La felice decrescita

Dallolio

New member
Se mi chiedessero ora quale prospettiva vedo per il mondo, io dico che vedo una prospettiva molto buona. Tale prospettiva però non è l'arricchimento stupido e irresponsabile che fino a oggi si è realizzato in modo oltraggioso, ma una decrescita felice, una sorta di ritirata progressiva, senza combattimenti.
1) La prima cosa che auspico è una diminuzione consistente del traffico. Io non possiedo l'auto e vorrei che questa venisse usata esclusivamente per motivi lavorativi e solo quando è indispensabile. Perchè usare un bolide di 10 tonnellate che consuma e inquina per andare al mercato se vi si può recare coi mezzi o a piedi come faccio io? Naturalmente coloro che devono utilizzarla per lavoro continueranno ad usarla, ma penso siano la percentuale minima, specialmente se lo stato (questo sconosciuto, ahimè) si decidesse a incentivare veramente i trasporti pubblici e non a tagliarli.
2) La seconda cosa che auspico è la diminuzione ragionata dell'uso degli elettrodomestici, che consumano e sono spesso voluttuari. Infatti, mentre alcuni sono insostituibili e ci aiutano ad avere una vita più sana (ad esempio la lavatrice, che risparmia ore di lavoro), altri esistono solo per farci star meglio o addirittura per farci giocare (il condizionatore è un orpello inutile, che io non ho mai posseduto, per non parlare delle varie console di giochi ecc...)
3) La terza cosa è la diminuzione dei consumi, degradante corsa all'abitino firmato o alla scarpetta di lusso. Queste cose le abborro e se dovessimo scegliere un fatto per rappresentare il consumismo bisognerebbe riferirsi alla barbara uccisione del commesso del Wal Mart di qualche anno fa; su internet si possono trovare info a riguardo, io preferisco glissare.
4) Auspico inoltre meno edifici e più alberi: io ho sempre vissuto con 4 persone, eppure ho avuto tutto, non mi è mancato nulla... si può a mio avviso iniziare a riunire le famiglie in una casa sola, risparmiando praticamente su tutto, con un. po' di disagi in più
5) Si può rinunciare alla vacanza estiva e restare in città come io ho quasi sempre fatto, per trasmettere veri valori ai ragazzi e non divertimenti. Loro cono capiscono? Capiranno, e ringrazieranno.
6) Il passo successivo sarebbe quello di rinunciare al pc ma a quanto pare è un mezzo che a sua volta permette il risparmio di tantissima carta e quindi può anche restare, magari resuscitando vecchi pc mettendoli in rete, senza ulterior spese.

La parola a voi
 

alexyr

New member
(modalità avvocato del diavolo ON)
1) perchè ridurre l'uso delle macchine? il brivido della velocità, il piacere illimitato del movimento della possibiltà di andare dove si vuole quando si vuole...se le macchine non inquinassero? se usassero energia pulita? se le strade fossero più sicure e più controllate,invece?
2) perchè no avere le consolles? la wii ha riportato un nuovo piacere di fare cose insieme, specie stupide. Se invece riducessimo le illuminazioni sbagliate, spegnessimo più luci e usassimo lampade a risparmio energetico, o mettessimo detersivi eco nelle nostre intoccabili lavatrici?
3) gli oggetti di lusso (e intendo il lusso vero,artigianale,tangibile,non la magliettina made in china con macrologo) soon la sublimazione di anni di tradizione artigiana e locale. Di made in italy, quello vero,quello che inneggia alle nostre capacità distintive, tanto si parla,ma poi demonizziamo l'acquisto di una borsa bellissima, durevole, ben fatta.Non è un paradosso? Io preferisco una Bottega veneta a tutto un guardaroba Zara.
4)sugli alberi,niente da dire
5) perchè rinunciare a estendere gli orizzonti,a vedere posti nuovi,a liberare la mente dai preconcetti scoprendo realtà diverse? l'altrove non è solo dentro di noi.
6) e no, il pc è il pc. o questa conversazione non esisterebbe (o forse si,potrei scriverla con l'ipad)
 

