Corona, Mauro

Candy Candy

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Mauro Corona è solito ripetere di non essere nato in barca. Ma forse non tutti sanno che in realtà è nato su un carretto, il 9 agosto del 1950.
I suoi genitori, Domenico "Mene" Corona e Lucia Filippin detta "Thia"�, quell'estate vagabondavano per le valli del Trentino come venditori ambulanti, ed è proprio sulla strada che dal borgo di Pinè portava a Trento che Mauro ha visto la luce sul carretto dei genitori.
Nonostante attorno alla nascita e alla vita del nostro siano fiorite e sorgano tuttora diverse leggende metropolitane “ alcune persone si stupiscono ancora del fatto che non superi i due metri di altezza “ questa che segue è la sua vera storia. Fidatevi di noi, lo conosciamo bene.
Rischiare la pelle diventa subito una questione con la quale farà spesso i conti: ancora in fasce, viene colpito da una brutta polmonite che gli lascia poche possibilità di sopravvivenza. Ma quando attorno al suo capezzale vengono accesi ormai anche quattro ceri, le preghiere della nonna Maria, giunta apposta da Erto, restano l'unica speranza cui affidarsi, Mauro guarisce miracolosamente. Non ci dovremmo proprio stupire se oggi si ritrova ad essere un carpino con la scorza dura e tenace come quella del corniolo.

Mauro trascorre quasi sei anni a Pinè, ma non ricorda molto di quel periodo. Poi la famiglia decide di riportare lui e il fratello Felice, nato nel 1951, al paese d'origine, Erto, un pugno di case incassato nella valle del torrente Vajont, ultimo baluardo del Friuli occidentale. Mauro conosce i nonni paterni Felice e Maria, e Tina, la zia sordomuta. Trascorre l'infanzia nella Contrada San Rocco, assieme ad altri coetanei ertani. Alcuni di loro, Silvio, Carle, l'Altro Carle, Meto, Piero, Basili, diventeranno suoi inseparabili amici.
L'amore per la montagna e per l'alpinismo gli entra nel sangue durante le battute di caccia ai camosci al seguito del padre sulle cime che circondano il villaggio.

Appena tredicenne in agosto scala il monte Duranno ed è del 1968, a diciotto anni, la prima via aperta sulla Palazza.
La madre abbandona la famiglia pochi mesi dopo la nascita del terzo figlio, Richeto, e passeranno diversi anni prima che faccia ritorno a Erto. Oltre al grande vuoto, da buona lettrice lascia ai figli un patrimonio di libri non indifferente, che Mauro comincia a divorare facendosi compagnia con i personaggi e le storie creati da Tolstoj, Dostoevskyj, Cervantes e altri grandi autori.

Ai nonni resta il compito di tirare su i ragazzi. Dal vecchio Felice, abilissimo intagliatore, Corona apprende sin da bambino i rudimenti della scultura. Ma è l'unico in casa a divertirsi incidendo cucchiai e mestoli di legno con occhi, nasi, volti.
Nel frattempo frequenta la scuola elementare fino all'ottava classe a Erto, poi inizia le medie a Longarone. Ma il 9 ottobre 1963 la gigantesca ondata del Vajont spazza letteralmente via la cittadina. Mauro, insieme al fratello Felice, sarà costretto allora a trasferirsi per tre anni nel Collegio Don Bosco di Pordenone, dove furono mandati a studiare alcuni giovani sfollati dopo la tragedia, che colpì anche Erto.La nostalgia, il disagio, il senso di prigionia e di esclusione, la mancanza degli spazi liberi, dei boschi, sono i sentimenti che prevalgono nel corso di quel lungo periodo. Ma resta anche la riconoscenza verso alcuni insegnanti, sacerdoti salesiani, che rafforzano il suo amore per la letteratura e lo incoraggiano nello studio. Quando finalmente i due fratelli, terminato il collegio, tornano a Erto, Mauro, da sempre consapevole della sua profonda passione, vorrebbe frequentare la Scuola d'Arte di Ortisei. Per tutta risposta viene iscritto allâ'Istituto per Geometri Marinoni di Udine, perché era gratuito.
http://www.youtube.com/watch?v=wl9nk7WTEbA
http://www.youtube.com/watch?v=0aloo6WTZgU&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=WGzBgFP4p5g&mode=related&search=
vabbè dai basta così...
vivo a palermo ma amo il veneto....stranissimo... :D
 
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maybe

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Veneto o friuli?

Sono veneta, ma spesso non sono così orgogliosa di esserlo.
Tuttavia :lol: l'esser compaesana di certi personaggi mi rallegra.
Ma sei sicura che Mauro Corona sia veneto? lo credevo friulano...
Ho visto che sei molto informata su di lui, sapresti dirmi come contattarlo e se ha un sito personale dove trovare la sua email?
Organizzo delle serate culturali al mio paese, in provincia di verona e mi piacerebbe invitarlo.
:wink:
 
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Corona è nato ad Erto che sta in provincia di Pordenone .....ma è attaccato al Veneto.

