De Sica, Vittorio - I sequestrati di Altona

elisa

Motherator
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La dinastia industriale dei Gerlach compromessa nel periodo nazista ma in grande espansione anche dopo la guerra rischia di andare in crisi perchè il capostipite potrebbe morire di un cancro alla laringe entro sei mesi. Il predestinato successore sarebbe stato Franz, rinchiusosi volontariamente nella soffitta da 17 anni dopo essere stato accusato di crimini di guerra e che viene tenuto all'oscuro di quello che succede fuori dalla sorella che si occupa di lui con la quale ha un rapporto probabilmente incestuoso. Il fratello che ha scelto una vita diversa sposando un'attrice di teatro saputo della grave malattia del padre lo raggiunge nella loro grande casa di Altona ad Amburgo. Lì la donna si innamora di Franz ricambiata ma venuta a conoscenza del passato criminale dell'uomo fugge da lui inorridita. Franz che ha consumato il senso di colpa non esita a compiere l'estremo gesto, immolandosi per quello che ha commesso come singolo ma anche come rappresentante di una nazione.

Il film è tratto da un lavoro teatrale di Sartre, risente un po' della drammaticità forzata che lo rende teatrale ed improbabile dal punto di vista della credibilità, soprattutto per la presenza di Sophia Loren che dovrebbe interpretare un'attrice tedesca interprete del teatro brechtiano.
 
G

giovaneholden

Guest
Ecco un esempio di film in cui, il lodevole sforzo di rappresentare un dramma di forte impatto civile,contrasta con una confezione che lo rende indigesto a causa della sua gabbia ideologica che impedisce al sentimento di fluire nella narrazione.Un De Sica non al meglio,una scelta di attori non proprio impeccabile,lo rendono un esercizio fine a se stesso.
 
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