Dallolio

New member
1) Sarebbe auspicabile ridurre il numero delle macchine in quanto per ogni macchina che si muove c'è un sistema di leggi, di segni, e di sovrastrutture che entrano in gioco. Perchè non andare invece verso la limitazione di questo Prometeo Scatenato, andando verso il semplice cioè con pochi modelli di auto utilizzabili solo a scopo lavorativo nelle tratte non coprobili da biciclette?
2) E se invece si tornasse a giocare a Monopoli, a scacchi, a go, che non costano nulla.... e poi si spegnessero anche le luci?
3) Non intervengo sul discosro di Prada, non ne ho le competenze. Però io dico: e se si accontassimo di vesti più spartane, che counque non lo saranno mai tanto da nascondere la naturale bellezza armocia dei corpi? Una qualunque maglia di cotone e un qualunque paio di jeans non potrebbero soddisfarci e servirci meglio di qualunque marca?
4) Anche il pc dovrà decrescere , magari tornando a vecchi hardware (trasware italia) con nuova vita grazie a Linux. Ciò permetterebbe una vera a propria rivoluzione informatica: il pc per il suo vero uso.
5) Dovranno esserci meno case, perchè in ognuna bisognarà ospitare più nuclei familiari, impegnati tutti nell'assistenza reciproca... nel posto risparmiato tornino i boschi, le pinete, le querce...
Quanta energia risparmieremmo facendo ciò?Qaunto sarebbe più vivibile la nostra esistenza
 

alexyr

New member
perchè risparmiare energia,quando potremmo averne da stufarcene in maniera pulita senza rovinare il mondo?
perchè ridurre le cose,la bellezza, la velocità, i piaceri,se solo possiamo costruirne di più ragionati,più etici,più compatibili con il mondo?
perchè ridurre se si può intelligentemente crescere?
la tua teoria, bellissima sulla carta, piacerebbe a Malthus. ma abbiamo imparato a coltivare meglio, a istruire di più.
 

Dallolio

New member
La risposta è: perchè i processi sono incontrollabili e nuove forme di energie porterebbero nuove forme di pericoli e l'umanità dovrebbe essere maturata abbastanza dal non entusiasmarsi più sulle nostre "grandi possibilità" ma riflettere serenamente che è stato sempre il progresso male attuato a portarci in questa situazione da euristica della paura.... certo, si potrebbe ipotizzare un progresso controllato, ma penso che finirebbe presto in mano ai signori della guerra di ogni nazione... quindi l'alternativa è decrescere, saper rinunciare ai costosi giocattoli della modernità. Quanta fatica nel diventare grandi!
 

alexyr

New member
non sono d'accordo. non fare per la paura delle conseguenze non genera risultati apprezzabili. Meglio studiare meglio il business case e agire con più raziocinio,ma comunque agire
 

Nerst

enjoy member
Io credo che bastano pochi accorgimenti per vivere meglio.

l' uso limitato della macchina è una delle cose a cui faccio attenzione, ma vedo anche genitori che accompagnano a figli alla scuola che dista 500 metri.
Si può giocare alla wii, ma anche a monopoli, ogni età ha i suoi giochi. c' è chi nasce nel boom dei giochi da tavolo e chi nel boom dell console portatili.
L' acquisto dei capi firmati non è un danno, se si riconosce che si ha comperato qualità e non qualcosa che fa essere "in", magari per farsi accettare dagli altri.
 

irene

Reader
Perchè regredire? Abbiamo fatto tanto per arrivare a questo grado di sviluppo, andiamo avanti e cerchiamo modi di vivere soddisfacenti ed ecosostenibili!

