Leggere; il paradosso della libertà

ulysse

New member
Mi capita spesso al lavoro di confrontarmi con altre persone su temi più disparati che vertono dal futile - il sempre presente calcio - all'impegnato - politica, sociale,immigrazione,internazionalità ect ect - arrivando quasi sempre ad accese discussioni che finiscono per creare due fronti opposti.
Tutto normale osservato da un occhio esterno, ma a volte io non mi trovo ne su un fronte ne su un altro. Semplicemente sono più informato e quindi non riesco a comunicare con loro. Tutto questo accade perché le informazioni in possesso dei "duellanti" sono tutte provenienti dai giornali, mentre io per mia abitudine, rintraccio tutte le informazioni da più fonti,libri e conferenze comprese, utilizzando un'analisi dettagliata del problema o della discussione.
Finisco quindi, "seguendo" più autori e più fonti per essere libero nelle interpretazioni, scevro da imposizioni o suggerimenti, mentre la stessa cosa non accade a chi è informato solo attraverso i mass media, che invece dicono di essere Liberi e dare libertà di opinione.
Insomma io che seguo con il paraocchi la mia sete di informazione, sono poi Libero ed in grado di capire il problema, mentre chi crede di essere libero, finisce per essere schiavo di un pensiero, magari non suo.
E' capitato anche voi tutto questo?
 

malafi

Well-known member
Accade costantemente.

L'informazione libera non esiste, e non parlo solo di condizionamenti politici o di conflitti di interesse. L'informazione è sempre schierata.
sulla politica
sui cambiamenti climatici
sull'alimentazione
sugli effetti delle onde elettromagnetiche sulla salute
sullo sport
ecc...
E se non è schierata per una fazione ben precisa in base ad un'ideologia, è sicuramente schierata dalla parte che fa più clamore e notizia. E anche questo è tristissimo.

Se tu riesci, grazie alla tua sete di lettura, ad assorbire un numero di fonti tali da poterti fare una tua idea indipendente, buon per te, ti ammiro.

Io su tante cose mi sono ridotto a praticare "la sospensione del giudizio", a fare l'agnostico. Non per disinteresse, ma perchè mi arrendo alla mia incapacità di farmi un'idea assoluta in presenza di messaggi così contrastanti.

Meglio la sospensione del giudizio che il pregiudizio. Io odio il pregiudizio. Ed è il pregiudizio che spesso crea le fazioni da stadio di cui tu parlavi nel tuo post.
 

velvet

Well-known member
Mi capita spesso al lavoro di confrontarmi con altre persone su temi più disparati che vertono dal futile - il sempre presente calcio - all'impegnato - politica, sociale,immigrazione,internazionalità ect ect - arrivando quasi sempre ad accese discussioni che finiscono per creare due fronti opposti.
Tutto normale osservato da un occhio esterno, ma a volte io non mi trovo ne su un fronte ne su un altro.

Mi capita molto spesso, ma non sempre perchè sono molto più informata, perchè sinceramente anche io non conosco a fondo molti argomenti... amo informarmi ma non riesco ad avere una conoscenza profonda di tutto ciò di cui si parla ovviamente...
Penso però di trovarmi in questa situazione perchè molte persone non danno opinioni ma sparano sentenze, non discutono ma sposano una tesi e la difendono a spada tratta (molto spesso con argomentazioni poco esaustive, saltando di palo in frasca e peggio ancora ripetono ripetono slogan e frasi fatte da altri, personaggi pubblici in genere..); cioè la gente è determinata ad avere ragione e non sempre è interessata a discutere semplicemente di un problema.

Insomma io che seguo con il paraocchi la mia sete di informazione, sono poi Libero ed in grado di capire il problema, mentre chi crede di essere libero, finisce per essere schiavo di un pensiero, magari non suo.
Ovviamente più sai più sei libero di farti un'opinione tua, però nei casi in cui non sono molto informata mi limito a dare la mia opinione precisando di non conoscere a fondo l'argomento, o come dice malafi mi astengo dal dare un' opinione decisa, non penso quindi di essere schiava dei pensieri altrui..
Penso cioè che le persone sono schiave dei pensieri altrui perchè rinunciano a pensare con la propria testa, preferiscono appoggiare una tesi già fatta, non è semplice mancanza di informazione...
 

ulysse

New member
Accade costantemente.
Io su tante cose mi sono ridotto a praticare "la sospensione del giudizio", a fare l'agnostico. Non per disinteresse, ma perchè mi arrendo alla mia incapacità di farmi un'idea assoluta in presenza di messaggi così contrastanti.

