Voglia e necessità di piangere

Fabio

Altro
Membro dello Staff
voglio piangere
sì,
adesso mi racchiudo in me stesso, penso a Lei, una quasi a caso, me ne innamoro per qualche secondo e mi faccio lasciare,
poi mi metto una musica estremamente malinconica, finchè piango,
e poi sto meglio.

 

asiul

New member
voglio piangere
sì,
adesso mi racchiudo in me stesso, penso a Lei, una quasi a caso, me ne innamoro per qualche secondo e mi faccio lasciare,
poi mi metto una musica estremamente malinconica, finchè piango,
e poi sto meglio.


Francamente non so se ti sentiresti meglio, ma sapere che un uomo non ha timore di far sapere che è capace di piangere e che vorrebbe farlo per amore è molto romantico.
 

isola74

Lonely member
Piangere è liberatorio, oserei dire terapeutico quasi...
l'ho scoperto da poco, e per una persona (come me) che piange pochissimo le lacrime hanno un significato molto profondo
 

Meri

Viôt di viodi
Potrei scrivere un libro sul pianto, piango facilmente sia x la tristezza, sia x la felicità. In occasione di matrimoni, funerali, nascite, anniversari x non parlare dei film...Da piccola mi dicevano che avevo le lacrime in tasca, cioè sempre pronte, ma rispondo a Fabio, NO, non puoi scegliere di non piangere anzi mentre stai pensando: "Ce la faccio, mi trattengo" hai già iniziato e non ti fermi più. Al mio matrimonio c'è stato il momento di gelo quando dovevo dire la famosa frase: "Prendo te..." perchè piangevo e non riuscivo a parlare:paura:
In quei momenti mi arrabbio con me stessa, mi sento una cretina, ma è più forte di me.
 

Zefiro

da sudovest
:?è possibile scegliere di non piangere?
Nemmeno se stimolati dalle cipolle?:paura:

Scegliere? No, non credo che sia possibile "scegliere" di non piangere.

Del resto perché fare una "scelta" del genere? Addirittura deciderlo, sceglierlo appunto. Dentro il pianto, dentro ogni singola lacrima di quel pianto può esserci davvero tutto: un dolore infinito, una gioia indicibile, un'emozione fortissima, un'amarezza sconfinata, una disperazione senza scampo, la voglia di sfogarsi e così magari liberarsi un po', o chissà cos'altro che forse nemmeno la persona che piange, nel momento in cui piange saprebbe dire con parole, nascosta a fondo com'è in gangli di sé inaccessibili e profondissimi.
Il pianto, come un sorriso, o uno sguardo, ed altri modi ancora, è uno dei modi con cui si manifesta qualcosa che è dentro implacabile e forte. E può essere terribile. Oppure bellissimo.

Nel mio caso facevo riferimento alla pura e semplice constatazione di un dato di fatto, non ad una scelta nè tantomeno ad un conseguente giudizio. Semplicemente questa particolare manifestazione non è nei miei personali registri, forse, probabilmente anzi, perdo qualcosa chissà, il fatto è che non piango mai.

Quanto alle cipolle, certo che si piange. Eh! Quale migliore vendetta che farle morire in un soffritto? SLURP! :mrgreen:
 

asiul

New member
Scegliere? No, non credo che sia possibile "scegliere" di non piangere.

Del resto perché fare una "scelta" del genere? Addirittura deciderlo, sceglierlo appunto. Dentro il pianto, dentro ogni singola lacrima di quel pianto può esserci davvero tutto: un dolore infinito, una gioia indicibile, un'emozione fortissima, un'amarezza sconfinata, una disperazione senza scampo, la voglia di sfogarsi e così magari liberarsi un po', o chissà cos'altro che forse nemmeno la persona che piange, nel momento in cui piange saprebbe dire con parole, nascosta a fondo com'è in gangli di sé inaccessibili e profondissimi.
Il pianto, come un sorriso, o uno sguardo, ed altri modi ancora, è uno dei modi con cui si manifesta qualcosa che è dentro implacabile e forte. E può essere terribile. Oppure bellissimo.

Nel mio caso facevo riferimento alla pura e semplice constatazione di un dato di fatto, non ad una scelta nè tantomeno ad un conseguente giudizio. Semplicemente questa particolare manifestazione non è nei miei personali registri, forse, probabilmente anzi, perdo qualcosa chissà, il fatto è che non piango mai.

