Beauvois, Xavier - Uomini di Dio (Des hommes et des dieux)

jeanne

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Storia vera. Un monastero cattolico, Notre-Dame-de-l'Atlas, a Tibéhirine nelle montagne algerine. Otto monaci quasi tutti gia' in avanti con l'eta'. Condividono la vita della gente semplice del paese, sono tutti amici, si mescolano le parole, cosi' simili, della Bibbia e del Corano. Otto uomini buoni, semplici, generosi, riflessivi, che hanno dato la loro vita a Dio. E' bellissimo seguirli nelle loro occupazioni quotidiane, il giardinaggio, l'orto, tagliare la legna, cucinare. C'e' fratello Luc, il medico, il meraviglioso attore Michael Lonsdale, cosi' pieno di umanita' quando cura donne e bambini e regala anche scarpe da tennis a una mamma e alla figlioletta dalle scarpe pietosamente ridotte, o quando chiacchiera di amore con un'adolescente algerina che vuole capire il senso della parola 'amore' e si ribella al volere del padre. C'e' fratello Christian, cosi' tormentato, turbato, dopo che il governatore della regione gli ha proposto la protezione dell'esercito. Infatti terroristi integristi stanno facendo stragi tutto intorno. Siamo a Natale del 1993. I monaci devono abbandonare il monastero? devono rimanere con i loro fratelli musulmani per i quali rappresentano una protezione, un aiuto, una salvezza? la branche, c'est vous, l'oiseau, c'est nous, dice un'abitante del paese ai monaci. cosa decideranno? deve decidere fratello Christian o tutta la comunita'?
Questo film cosi' applaudito a Cannes nel 2010 si merita tutti gli applausi. Alcune scene mi hanno toccata molto in profondita': gli occhi azzurri e la faccia vissuta dell'anzianissimo fratello Amedee; fratello Christophe quando guarda la natura che lo circonda insieme alla giovane algerina che lo ha aiutato a seminare nel campo; la bellezza del paesaggio durante la camminata meditativa di fratello Christian; come non pensare all'Ultima Cena quando i monaci bevono vino ascoltando il Lago dei Cigni? sembra che la scena non si svolga gia' piu' sulla terra ...
5/5
 
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elisa

Motherator
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jeanne ho aggiunto il titolo in italiano proprio per facilitare la ricerca :)
 

Shoofly

Señora Memebr
Il linguaggio sembra quello de Il Grande Silenzio di Gröning, ma qui il silenzio è spezzato dalle atrocità legate alle lotte di potere e di religione. Sullo sfondo una grande lezione di umanità e di mutuo rispetto tra comunità di fede e di cultura diverse (ma eran proprio così diverse?).

"Dobbiamo andarcene, qui siamo come uccelli sopra ad un ramo", dice a un certo punto uno dei monaci.
Bellissima la risposta di una donna musulmana, abitante del villaggio, per convincerli a restare.

"Gli uccelli siamo noi, il ramo siete voi. Se ve ne andrete, dove ci poseremo?"
 

elisa

Motherator
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Film di rara bellezza ed intensità che narra in modo magistrale un episodio legato all'odio integralista, assurdo e che colpisce alla cieca, in questo caso una piccola comunità di monaci, integrata nella struttura sociale di un piccolo paese dell'Atlante, che decidono di non abbandonare il monastero e la gente che faceva riferimento a loro, preferendo andare incontro al loro destino, sereni e consapevoli che restare non era per un eroismo fine a sè stesso ma per rispondere fino in fondo alla loro missione. Impressionante l'identificazione dgli attori con i personaggi, tanto da non parere recitare e sembrare dei monaci veri e propri.
 
G

giovaneholden

Guest
Splendido film,di grande sensibilità nel trattare un argomento così empio,come la strage dei monaci avvenuta in Algeria. Tra l'altro,si svolge in un luogo veramente magnifico,il convento abbandonato di Toumliline,a 1600 metri di altitudine in Marocco
toumlilin.jpg
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
i luoghi sono davvero meravigliosi, c'è pure un lago ma non so se nello stesso posto, è uno di quei posti per cui capisco che sio possa pure decidere di restare anche a rischio della morte
 
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