Meglio la sospensione del giudizio che il pregiudizio. Io odio il pregiudizio. Ed è il pregiudizio che spesso crea le fazioni da stadio di cui tu parlavi nel tuo post.

Però così diventi facilmente "qualunquista". Proprio quel qualunquismo di Giannini che ci si era impegnati a combattere perché lesivo per il progresso della società.
Fra l'altro chi si impegno a combattere il qualunquismo molto spesso oggi è vittima della pessima informazione o conoscenza. Segno evidente che i programmi di conoscenza sono stati sbagliati fin dalla base. Quindi se arricchimento potrà esserci, forse potrà avvenire solo cambiando una base ed il suo processo di formazione.
 

malafi

Well-known member
Però così diventi facilmente "qualunquista". ..

Non sono d'accordo.
Senza voler trascendere nella filosofia (di cui ho un ricordo assai sbiadito), la mia sospensione del giudizio è relativa a quei fatti per i quali ritengo di non avere i dati sufficienti ad elaborare una mia sintesi. Questo non è qualunquismo, perchè, anzi, a questi temi sono molto interessato e mi informo più che posso.
Odio invece chi sposa le tesi per ideologia e per pregiudizio.

Ti faccio l'esempio che spero calzante: Global warming di origine antropica o no?

Facile parlarne adesso, dopo l'esplosione degli scandali legati all'IPCC.
Ma ho letto molto al riguardo, ben prima che emergesse il taroccamento dei dati.

Le tesi dei pro- GW di origine antropica mi sono sempre sembrate molto ideologizzate e basate su fatti poco scientifici. Tantissima ignoranza da questa parte e tantissime persone che hanno sposato queste tesi per spirito di parte. Per non parlare dela stampa, che le ha sposate perchè facevano paura e dunque notizia.

Le tesi dei contro-GW di origine antropica erano mirate soprattutto a mettere in luce le errate (o insussistenti) basi scientifiche sulle quali erano basate le tesi dei pro-GW di origine antropica. Ma anche qui molto spirito di appartenenza (e, qualcuno dice, interessi economici che sono però presenti anche in chi sostiene l'altra tesi).

La mia conclusione? (devo dire sposata anche dalla maggioranza dei meteorologi - quelli veri, non quelli che vogliono fare audience): non ci sono dati sufficenti, ad oggi, per suffragare l'una o l'altra tesi.

Non è qualunquismo: al contrario sono molto appassionato di questa materia.

Credo però che l'esempio si potrebbe fare (come già citavo nel primo post) su:
- effetti nocivi per la salute di certi alimenti
- fatti di rilevanza politica
- ecc...

Insomma, concordo con te che leggere, informarsi e confrontare rende liberi: ma non è detto che questo conduca a prendere una posizione, a meno che la mia sospensione del giudizio non possa essere considerata una posizione degna di questo nome.
 

ulysse

New member
Si.......

....forse sono stato tratto in inganno dal termine "sospensione del giudizio" che evoca un certo "allontanamento" dal prendere una posizione. ma tutto sommato hai ragione.

E' anche vero però che in sede decisionale bisogna prendere un posizione. Siccome poi in alcuni campi la decisione è più dei cittadini che dei decisori delegati, è molto facile che, causa pessima conoscenza o anche peggio, strategica contro informazione si arrivi ad una decisione sbagliata.

Come si può ovviare a tutto questo? Non credo che riempire gli scaffali di libri serva a molto - magari personalmente fa piacere come a me - perché non tutti sono disposti a leggere, ne che si possa "imporre" una lettura forzata, che annullerebbe di colpo le libertà, peggiorando così anche la voglia di leggere.
Quale potrebbe essere secondo te la soluzione?
 

malafi

Well-known member
Quale potrebbe essere secondo te la soluzione?

