17° Minigruppo - La linea d'ombra di Joseph Conrad

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velmez

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Allora ci provo, anche se già il numero del minigruppo non promette bene..., apro il minigruppo per La linea d'ombra...
da quello che ho capito per ora siamo io e Dory (che lo sta leggendo in inglese per cui già mi inchino:ad:)

se qualcuno si volesse aggiungere faccia pure, al solito: più siamo meglio è!

io comunque iniziero tra una settimana circa credo...
 

Dory

Reef Member
Butto lì una prima impressione sul libro e sulla scrittura di Conrad.
Sebbene abbia studiato Conrad in letteratura inglese al liceo (avevo una prof di inglese molto preparata che ci ha fatto sudare sette camicie sulla lettatura inglese, persino con lettura di Sheakespeare in lingua originale... bello, ma faticosissimo... :MUCCA), non mi era rimasto di lui quasi nulla, forse perché all'epoca conoscevo molto meno l'inglese rispetto ad ora e quella prof. probabilmente pretendeva troppo da noi, che avremmo forse dovuto concentrarci di più sul linguaggio moderno e parlato, piuttosto che su quello letterario, per di più dei secoli passati... vabbè, scusate la divagazione... tornando a noi, mi pare di ricordare che all'epoca leggemmo in lingua originale Cuore di tenebra e lo trovai abbastanza noioso.

Tutt'altra storia con questo libro. Sono ancora alle prime pagine, ma lo trovo bellissimo.
 

velmez

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Inizierò a leggerlo tra un paio di giorni: è da un po' di tempo che volevo leggerlo, da quando ho scoperto l'omonima canzone di Jovanotti...
 

Bluedress

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Inizio stasera! :D

p.s. passerò a prenderlo alla Feltrinelli della stazione centrale di Milano, la più grossa Feltrinelli d'Italia....
Lì dentro mi sento un bambino in un parco giochi.
Domanda: riuscirò ad uscire con solo Conrad in mano???? :roll:
 

velmez

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Ah, sì? Devo assolutamente ascoltarla allora!! A me Jovanotti piace molto.

è una canzone "parlata" che dovrebbe riprenderne le tematiche... boh non avendo ancora letto il libro non so farne un paragone...
se non sbaglio è la seconda tracca dell'album L'ALBERO del '97:HIPP
 

Dory

Reef Member
Inizio stasera! :D

p.s. passerò a prenderlo alla Feltrinelli della stazione centrale di Milano, la più grossa Feltrinelli d'Italia....
Lì dentro mi sento un bambino in un parco giochi.
Domanda: riuscirò ad uscire con solo Conrad in mano???? :roll:

Primo: benvenuto nel gruppo!! :YY
Secondo: sono curiosissima di sapere com'è andata alla Feltrinelli. Hai resistito alla tentazione o sei uscito con due sporte piene? Che libri hai comprato? Dicci, dicci!! :mrgreen:
 

Bluedress

Member
Primo: benvenuto nel gruppo!! :YY
Secondo: sono curiosissima di sapere com'è andata alla Feltrinelli. Hai resistito alla tentazione o sei uscito con due sporte piene? Che libri hai comprato? Dicci, dicci!! :mrgreen:

Ho fatto la brava, anzi.... la bravissima!!! Solo 3 libri:
- Conrad appunto
- Suite francese della Nemirovsky, da regalare (l'ho già letto, stupendo)
- Novecento di Baricco

Per La linea dell'ombra ho trovato solo l'edizione della Mondadori con testo originale a fronte. Cmq l'introduzione è moooolto interessante e il libro promette bene.
Ho letto l'introduzione stamattina in treno; nel viaggio di ritorno inizio ufficialmente il romanzo! :YY
 

velmez

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Ho letto solo qualche pagina, ma per il momento non mi sta prendendo granchè, per cui passo a stasera...

per mi è piaciuta molto l'introduzione dell'autore soprattutto la sua giustificazione e argomentazione sul soprannaturale che soprannaturale non è:

sono troppo saldo nella consapevolezza del meraviglioso per essere affascinato dal puro soprannaturale, che (consideratelo come volete) non è altro che un artificio, l'invenzione di menti insensibili all'intima delicatezza del nostro rapporto con i morti e con i vivi, nelle loro innumerevoli moltitudini, una profanazione dei nostri ricordi più teneri, un oltraggio alla nostra dignità.
 

velmez

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uhm sono a più di un terzo del libro ed è arrivato ora sulla nave... ancora un po'...
per ora l'approccio è abbastanmza noioso...:??
o sarò io che mi annoio e basta... vabbè continuo e poi vedremo :MUCCA
 