1)Non posso non essere d'accordo con te: cerco di spostarmi il più possibile a piedi, non voglio guidare, da grande (non ho neppure preso la patente) e per i lunghi spostamenti utilizziamo pullman o treni, anzichè l'auto. Certo, se si producessero auto "verdi", sarei contenta, ma penso che non la utilizzerei ugualmente... Meglio camminare, così smaltisco anche un po' di ciccia!
2) Come si fa a decidere quando un elettrodomestico è inutile? Il condizionatore (non ce l'ho, non ne ho mai avuto bisogno, e non lo vorrei) a volte è utile, magari quando per un motivo o l'altro sopporti poco il caldo (magari sei anzianotto, o obeso, o con problemi di salute). Se sei in una città super inquinata, o se è inverno e fa freddissimo, o subito dopo pranzo quando fuori non c'è nessuno (come nel mio paese ad esempio) manderesti i tuoi figli a divertirsi fuori? Possono divertirsi anche in casa, con gli amici, giocando con una consolle o col pc; certo, il problema dei videogiochi subentra quando ci si passa tutta la giornata, e oltre che ai consumi fa male anche alla salute. Così è per tutti gli elettrodomestici. basta saperli usare con oculatezza, evitandi gli sprechi (fare la lavastoviglie o la lavatrice solo quando è piena, non mettere il cellulare in carica finchè non è molto scarico, etc)
3) non sono una patita della marca, ma della qualità: 100 euro per una borsa D&G no, per una borsa anonima di buona pelle sì. perchè privarsi del piacere di possedere dei capi buoni, resistenti e belli? l'importante è cercare di far durare le cose a lungo, per buttarle solo quando ormai sono inservibili, e non quando non ci piacciono più o vediamo qualcosa di più carino! Per frenare il consumismo bisognerebbe eliminare le pubblicità, così tra l'altro si abbasserebbero i prezzi delle merci, e non si avrebbero le orde di assatanati appena iniziano i saldi!
4) meno edifici e più alberi - okay, ma l'idea di riunire le famiglie presenta tante difficoltà... già nei condomini ci sono tanti problemi, perchè ognuno pensa ai fatti suoi, figuriamoci se più famiglie dovessero vivere in una stessa casa! Basterebbe accontentarsi di una casa non enorme, anche quando si hanno tanti soldi, e cercare ancora una volta di non esagerare con i consumi! tante famiglie in 100 mq - no, una famiglia in 70 mq - si!
sarò egoista, ma sono abituata alle comodità di una casa tutta mia, e non voglio abbandonarle!
5) Assolutamente no. la vacanza estiva è spesso un modo per viaggiare e conoscere posti nuovi, visto che nel resto dell'anno si lavora! Quali veri valori si possono acquisire in una città afosa e deserta? Al massimo, evitare di scegliere le località marine più gettonate, visto che il mare, bene o male, è bello dappertutto, e scegliere un posticino poco frequentato; si può passare anche una vacanza alternativa, ci sono tanti brevi viaggi da fare in bicicletta o a piedi, le possibilità sono tante!
6) al computer non rinuncerò mai.
 

SALLY

New member
Beh...io son già ridotta all'osso :mrgreen:
Vivo sola quindi uso poco gli elettrodomestici,non ho lavastoviglie,non ho play e giochi vari,vivo in una mansarda dove si sbocca dal caldo...ma non ho condizionatori,uso l'auto il meno possibile,ci vado al lavoro ma la lascio fuori città,e in centro mi muovo con l'autobus,non soffro di shopping compulsivo...compro quello che mi serve,basta che sia buono non bado alla marca,non vado in vacanza,ho un grosso cagnone irruente e non mi và di lasciarlo da nessuna parte,del resto,vivo non lontano dal mare.
 

malafi

Well-known member
Ho letto qualche anno fa il libello di Maurizio Pallante "La decrescita felice", e forse a questo si riferisce l'autore della discussione.

Che dire? L'idea di base non è malvagia: cerca di confutare la tesi che aumento PIL=aumento benessere e porta buoni esempi al riguardo. Ma poi è negli strumenti per metterla in pratica che si impantana e dopo un po' si perde nei soliti discorsi ambientalisti, contro il Global Warming, anti-americani, ecc...
Insomma una buona idea, sviluppata male.

