa da Unilibro si trova... http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/autore-smirnov_vladimir_.htm
 
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