Verdone, Carlo - Bianco, rosso e Verdone

Sono tre le storie raccontate nel film, quella dell'emigrante lucano in Germania che rientra in Italia incappando in diverse disavventure, la seconda quella del giovanotto imbranato che va a recuperare la nonna a Verona per portarla a votare a Roma e dovrà sottostare alla bonaria tirannia della donna, la terza quella di un funzionario romano che scende con la famigliola a Roma per votare al seggio elettorale rendendo impossibile la vita alla moglie tanto è nevrotico ed ossessivo.

Tre personaggi per l'inesaurabile Verdone che mettono in luce tre tipi di italiano, senza volgarità ed eccessi, grande ironia, spirito di osservazione. L'episodio dell'emigrante è quello che rasenta il surreale tanto è azzeccato. Da rivedere ogni volta che si può.

Mitico!!!! Uno dei miei film "must". Adoro la "Sora Lella", adoro Furio, adoro Mimmo

Io a Bianco rosso e Verdone non resisto, comincio col guardarne un pezzettino e d'un fiato sono al finale, come se non lo conoscessi piu' che a memoria...fino a qui poi basta, sembro uno scozzese davanti alla bottiglia

Sempre fantastico guardare Verdone che recita varie personalità, è il secondo film che ha fatto, ed è già una commedia riuscitissima. Tra l'altro i personaggi che interpreta sono lo spunto di altri suoi film, il caro ''Furio'' lo si ritrova spesso... mi ha colpito la morte della nonna mentre stava votando, scena simbolica di un caos mondiale per il suo voto, ma non uno che si fosse dispiaciuto per lei...!

E' il mio preferito tra i film di Verdone,i personaggi che interpreta sono fenomenali!
Quante volte mi sono ritrovata a ripetere la frase della moglie di Furio...non ce la faccio più (senza la cadenza torinese,però).
La sora Lella era una grande donna (in tutti i sensi :wink.

Verdone è davvero bravo sia come regista che come attore, sa caratterizzare perfettamente i personaggi che interpreta esasperando i loro tratti, forse qui mi è piaciuto ancora di più rispetto ai film più recenti.
Il personaggio di Furio è geniale, povera Magda La scena in cui la segue in bagno è sconvolgente, e quella in cui cambia di nuovo la ruota :OO Eppure ne esistono di elementi così Però le più grasse risate me le sono fatte guardando le scene di Mimmo, non solo per lui ma per la nonna Una grande, la scena al cimitero è esilarante, e poi quando gli fa gli scherzi facendogli credere che sta male e poi ... un po' triste il finale, soprattutto per il litigio sulla validità della scheda elettorale, purtroppo molto reale. Mi ha divertito un po' meno la storia di Pasquale, a parte l'inizio in casa con la moglie e il "discorso" finale aura:
Ridendo e scherzando, Verdone ci vuol forse comunicare qualcosa sull'elettore italiano medio...

Una sola parola: mitico!

Un film che almeno una volta tutti dovremmo vedere. Un Verdone agli albori spassosissimo.