Quanto a quello che può fare ognuno di noi, è chiaro che è una scelta autonoma e non può essere demonizzato nè chi sceglie di vivere sopra le righe (nei limiti della decenza e della legalità), nè chi sceglie di vivere in sordina.

Però, in questi giorni di attacchi speculativi parlare proprio di "decrescita" e conseguente riduzione del PIL .... :MM
Rimandiamo la discussione a quando saremo più tranquilli :mrgreen:
 

Dallolio

New member
Non mi riferivo a quel libro, ma il titolo l'ho preso proprio da lì, l'espressione mi è parsa molto felice... per quanto riguarda gli attacchi speculativi non posso che essere d'accordo con te, rendono inqueti ... tuttavia tutto deriva da quella smodata e schifosa ambizione del denaro e del benessere a ogni costo che si manifesta anche con l'aumento di tutte queste insopportabili comodità, come il cellulare o l'auto... ai responsabili di questa crisi e della scalata all'Italia posso solo augurare di riscoprire la necessità di una vita povera e sobria...
 

Bobbi

New member
A mio modesto avviso la strada non è certo quella di tornare indietro. Semplicemente non è possibile, la storia va avanti, coi suoi piccoli e grandi cambiamenti, e sebbene l'anelito al ritorno a passato sia sempre stato presente nel cuore dell'uomo (tutti i miti dell'età dell'oro ne sono un esempio), è stato ampiamente dimostrato dai fatti che indietro non si torna. La strada dovrà essere dunque quella non della decrescita ma della crescita (più) responsabile. Se tutti eliminassimo una serie di comportamenti sbagliati, di spreco, la situazione migliorerebbe già enormemente. Ma a questo punto si tratta di stabilire quale sia lo spreco, e se per alcuni argomenti è facile determinarlo (si spreca il cibo, si spreca l'acqua, etc.), per altri si entra nel campo del possibile. A questo punto ogni cosa che noi abbiamo è spreco: il secondo paio di scarpe, il terzo cambio di vestiti, lavarsi ogni giorno o più volte al giorno, tenere piante sul balcone...più nello specifico


1) Sull'uso dell'auto sono d'accordo senza problemi particolari.
2) Alcuni elettrodomestici esistono "solo" per farci star meglio? e lo chiami "solo"? il condizionatore non lo vedo affatto come un orpello in un momento storico in cui ci sono picchi di caldo e di freddo fuori dalla norma. Non so tu, ma d'estate io sto molto male, mi riduco ad un vegetale, non esco mai di casa altrimenti collasso. E in casa non collasso perché ho il condizionatore, altrimenti non potrei neanche cucinare...e sono sicura che ci sono persone che stanno altrettanto male d'inverno.
3) La corsa alla firma, se motivata solo dalla visibilità sociale, la trovo assurda quanto te. Eppure lo vedo come un motivo ineliminabile della società fin da tempi antichissimi. Del resto, anche l'industria della moda dà lavoro a tante persone comuni.
4) Io invece di auspicare meno edifici auspico edifici ecologici, magari case di legno che hanno impatto ambientale bassissimo. Da noi in Europa purtroppo il mattone la fa da padrone, eppure ci sono realtà che meriterebbero attenzione. Quando vivevo in Puglia, mia terra di origine, ho sempre vissuto in condomini di minimo 5 piani (modello abitativo prevalente della mia zona), e devo dire che lo trovo abbastanza orribile. Adesso che sono in Lombardia abito in una villetta a schiera e sinceramente il mio spirito ne ha guadagnato tantissimo in serenità. A me non sembra poco.
5) Anch'io sono sempre rimasta in città in estate, eppure non mi sembra di avere più valori di altri miei amici che hanno viaggiato :D i valori si trasmettono in altro modo, per esempio non facendo del viaggio un premio per lo studio (studiare è dovere), ma "solo" un'occasione di arricchimento. Rispetto ai miei amici che hanno viaggiato non solo non ho più valori, ma conosco anche meno il mondo e le persone, la diversità che arricchisce.
6) Io penso che pc e internet abbiano dei grandissimi meriti.
 
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