Io sto leggendo "I fantasmi di Pietra".......mi sta proprio appassionando :D
 

elisa

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Candido ha scritto:
Corona è nato ad Erto che sta in provincia di Pordenone .....ma è attaccato al Veneto.

Io sto leggendo "I fantasmi di Pietra".......mi sta proprio appassionando :D

Fino a prova contraria la provincia di Pordenone è in Friuli! :D
 
Sono padovano, quindi veneto, e fiero di essere entrambe le cose! Comunque, osservando i libri di Corona nelle librerie, non mi ispirano moltissimo...bah!
 
elisa ha scritto:
Candido ha scritto:
Corona è nato ad Erto che sta in provincia di Pordenone .....ma è attaccato al Veneto.

Io sto leggendo "I fantasmi di Pietra".......mi sta proprio appassionando :D

Fino a prova contraria la provincia di Pordenone è in Friuli! :D

La mia ignoranza non si spinge a tanto: Pordenone è in Friuli e su questo non ci piove.......ma Erto sta praticamente al confine con il Veneto :D
 

Candy Candy

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ok diciamo che amo l'italia... così¬ nn se ne parla più...ed eliminiamo i confini
 
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Oskar Schell

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Sono veneta anch'io. Precisamente di Belluno... Quindi Corona so chi è, ci ho anche parlato al telefono e non mi ha trattato proprio bene :x ...
Tuttavia mi piace. A prescindere dal suo voler essere "personaggio" a tutti i costi. Non tutti i suoi libri sono ugualmente validi. Ma "L'ombra del bastone", "I fantasmi di pietra", "Le voci del bosco" e "Il volo della martora" sono notevoli, anche per il messaggio che comunicano.
 
Finito di leggere "I fantasmi di Pietra".

Avvincente.

Il racconto si snoda in una passeggiata con l'autore fra le viuzze di Erto...o meglio di ciò che di Erto è sopravvissuto dopo il disastro del Vajont....ovvero "I fantasmi di Pietra", i ruderi delle case.

E' un viaggio nei luoghi, nelle stagioni (sono 4 capitoli ambientati nelle 4 stagioni) ma soprattutto nella memoria.
 

cjale

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però

Fa piacere che la fama di Corona giunga fino all'estremità dello stivale!!
In Friuli è un personaggio molto noto, capita spesso di trovarlo agli incontri pubblici vestito con una semplice canotta ( sia d'estate, che d'inverno) e pare che abbia la stessa abitudine anche lassù a Erto dove tuttora vive.
Oltre a scrivere si diletta nello scolpire il legno ed ha un laboratorio artigianale tutto suo, dove riceve i visitatori interessati a far la sua conoscenza.
Diciamo che sfrutta molto bene il personaggio che è riuscito a creare attorno a sè, ma certo non si può discutere che alcuni suoi libri sono veramente belli.
 
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cjale

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si!

:wink: :wink: :wink: eh mi sembrava....
L'hai visto al Festival di Sanremo di qualche tempo fa??
Faceva parte del gruppo dei critici...
 

Candy Candy

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mmmh no nn è da molto che lo seguo come scrittore...
l'ho conosciuto grazie allee invasioni barbariche....il personaggio mi ha affascinato...ed è scoccata la scintilla :mrgreen:
 

Fabio

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ayla ha scritto:
Qlc ha letto "Aspro e dolce"??Xchè ce l'ho ma nn mi ispira molto...
Certo! Favoloso. Racconta del rapporto difficile con il vino e le sbornie colossali.

Mi sono ritrovato a letto a ridere quando racconta dello scontro con la galleria...

Favoloso il Mauro, vorrei fare una passeggiata insieme su per i suoi monti!
 

Fabio

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Oskar Schell ha scritto:
Sono veneta anch'io. Precisamente di Belluno... Quindi Corona so chi è, ci ho anche parlato al telefono e non mi ha trattato proprio bene :x ...
Come hai fatto a parlargli per telefono?
Io l'ho trovato ad Erto nel bar di fianco il suo laboratorio/camera da letto ovviamente mezzo ubriaco ed ho passato una bella oretta a sentirlo parlare e prendere in giro le donne che passavano.

Non ho avuto il coraggio di andare da lui a stringerli la mano... magari mi prendeva in giro :D
 

elisa

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proprio oggi parlavo con un amico che conosce bene Corona perchè originario di un paese vicino e mi ha detto che secondo lui è succube del suo personaggio. Pur riconoscendogli capacita artistiche ed alpinistiche.
 
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