Consigli per un libro cinico, dall' autore cinico, e dalla copertina cinica

Lukaa

New member
Okay, la storia della copertina era uno scherzo. Comunque, ho bisogno di un libro che abbia un protagonista con influenze misantropiche, che si senta in qualchemodo superiore agli altri; oppure potrebbe essere apatico, o cose del genere.
Sì, io cerco di immedesimarmi nei libri.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
puoi spiegarti meglio che non c'ho capito 'na mazza :? e se c'ho capito ti consiglio Autodafè di Elias Canetti
 

risus

New member
così, su due piedi, ti direi
Arrivederci amore, ciao di Massimo Carlotto.
... vedrai che me ne vengono in mente altri...
:wink:

(mi baso più che altro sull'intestazione della tua ricerca - cinismo - visto
che manco io ho capito benissimo il testo del tuo messaggio)
 

Lukaa

New member
Mi scuso per la scarsa chiarezza del mio messaggio, proverò a spiegarmi adesso.
- Cerco un libro che ricalchi vicende abbastanza comuni, non storie che raccontano fatti impossibili o comunque rari.
- Cerco un protagonista dai modi cinici, e che si sente superiore al resto del mondo sfiorando quasi la superbia.

Questi sono i parametri principali di quello che voglio leggere.
Vi ringrazio per l' attenzione.
 

velmez

Active member
Se penso ad uno scrittore cinico per eccelenza mi viene in mente Bukowski, però a volte scrive storie davvero poco reali... se non ricordo male uno dei suoi più reali che ho letto è Factotum.

In auto da fè i protagonisti sono davvero molto cinici, credo che però sia un libro che può spaventare se non si è troppo avvezzi alla lettura (dipende da chi è il destinatario insomma...)

ti direi Fight Club, però anche questo ha poco di reale....


in un certo senso anche Il padiglione d'oro di Yukio Mishima: è una storia praticamente vera... e il protagonista è un gran superbo...

questi sono quelli che mi vengoni in mente... dimmi se più o meno ci ho azzeccato...
 

Lukaa

New member
Palahniuk lo sto divorando, ho letto Gang Bang e proprio ora ho finito Invisible monsters. Fight club non mi attizza perchè ho già visto il film, e quindi non mi piacerebbe ripercorrere vicende che già conosco.
Auto da fè, a quanto pare non è adatto a me. Ma quello dell' autore giapponese potrebbe interessarmi, me ne parli un pò?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
anche se non mi ha entusiasmato ma a molti è piaciuto Come Dio comanda di Nicolò Ammaniti potrebbe essere annoverato tra le "cinici story" come Io non ho paura che invece ho trovato notevole, Michel Houellbeq di Le particelle elementari non scherza
 

Valentina Bellucci

La Collezionista di Sogni
Mi scuso per la scarsa chiarezza del mio messaggio, proverò a spiegarmi adesso.
- Cerco un libro che ricalchi vicende abbastanza comuni, non storie che raccontano fatti impossibili o comunque rari.
- Cerco un protagonista dai modi cinici, e che si sente superiore al resto del mondo sfiorando quasi la superbia.

Questi sono i parametri principali di quello che voglio leggere.
Vi ringrazio per l' attenzione.

Non so se l'hai già letti... ma così su due piedi ti consiglio:
Cime tempestose di Emily Bronte;
e Il ritratto di Doryan Gray di Oscar Wilde...
 
O

Ospite 01

Guest
Qualcosa di Donatien Alphonse François de Sade...dicono che sia stato un vero cinico...di quelli DOC.
 
O

Ospite 01

Guest
anche se non mi ha entusiasmato ma a molti è piaciuto Come Dio comanda di Nicolò Ammaniti potrebbe essere annoverato tra le "cinici story" come Io non ho paura che invece ho trovato notevole, Michel Houellbeq di Le particelle elementari non scherza

Michel Houellebecq non mi è sembrato così cinico in particelle elementari...tutt'altro. Un libro di profonde solitudini semmai..
 

velmez

Active member
Ma quello dell' autore giapponese potrebbe interessarmi, me ne parli un pò?

Riporto la trama da ibs:

...è appunto nel 1950 che avvenne il fatto che ispirò a Mishima questo Padiglione d'oro, che è del 1958: un giovane accolito buddista, deforme e balbuziente, dà fuoco a uno dei maggiori monumenti dell'arte giapponese, il padiglione di un celebre santuario di Kyoto, il Kinkakuji, il quattrocentesco tempio zen. La storia di questo clamoroso gesto è raccontata da Mishima con aderenza alla cronaca, ma in modo da assegnare un senso simbolico ossia problematico all'azione del piromane. La chiave dell'ossessione di Mizoguchi, Mishima la ricerca in quell'attesa quasi magica della grande distruzione che rappresenta il tema profondo di tutta la prima parte del libro fino al giorno della sconfitta bellica del Giappone. La calata agli inferi si svolge sul tema di straordinarie, attonite rievocazioni di memorie dell'infanzia. Il tema della bellezza suprema del padiglione affonda le sue radici in un'ossessione infantile esorcizzata dallo storpio Mizoguchi con un atto che trova giustificazione anche nella dottrina buddista della morte al mondo e della cancellazione del bello in quanto pura apparenza.

è decisamente più impegnativo di Palahniuk, è considerato un capolavoro della letteratura giapponese, di sicuro merita una lettura!
 
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