Ritorno al passato

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ieri mattina ho sentito alla radio prima una canzone di Zucchero e poi una di Vasco Rossi,entrambe nuove;ebbene,ho pensato che non sono più come quelle di
prima. Ovviamente i nomi dei 2 cantanti sono casuali e non me ne vogliano i loro fan,perché anche in molti altri artisti ho notato una diversità con le loro canzoni del passato.
Questa diversità di stile e intensità non l'ho notata solo nelle canzoni,ma anche nei libri,nei film e nelle serie tv.
Perché quelle del passato erano migliori?
Anche a voi è successo che scrittori,cantanti,registi,attori che prima vi piacevano,poi non siete più riusciti ad apprezzarli,o comunque li avete apprezzati di meno?
Tanto da preferire,come me,leggere,ascoltare e vedere film e telefilm del passato (salvo qualche eccezione) piuttosto che i nuovi che ritenete alquanto deludenti?
Secondo voi sono peggiorati loro oppure sono i tempi ad essere cambiati? E' un problema nostro,nel senso che noi non siamo cambiati e neppure i nostri gusti,quindi notiamo le differenze? Oppure il problema è che ormai è già stato detto e scritto tutto e troppo,quindi spesso sembra solo una vana ripetizione?
 
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GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Personalmente sono dell'idea che quando è stato raggiunto un apice, non si possa far altro che calare e scendere inevitabilmente. Parlo per i film e le serie tv e anche i cartoni animati. Non intendo gli effetti speciali - è ovvio che il 3D e altri accorgimenti tecnici come il fotomontaggio sempre più sofisticato, il trucco nello splatter, la tecnologia informatica, "migliorano" e arricchiscono un film, sì, ma nella forma non nei contenuti.
Per quanto riguarda i libri invece ti dico la verità, sono meno legato al passato come indice di gradimento, ma forse perchè il mio genere è giocoforza più "moderno" e "recente". Il thriller/horror del 1800(Poe su tutti) non mi incolla alle pagine come fanno alcuni autori degli ultimi anni.
 

Meri

Viôt di viodi
Per quel che riguarda i cantanti credo che spesso siano loro ad avere esaurito le idee e propongono cose trite e ritrite x cui anche i fan ad un certo punto se ne accorgono e continuano a preferire le prime canzoni.
Per i film penso siano i tempi ad essere cambiati e i gusti delle persone, si cerca l'adrenalina, l'immediatezza, la velocità dell' azione...
Per i libri non so, ci sono autori del passato che non si amano ed altri sì, ma lo stesso vale x quelli del presente.
 

SALLY

New member
Anch'io ho notato questa cosa...ma ho sempre pensato che fosse colpa mia,nel senso che io non sono più disponibile ad assorbire tutto come quando ero più giovane,o forse che col passare degli anni ci vuole molto di più per emozionarmi,per lasciare un segno...il vostro parere mi consola non poco...allora non sono io :YY ero una maniaca di film...poi pian piano ne vedo sempre meno,altrettanto per la musica...ma quando voglio sentire qualcosa che mi emozioni metto su vecchie cose,mentre per i libri non ho questo problema.
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
L'ho notato anche io, sebbene sia così giovane.
Boh, o si era arrivati ad un livello talmente alto da non poter essere migliorato, o la gente si è rincoglionita! :mrgreen:
No, scherzi a parte, questa domanda me la pongo spesso e non trovo mai una risposta. Prendiamo i libri come exemplum: (non voglio offendere nessuno scrittore, sia chiaro) quanti libri di vampiri vengono scritti oggi giorno (e apprezzati non solo da adolescenti ma anche da giovani donne)? Quanti libri in stile 'Moccia' (anch'essi apprezzatissimi)? Quante vaccate vengono pubblicate? Un secolo fa nessuna casa editrice avrebbe permesso di far uscire un libro del genere, anzi...nessuno l'avrebbe mai scritto. La società cambia, sempre più persone hanno i mezzi per scrivere, per comporre musica etc e il livello si abbassa, ovviamente. Prima c'era lo scrittore, uomo colto e illustre. Adesso c'è qualcuno che scrive per hobby. Pure i calciatori scrivono libri! Se facessero una più accurata selezione avremmo molte meno porcherie sul mercato. :wink:
 

darida

Well-known member
Che dire, i due esempi canori che hai fatto sono calzanti e fanno lo stesso effetto di "latte alle ginocchia" :mrgreen: anche a me, e vale anche per me: non me ne vogliano eventuali fan :wink:
Non si rinnovano perseguono continuamente lo stesso....ritornello