:?
Penso che possa esistere una soluzione individuale, tagliata su se stessi. Ognuno sceglie il grado di approfondimento consono alla propria curiosità intellettuale.
Ma una soluzione globale al problema del popolo bue (bue sia quando è ignorante e si disinteressa, sia quando sposa tesi in base a pregiudizio ed ideologia) credo non ci sia.
Io almeno non ce l'ho.

L'unica cosa che faccio, nei social network o nella vita reale, è cercare di aprire gli occhi a chi è accecato dall'ideologia e dal pregiudizio.

Ma è una battaglia persa in partenza.
 

Mizar

Alfaheimr
Anch'io, quando parlo di calcio con i miei compagni, sono nella stessa situazione! Ne so molto più di loro perché leggo libri, seguo conferenze etc.
 

semtex33

reloaded member
Hai troppa stima di te e secondo me sei pure introverso. Non giustificare la tua mancata capacità di discutere con il prossimo con l'assoluta sicurezza di essere superiore in capacità, conoscenza, ecc. A volte basta solo parlare, esporsi, comunicare e perché no magari offri uno spunto di crescita personale od occasioni per altri discorsi.

Metto le mani avanti: non leggere questo mio commento come fosse in tono aggressivo, non lo è.
 

ulysse

New member
Hai troppa stima di te e secondo me sei pure introverso. Non giustificare la tua mancata capacità di discutere con il prossimo con l'assoluta sicurezza di essere superiore in capacità, conoscenza, ecc. A volte basta solo parlare, esporsi, comunicare e perché no magari offri uno spunto di crescita personale od occasioni per altri discorsi.

Metto le mani avanti: non leggere questo mio commento come fosse in tono aggressivo, non lo è.

Scusa semtex a chi ti rivolgi?
 

Bobbi

New member
Farò anche l'avvocato del diavolo, ma davvero i libri offrono la verità? sicuramente offrono più dati e strumenti rispetto all'informazione di massa, ma un libro scritto da X supporta la tesi di X. E anche quando viene infarcito di dati reali, di fatti, o documenti, essi sono sempre a sostegno della tesi di X. Mentre potrebbero esservi infiniti documenti o punti di vista tralasciati perché non confacenti alla tesi di X (chiunque scrive qualcosa ha una meta, non prendiamoci in giro), e che magari non sono ripresi da nessuno, o se sono ripresi da Y o Z magari non godono dello stesso credito sulla base di diverse motivazioni.
 

ulysse

New member
Farò anche l'avvocato del diavolo, ma davvero i libri offrono la verità? sicuramente offrono più dati e strumenti rispetto all'informazione di massa, ma un libro scritto da X supporta la tesi di X. E anche quando viene infarcito di dati reali, di fatti, o documenti, essi sono sempre a sostegno della tesi di X. Mentre potrebbero esservi infiniti documenti o punti di vista tralasciati perché non confacenti alla tesi di X (chiunque scrive qualcosa ha una meta, non prendiamoci in giro), e che magari non sono ripresi da nessuno, o se sono ripresi da Y o Z magari non godono dello stesso credito sulla base di diverse motivazioni.


Bobbi ciò che hai detto non è affatto errato, ma la mia osservazione riguardava la cultura massmediatica che sta andando oltre, correndo talmente forte che sta lasciando per strada i pezzi della cultura migliore. Ora la massa delle persone non si nutre di libri, ma di massmedia generici e generalisti e continuando di questo passo finiremo per essere drogati di infomarzioni, ma non sapere nulla!
Ho avuto modi di osservare tutto questo nel mio campo lavorativo, dove per motivi vari ci si scontra con norme di diritto anche internazionale o semplicemente con analisi politico-sociali. Ebbene la generalità delle informazioni di molti miei colleghi di lavoro spesso cozza con la realtà ufficiale. NOn solo ma molti di questi sono a contatto con il pubblico che spesso viene a chiedere precise informazioni professionali, per verificare che la legge o meglio il dettaglio scritto sul libro è diverso e stravolge completamente l'informazione fornita dal "professionista"!
Ripeto, questo accade perché oltre ad una poca corretta informazione massmediatica, subiamo anche una nostra pigrizia interna informativa. Non abbiamo cioè molta voglia di studiare gli argomenti finendo più per leggerli sui moderni bignami che non approfonditamente .
Chiaro che poi si sceglie il "colore" del libro preferito, ma almeno questo è più dettagliato e completo dell'informazione generica.
 
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