26° Minigruppo- L'ussaro sul tetto di Jean Giono

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ila78

Well-known member
apro questo minigruppo che io ed Elisa finalmente siamo riuscite a "concretizzare" su un libro che io ho proposto e votato per un paio di GDL ma che non ha mai vinto. Chi vuole unirsi è il benvenuto. Io l'ho già iniziato ma non sono avantissimo, Elisa nemmeno. Quindi fatevi sotto! :mrgreen:
 

francesca

Well-known member
Noooo
anch'io l'avevo votato,
ma non ce la posso fare ad iniziare un nuovo libro, sono in tandem con Velmez per Kafka sulla spiaggia e già vado pianissimo...
Sigh, mi sa che devo rinunciare

Francesca
 

elisa

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ila, pur essendo io da più di venti giorni che lo leggo mi hai superato abbondantemente essendo a pagina 132.
Confermo la lentezza della lettura causata anche dalla descrittività e dall'uso di aggettivi che corredano le immagini durante il racconto.
L'epidemia di colera viene descritta in modo inquietante e direi quasi splatter per l'abbondanza di particolari e per il coinvolgimento di tutti i sensi nel raccontare i molteplici episodi di cui Angelo è testimone o protagonista.
Mi ha colpito molto e commosso anche la figura del giovane e piccolo medico che muore di colera ostinandosi a curare i malati pur sapendo che non ci sarebbe stato niente da fare.
Per il momento ho imparato pure ad intervenire in caso di attacco di colera che rende diacce le gambe e dà vomito che sembra latte cagliato e forte dissenteria. E' un romanzo realista che ti immerge negli avvenimenti come se tu ci fossi dentro.
 

ila78

Well-known member
Sono d'accordo con te Elisa. Io sono al settimo capitolo e la storia si è mossa veramente di poco. Terribili le descrizioni nei minimi dettagli delle agonie dei personaggi ammalati di colera, così come sono terribili e realistiche le descrizioni dei paesaggi e dei villaggi in cui regna la morte. Il personaggio di Angelo è molto bello e positivo, un vero "uomo tutto d'un pezzo".
Anche a me è dispiaciuto per la morte del piccolo francesino, ma era quasi inevitabile...:)
 

elisa

Motherator
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ci sono moli odori in questo romanzo, giocoforza visto che il colera e quello che ne consegue esalta il lezzo, ma certe volte mi sono proprio sentita in mezzo a quei miasmi, come nel granaio di quella cittadina francese dove si erano rifugiati Angelo, con i ragazzini e la loro governante. Che fidandosi poi delle forze dell'ordine e del nome del padre dei bambini sperava che li portassero in salvo e non si è fidata invece di Angelo, che rischia pure la vita per loro. Mi ha pure colpito il fatto che molti non volessero scappare perchè non potevano portare via la "roba".
Trovo che nelle descrizioni di piccoli episodi lo scrittore riesca a rappresentare vizi e virtù di tutta l'umanità.
 

ila78

Well-known member
ci sono moli odori in questo romanzo, giocoforza visto che il colera e quello che ne consegue esalta il lezzo, ma certe volte mi sono proprio sentita in mezzo a quei miasmi, come nel granaio di quella cittadina francese dove si erano rifugiati Angelo, con i ragazzini e la loro governante. Che fidandosi poi delle forze dell'ordine e del nome del padre dei bambini sperava che li portassero in salvo e non si è fidata invece di Angelo, che rischia pure la vita per loro. Mi ha pure colpito il fatto che molti non volessero scappare perchè non potevano portare via la "roba".
Trovo che nelle descrizioni di piccoli episodi lo scrittore riesca a rappresentare vizi e virtù di tutta l'umanità.

Uh, terribile la scena del granaio... :paura: hai ragione sembra di sentire gli stessi miasmi che sente lui, anche il caldo insopportabile è descritto in modo tale che sembra di sentirlo, quasi di vedere quella luce bianca, abbacinante e senza respiro, comunque, come in ogni situazione di emergenza, vengono fuori le grandi virtù ma anche gli aspetti peggiori dell'umanità e lo scrittore ce li fa percepire entrambi in maniera perfetta.
Orrendi anche i corvi che attaccano tutto ciò che rimane immobile oltre un certo tempo...:paura:
 

elisa

Motherator
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il fatto che procede lentamente forse è anche dovuto al fatto che sono pochissime le notazioni biografiche legate alla storia di Angelo, tutto procede ad episodi presenti e gli accenni al passato sono così sporadici che si fa fatica a collegare il tutto. Solo adesso dopo 132 pagine so che ha 25 anni e ucciso un uomo.
Vado avanti tanto tanto lentamente, da quando è iniziato il gruppo che non procedo.

metto l'incipit

“L’alba sorprese Angelo beato e muto, ma sveglio. L’altezza della collina lo aveva preservato dalla poca rugiada che cade in quei paesi d’estate. Strigliò il cavallo con una manciata d’erica e arrotolò il portamantelli.
Nella conca in cui scese, gli uccelli si svegliavano. Non faceva fresco neppure in fondo, dove ristagnava ancora il buio della notte. Il cielo era interamente rischiarato da bagliori di luce grigia. Emerse infine dai boschi un sole rosso, tutto schiacciato da lunghi filamenti di nuvole scure.”
 

ila78

Well-known member
Io sono al capitolo IX e qualcosa comincia a procedere, a passo di lumaca, ma procede. Angelo ha trovato il suo amico Giuseppe (ancora non si è capito perchè lo cercava:?). Bellissima la scena del ragazzino che lo accompagna da Giuseppe e nel frattempo gli racconta tutto ciò che ha sentito dire in giro sulla malattia, sembra quando ai giorni nostri lanciano l'ennesimo allarme per l'epidemia di turno...tutte le ipotesi sembrano possibili.:mrgreen:
 

elisa

Motherator
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io sono indietro rispetto a te, sono ancora al sesto capitolo, quando lui vaga sui tetti alla ricerca di qualcosa da mangiare e trova compagnia in un gatto. A pensarci bene questa lentezza ti permette di vivere in diretta le sue avventure.