Bluedress

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Sono al capitolo II. Per il momento non mi dispiace ma non lo trovo travolgente...
Mi sto piuttosto divertendo con il testo a fronte in inglese: ci sono moltissime espressioni idiomatiche, e questo porta via tempo.
Poi ho scoperto che una frase dal testo in inglese... non è proprio stata tradotta! :?? Mah....
Ho apprezzato anch'io la prefazione dell'autore e mi ha incuriosita. Non pensavo fosse un romanzo che potesse dare modo di pensare al soprannaturale.
Vediamo come procede.:)
 

velmez

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io l'ho finito...
magari aspetto qualche giorno a scrivere le mie impressioni qui... altrimenti vi rovino il finale:wink:
 

Bluedress

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Terminato ora.
Aspetto anch'io a dire la mia per non rovinare la lettura agli altri.
Dico solo questo (senza entrare assolutamente nei dettagli della trama)... Più che un'affermazione è un punto di domanda: ma voi nel romanzo la linea d'ombra l'avete trovata?
Tutto questo spartiacque tra la giovinezza e l'età adulta io non l'ho visto. :boh: Forse ho letto poco tra le righe ma mi aspettavo qualche riflessione in più da parte del narratore.
Ancora una volta delusa da aspettative troppo alte. L'Introduzione di Ian Watt nell'edizione della Mondadori mi ha portato fuori pista. :W
Carino, lettura molto scorrevole, scritto bene, nulla da dire. Ma non posso annoverarlo tra i libri "degni del mio imperituro ricordo".:wink:
 

velmez

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si anche secondo me è un libro piuttosto "superficiale" la linea d'ombra potrà anche esserci, ma non viene risolta dal protagonista: più che altro lui si trova spinto a compiere azioni che gli vengono insistentemente suggerite dal capitano Giles prima e dal cuoco Ransome poi...
a me è piaciuta di più l'introduzione dell'autore (io avevo l'edizione BUR Biblioteca Univ. Rizzoli 2008) del libro stesso!
 

Dory

Reef Member
Sono ancora in alto mare con il libro... anzi forse dovrei dire che non sono ancora salpata... (mi piace parlare così, mi sento "a casa"... heheheh... :mrgreen:...).
I vostri commenti mi hanno incuriosito molto, dovrò velocizzare la mia lettura così ne posso discutere con voi...
 

Dory

Reef Member
Eccomi qui. Ho finito. Alla fine non ce l'ho fatta a continuare a leggerlo in inglese perché era troppo noioso, l'ho letto in italiano, e ho fatto fatica anche così.
Come ho scritto anche nel mio commento al libro nella Piccola Biblioteca, questa storia mi ricorda moltissimo La ballata del vecchio marinaio. Tentare però di raggiungere le profondità e la tensione lirica, poetica, della ballata credo sia impossibile. Con questa pietra di paragone nella testa, probabilmente non sono riuscita a farmi trascinare da questo racconto, che pure alle prime pagine mi stava piacendo molto.
 

velmez

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A me la prima parte, invece, è quella che è piaciuta meno...
a distanza di un paio di settimane quello che più mi è rimasto impresso è il senso nauseabondo della calma perpetua delle acque, quel senso di immobilità sdolcinato e malaticcio... mi immagino questa enorme nave impastata in un miele azzurro acqua, tutto filamentoso ed appiccicoso, dal quale non si può districare...
comunque lo consideo un romanzo piuttosto superficiale... ci saranno anche molti spunti, l'idea non è male, ma svilupparli un po' non avrebbe guastato!
 

Dory

Reef Member
Sto leggendo Racconti di mare e di costa e ho scoperto che il primo di questi racconti, intitolato Un briciolo di fortuna, è il seguito de La linea d'ombra.
Ritroviamo capitano, nave, primo ufficiale Burns e tutto l'equipaggio che, dopo la brutta esperienza della traversata, partono per la loro prima missione commerciale: prendere un carico di sacchi di zucchero su un'isoletta dell'Oceano Indiano.
Ho trovato Un briciolo di fortuna molto migliore de La linea d'ombra, ma continua a non piacermi molto e ho capito il perché: la voce narrante, il capitano, che poi è Conrad stesso, mi sta molto antipatico. Se non fosse per questa profonda antipatia che mi suscita, giudicherei questo racconto davvero molto bello.

Non avevo la più pallida idea che i due libri fossero collegati quando li ho scelti per la sfida letteraria.
A quanto pare fanno parte di una coppia di storie che Conrad stesso chiama due pezzi-bonaccia, contrapposti ad un'altra coppia di racconti che chiama due pezzi-burrasca, che sono Negro del Narciso e Tifone.
Se l'avessi saputo prima, avrei letto i pezzi-burrasca, io e la bonaccia non andiamo molto d'accordo... :mrgreen:
 
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