Ang Lee - La tigre e il dragone

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Viene rubata la spada del maestro Li Mu Bai, innamorato da sempre della promessa sposa di un suo amico morto, abile maestra di arti marziali, che scopre chi l'ha rubata e cercherà di recuperarla.

La storia è una favola che ruota intorno ai combattimenti di questi guerrieri erranti che si superano l'uno con l'altro in abilità. A volte sembra un film in stile mandarino delle geste di Bud Spencer e Terence Hill, se non fosse per le romantiche storie d'amore che lo condiscono. Bellissime immagini.
 
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ayla

+Dreamer+ Member
Non ci posso fare niente, di questo genere di film mi piace tutto: la poesia, i combattimenti spettacolari, l'armonia tra l'agire e la filosofia, gli splendidi colori e paesaggi.
Da notare Chow Yun-Fat e Ziyi Zhang, bravissimi entrambi e da ricordare che il film si è portato a casa ben 4 statuette per Miglior fotografia, Miglior colonna sonora, Miglior scenografia e Miglior film straniero a Ang Lee.
 
M

maredentro78

Guest
A me è piaciuto,bravissimi attori e poi adoro quella frase che dice il Maestro che dovrebbe suonare così:Tieni chiusa la mano stringerai solo il vuoto,aprila possederai il mondo.Bello anche il risvolto sentimentale,molto fine e la musica.:wink:
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
L'ho visto un po' di tempo fa e mi è piaciuto moltissimo! Bellissime le scene e davvero una fantastica fotografia! Da vedere ;)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Commento dal cineforum - possibili spoiler

Eccomi :)
Allora, premetto che i combattimenti hanno su di me un effetto contrario rispetto a come dovrebbe essere, ossia soporifero :mrgreen: Per fortuna non ce ne sono tantissimi e comunque l'effetto visivo dei "voli" è affascinante.
Non sono proprio abituata a vedere film del genere, ma devo dire che non mi è dispiaciuto, il cineforum (e i consiglieri ) serve anche a questo...
In un mondo tipicamente orientale (Cina, 1700) popolato da guerrieri e maestri di arti marziali, si svolge una storia, tutto sommato, di stampo classico, una storia di sentimenti: amore, odio, gelosia, orgoglio, vendetta... Ciò che mi ha incuriosito è proprio la scelta dei guerrieri, il fatto che combattere rappresenti, o sembri (in realtà poi si scoprirà che non sempre è proprio così, e che comunque si tratta una scelta che comporta diverse rinunce) per molti la principale ragione di vita. C'è, però, chi sa vivere il proprio talento guerriero con saggezza ed equilibrio, come Mubai o Shulien, e chi lo vive con l'impetuosità e l'irrazionalità dei giovani, come Jen. Questa differenza determina il corso degli eventi. Vera protagonista del film, la spada di Mubai: Destino Verde. Sarà lei a dare luogo ad una serie di vicissitudini, durante le quali, tra un volo sopra i tetti e un combattimento, si svelerà la personalità di ciascuno, Volpe di Giada compresa - personaggio grottesco, direi - e ognuno andrà incontro al proprio destino, non sempre meritato. Nel suo genere un bel film.

Ma il finale???
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Ho rivisto questo film più o meno 10 giorni fa dopo anni. Era il periodo in cui guardavo film d'azione a non finire, il periodo dell'adolescenza in cui la trama del film non aveva nessuna importanza se c'era qualche scena d'azione "ben fatta". Ma diversamente da altri film questo mi lasciò comunque stupito per la sua bellezza, impossibile il paragone con molti altri che avevo visto.

La storia, un mix fra azione, sentimenti e dramma, è raccontata in modo "artistico". Ogni parte del film, secondo me, contribuisce a questo senso di "arte" che il film trasmette, dalla musica alle scenografie, dai dialoghi ai combattimenti. Diversamente da un film d'azione che vuole solo intrattenere, qui i combattimenti sono volutamente poco realistici. Le abilità mostrate vanno al di là, penso, di ciò che è umanamente possibile, ma poco importa. I sei combattimenti mostrati nel film non sono messi lì solo per intrattenere lo spettatore, dicono qualcosa sui personaggi e sulla storia che il film racconta.
E la storia è principalmente una storia d'amore. Li Mu Bai, maestro di arti marziali, è da sempre innamorato di Shu Lien, che ricambia i suoi sentimenti. Ma la morte di un amico comune, con cui lei doveva sposarsi, impedisce ai due di confidarsi. Parallela a questa storia, che solo alla fine trova in qualche modo una risoluzione (non entro nei particolari per evitare spoiler), c'è quella di Jen e Lo. Jen è la figlia di un governatore, destinata a sposare qualcuno che non ama e vivere una vita che non vuole; l'incontro con Lo cambierà tutto. A questo si unisce, sempre sul tema della società maschilista, un vecchio nemico di Li Mu Bai, Volpe di giada, che metterà scompiglio nella vita di tutti.

Penso che la cosa più bella di questo film sia che riesce a raccontare una storia difficile e toccare temi importanti non solo ambientandola in un film d'azione, ma facendolo anche in modo diverso. Come ho già detto per me (che di film d'azione ne ho visti parecchi) questo film è come poesia, e non è semplice però spiegare come e perché.
Tutto l'insieme di musiche, scenografie, personaggi e testi rende omaggio al genere e lo innalza a un livello che forse non aveva mai toccato prima. E il regista, Ang Lee, lo fa rinnovando il genere, scartando alcuni luoghi comuni e infondendo un tocco personale al film che lo rende non solo bello da vedere ma anche capace di trasmettere qualcosa a chi lo vede, di dire qualcosa sulla vita, sull'uomo e sulla società in cui viviamo.

Voto: 4 stelle e mezza su 5
 
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