Che versione hai del romanzo? Io edizione Guanda, Le Fenici tascabili 2007, traduzione Liliana Magrini.

La copertina

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ila78

Well-known member
io sono indietro rispetto a te, sono ancora al sesto capitolo, quando lui vaga sui tetti alla ricerca di qualcosa da mangiare e trova compagnia in un gatto. A pensarci bene questa lentezza ti permette di vivere in diretta le sue avventure.

Che versione hai del romanzo? Io edizione Guanda, Le Fenici tascabili 2007, traduzione Liliana Magrini.

La copertina

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elisa

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sono arrivata a quando incontra la suora, Giono delinea dei personaggi o totalmente altruisti o totalmente meschini, sembra non esistano le vie di mezzo, almeno per ora.
 

ila78

Well-known member
sono arrivata a quando incontra la suora, Giono delinea dei personaggi o totalmente altruisti o totalmente meschini, sembra non esistano le vie di mezzo, almeno per ora.

Hai ragione, anch'io ho avuto questa impressione . La suora è un bel personaggio anche se l'idea che vadano in giro a lavare i cadaveri per prepararli al Paradiso...è alquanto macabra....zitta, zitta mi stai raggiungendo :)
A proposito: io avevo visto il film ma finora non c'azzecca assolutissimamente nulla....
 

elisa

Motherator
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io il film non l'ho visto e francamente per quello che ho letto fino adesso mi sembra difficile rendere cinematograficamente la storia della decimazione della popolazione per colera. A volte mi sembra di leggere un racconto horror tanto sono "paurose" le descrizioni delle morti, con quella bava, i ventri gonfi, la pelle che diventa nera, gli schizzi di dissenteria e di sangue dappertutto. E' veramente impressionante anche se mi rendo conto che un'epidemia di un certo livello come quella descritta non può che essere così. Ricorda anche la peste descritta dal Manzoni, anche lì ci sono gli untori e chi si prende cura dei cadaveri.
 

ila78

Well-known member
E vai!!! Al decimo capitolo il racconto ha finalmente una svolta!!!! Che tanto per cambiare non coinvolge direttamente cadaveri o moribondi! Ma non anticipo niente!
A me comunque nonostante la lungaggine spaventosa nel dipanare la trama non sta dispiacendo, come dici tu le descrizioni di pagine e pagine su paesaggi, stati d'animo etc...aiutano ad entrare nel "mood" della storia.
 

elisa

Motherator
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sono quasi alla fine del capitolo dove Angelo incontra la suora e dove si comprende il motivo del suo lavare i morti, come dicevi tu per prepararli al Paradiso. Mi sembra che la suora esprima la pietas per i morti che comunque è sinonimo di civiltà, cosa che invece non è presente in altri personaggi della storia. Poi c'è tutta la riflessione sull'egoismo e l'orgoglio del fare del bene che trovo molto pertinente ed anche molto interessante, che incontra anche il mio pensiero. Il bene lo si fa per sè stessi e funziona meglio di quello senza nessuna controparte. A parte la grassezza e il completo anonimato, questa suora mi ricorda Madre Teresa di Calcutta, quanto fu santa o quanto fu per innalzare sè stessa? E così altri famosi religiosi che sono passati come grandi benefattori.
 

ila78

Well-known member
All' XI capitolo la storia prende un po' di ritmo...(era ora, si puo' dire???), meno descrizioni lunghissime e più "azione"....:wink:
 

elisa

Motherator
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Io mi sono penosamente arenata a pagina 238, capitolo IX, non riesco a leggere che poche righe e già mi stufo e pensare che le prime pagine mi avevano così entusiasmato che ho convinto tre amiche appassionate lettrici a leggerlo. Ci vediamo il 5 novembre e già mi aspetto di essere coperta da improperi. Giono scrive bene ma è lento e ripetitivo, per me quasi un'altro Marias, meno indigesto di Prima della battaglia pensa a me, che ho dovuto abbandonare a pagina 100 per manifesta incapacità di continuare, ma altrettanto pesante. :BLABLA
Belle le descrizioni ma che frantumazione :MM
 

ila78

Well-known member
Io sono arrivata a pagina 300 e passa, la storia si movimenta leggermente, ma anch'io avanzo a un ritmo penoso...le descrizioni dei paesaggi e delle riflessioni lunghe tre pagine mi hanno sfrantumato le cosiddette....ero partita con tanto entusiasmo perchè il film mi era piaciuto ma mi sto rendendo conto che il libro è una palla pazzesca....:paura:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
dobbiamo trovare qualcosa per rendercelo meno pesante, anche perchè se continua così lo mollo, pur avendolo in sfida, preferisco farmelo cambiare. :MUCCA

Studiamo una strategia?
 
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