Social network e spirito gregario

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Prendo spunto da una lettura fatta su un quotidiano che riguarda il limite che i social network possono avere nel formare un'opinione individuale su alcuni temi proprio per l'influenza che ha lo spirito gregario dei suoi appartenenti che potrebbe quindi condizionare l'adesione del singolo a gruppi di opinione o di pressione che nascono all'interno della rete.


Cosa ne pensate?
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Sono iscritto a tante pagine di facebook, gruppi, fanpage, ma non mi faccio certo condizionare dalle opinioni che trovo scritte in bacheca. Credo che lo spirito gregario sia sopravvalutato, per il semplice motivo che siamo pur sempre in un ambito virtuale, e non so quanto possa essere forte e "sentito", aggregante insomma. Forse ci si può riempire la bocca a forza di sbandierarlo, ma personalmente dubito che lo si possa creare su un social network. Mi sbaglierò:boh:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Sarà che sono una piuttosto controcorrente e anticonformista,non seguo la moda e non mi va di aderire sempre e comunque a ciò che pensano,dicono o scrivono gli altri...ma credo che il singolo può restare libero e indipendente,se vuole.Se non condivido qualcosa però non la critico,perchè rispetto le opinioni altrui.Evito però di aderire e scrivere falsamente che sono d'accordo.Il mio discorso vale solo qui sul forum,perchè non uso facebook e siti simili,quindi non saprei dire come funziona lì.Certamente è possibile che alcune persone siano più condizionabili e che siano spinte ad aderire con maggior facilità a gruppi precostituiti,perdendo la propria identità e mettendo da parte le proprie opinioni,ma credo,o meglio spero,che siano casi rari.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
credo ci si riferisca soprattutto a siti come facebook dove ci sono migliaia di iscritti e dove è facile aderire ai vari gruppi o alle varie opinioni mettendo un Mi piace o facendo un copia e incolla sulla bacheca senza valutare con cura i contenuti
 

Apart

New member
Il "mi piace" per me è insopportabile. E' una deriva culturale! Si lascia un "mi piace" per non scrivere. Ecco uno dei tanti motivi per cui ho lasciato facebook! Però non prendetemi troppo sul serio: è la seconda volta che l'abbandono e che dico che l'ho abbandonato perchè non lo sopporto.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Anche sul Mi piace feisbucchiano sembra che si privilegi la quantità, piuttosto che la qualità, ho letto dei gruppi che sfidavano gli iscritti a raggiungere certe quote numeriche, mi sembra quasi una socializzazione a cottimo. :boh:
 

darida

Well-known member
Anche sul Mi piace feisbucchiano sembra che si privilegi la quantità, piuttosto che la qualità, ho letto dei gruppi che sfidavano gli iscritti a raggiungere certe quote numeriche, mi sembra quasi una socializzazione a cottimo. :boh:

e questo proprio...non mi piace.
Per il resto, sono cosi' poco attratta da FB, chat e simili da non provare nemmeno ad iscrivermi, sono un'individualista con pochissimo senso del gruppo :MUCCA :mrgreen:
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Credo che lo spirito gregario sia presente nel virtuale così come nella realtà.
Dietro ai monitor ci sono le persone.

I social network sono solo un mezzo, come altri, per esprimersi e confrontarsi.
Buon senso, consapevolezza e intelligenza ne determinano l'uso e gli effetti.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io ho la sensazione, ma può anche essere dovuta ad una visione da "vecchia" di certi fenomeni, che un social network può essere difficilmente gestibile per quanto riguarda la veridicità delle informazioni che vengono passate, pochi hanno voglia di approfondire e magari si adeguano a quello che il gruppo propone, fidandosene come di un corpo unico. Sono molto orwelliana ultimamente, mi piace usare tutto ma con molto spirito critico.

Ho seguito casualmente l'attacco a Red Ronnie sul caso Pisapia, che se era divertente e forse comprensibile inizialmente è diventato un vero e proprio linciaggio mediatico, che pur essendo io di ben altra idea rispetto alla sua ho vissuto con forte disagio. Ho sentito come se fosse un fiume in piena difficile da arginare, che si riempiva di sè stesso.
 
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