Quanto alle cipolle, certo che si piange. Eh! Quale migliore vendetta che farle morire in un soffritto? SLURP! :mrgreen:


No, non si può scegliere.In uno o l'altro caso,che si pianga o no è qualcosa di inspiegabile che ci spinge a (non)"decidere".

Si perde qualcosa? Non lo so.
Mi domando se si perda qualcosa anche nel non piangere.
Leggo spesso l'affermazione "il pianto è liberatorio",di cosa? cosa si libera con il pianto?
la sofferenza,la gioia?mah! resta tutto lì, dov'era prima. Non v'è liberazione nel pianto,solo una delle tante manifestazioni di qualcosa che ci tocca, in un verso o nell'altro.
Un'emozione talmente forte che non riusciamo a trattanere. Che violenta la nostra volontà e va per conto suo. A volte mettendoci in imbarazzo,perché proprio non riusciamo a trattenerci.
Il solo vantaggio,se così posso definirlo è quello di avere gli occhi puliti,più leggeri da un peso che ci portavamo dietro e che sembrava appesantirci la "vista".

Perdi qualcosa Zef' non piangendo? Nulla. Né per questo puoi essere considerato un insensibile.Non di certo. .beh!Credo che tu come tante altre persone allo stesso modo di chi piange riesca a sfogare quello che hai dentro in altro modo.
Un po', in senso buono,t'invidio. :) Sai quanti fazzoletti o maniche di camicie hai risparmiato? :)
 

Zefiro

da sudovest
(...) Un po', in senso buono,t'invidio. :) Sai quanti fazzoletti o maniche di camicie hai risparmiato? :)

Uhm... ma sai che a questo aspetto non avevo mai pensato? Effettivamente un polso di camicia stropicciato perderebbe tutto il suo perché ed il pendant con la pochette nel taschino ne risulterebbe irremediabilmente compromesso. Inaccettabile :YY
 

mame

The Fool on the Hill
Fabio, ti propongo un patto di mutuo soccorso. Quando ti senti così autodistruttivo, mi chiami, così io mi sfogo tirandoti qualche sganassone e tu ne ricavi un buon motivo per piangere. :mrgreen:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Per me piangere è spesso liberatorio,soprattutto se lo faccio per rabbia.
E' l'alternativa ad un urlo di sfogo;le lacrime sono più silenziose quindi è più facile piangere che gridare.E poi dopo un bel pianto,mi sento meglio.
Però piangere per dolore fisico o morale oppure per la perdita di una persona cara,non mi piace affatto e non dovrebbe mai succedere.Anche se a volte,in certe situazioni spiacevoli,tenersi tutto dentro non fa comunque bene.
 

Meri

Viôt di viodi
Evito accuratamente di vedere qualsiasi cosa che mi faccia venire il "magone".
Ho visto Dolce Remì,Love Story,Balto,Bambi...non li guarderò mai più,non leggerò mai più Germinale,dove il cavallo affoga nella miniera...:roll:

Come ti capisco, prima di inziare a vedere un film mi informo sempre sulla trama, se ha un finale drammatico non lo guardo.
 

elisa

Motherator
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spesso piangere per un film è un modo meno traumatico di piangere su sè stessi, io lo uso certe volte, lavo le ferite, e poi torno alla vita :)
 

Fabio

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Fabio, ti propongo un patto di mutuo soccorso. Quando ti senti così autodistruttivo, mi chiami, così io mi sfogo tirandoti qualche sganassone e tu ne ricavi un buon motivo per piangere. :mrgreen:
Ma non era riferito a me :YY:mrgreen: Era una riflessione che mi è venuta pensando a una cosa pensata. Niente sganassoni, sono molto fragile ed indifeso :ABBB A me che con sganassone tu non intenda qualcosa di particolarmente "hot" :paura::OO:xaaa
Per me piangere è spesso liberatorio,soprattutto se lo faccio per rabbia.
E' l'alternativa ad un urlo di sfogo;le lacrime sono più silenziose quindi è più facile piangere che gridare.E poi dopo un bel pianto,mi sento meglio.
Per rabbia non mi è mai capitato. Per rabbia mi succede di sentire elettricità passare tra le unghie.
 
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