Per quanto riguarda film e ultimamente serie televisive, non sono d'accordo, trovo che siano sempre piu' accurate, originali, per tutti gusti direi, un paio di esempi? Quel gioiellino di Mildred Pierce, The Walking dead, Games of Thrones, l'iriverente Misfits
Io ho in raccolta le serie de I confini della realta', Maigret e altro ancora, ma sono datate...una botta di nostalgia e le riguardo volentieri, ma poi sono queste ultime a farmi venire il latte alle ginocchia :mrgreen:
 

Edel

New member
L'ho notato anche io, sebbene sia così giovane.
Boh, o si era arrivati ad un livello talmente alto da non poter essere migliorato, o la gente si è rincoglionita! :mrgreen:
No, scherzi a parte, questa domanda me la pongo spesso e non trovo mai una risposta. Prendiamo i libri come exemplum: (non voglio offendere nessuno scrittore, sia chiaro) quanti libri di vampiri vengono scritti oggi giorno (e apprezzati non solo da adolescenti ma anche da giovani donne)? Quanti libri in stile 'Moccia' (anch'essi apprezzatissimi)? Quante vaccate vengono pubblicate? Un secolo fa nessuna casa editrice avrebbe permesso di far uscire un libro del genere, anzi...nessuno l'avrebbe mai scritto. La società cambia, sempre più persone hanno i mezzi per scrivere, per comporre musica etc e il livello si abbassa, ovviamente. Prima c'era lo scrittore, uomo colto e illustre. Adesso c'è qualcuno che scrive per hobby. Pure i calciatori scrivono libri! Se facessero una più accurata selezione avremmo molte meno porcherie sul mercato. :wink:

sono pienamente d'accordo con te, ricordiamoci la legge della domanda e dell'offerta... il mercato offre quello che viene richiesto..se ci sono tanti libri scritti da calciatori è perchè la gente, la maggior parte della gente, li compra, li apprezza...così come i programmi spazzatura...la tv, i giornali, molti editori, ecc producono quello che viene comprato, rassegnamoci, queste cose che citi da esempio sono quelle che più si vendono!
La solita legge del denaro sonante...non importa se fa schifo, se piace e fa guadagnare si fa!
Purtroppo siamo arrivati a un punto in cui sono l'ignoranza e la superficialità a fare da padrone...
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Forse gli italiani stanno facendo progressi: l'ultima puntata del grande fratello ha fatto un mega 'flop'
 

SALLY

New member
Forse gli italiani stanno facendo progressi: l'ultima puntata del grande fratello ha fatto un mega 'flop'

Wow!!!

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Ugly Betty

Scimmia ballerina
Prima di cantar vittoria aspettiamo di vedere le prossima puntate come vanno, non si sa mai, magari era solo un'episodio...
 
P

ParallelMind

Guest
Non è una tua impressione, è proprio così.
A partire dalla fine degli anni 80 si è avviato un processo di regressione progressivo delle capacità espressive in quasi tutti i campi: arte, musica, cinema, teatro, e via dicendo
Il motivo secondo alcuni studiosi e anche me, è dovuto ad una pluralità di fattori.
1) Il campo geomagnetico terrestre che si sta indebolendo, assieme ad altri fattori geostazionari e d'influenze di corpi celesti,
che inibiscono e disorientano i neurotrasmettitori e capacità percettive.
2) Il tipo di società/sistema che reprime in milioni di modi quotidianamente la libera espressione e predilige il cameratismo,conformismo e prevaricazione a vari livelli.
3) La mancanza di vere ideologie trascinanti e motrici di spinte creative generazionali, ai giovani d'oggi va tutto bene così, piatto, minestra riscaldata e insapore. E i vecchi hanno perso la voglia di lottare per degli ideali, convinti che sono mulini a vento.
E così via molti altri fattori
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
3) La mancanza di vere ideologie trascinanti e motrici di spinte creative generazionali, ai giovani d'oggi va tutto bene così, piatto, minestra riscaldata e insapore. E i vecchi hanno perso la voglia di lottare per degli ideali, convinti che sono mulini a vento.

E' triste,ma vero...ho avuto l'oppurtunità in questi ultimi mesi,iscrivendomi di nuovo all'Università,di frequentare giovani di 21/22 anni e mi sono resa conto che vere ideologie non ne hanno.Certo non mi piace generalizzare,però sempre più spesso mi rendo conto che i giovani non sono motivati e forse hanno pure ragione,visti i tempi odierni,ma un minimo di curiosità ci vorrebbe,invece si adagiano su quello che trovano senza fare sforzi anche se non è un granchè.
Forse i vecchi che non lottano più è perchè lo hanno già fatto troppo da giovani e ora vorrebbero passare il testimone.
Io che mi trovo a metà strada (35 anni) e non sono più giovane ma neppure vecchia,vorrei ancora lottare,ma a volte mi accorgo che forse i miei ideali e ciò in cui ancora credo non dureranno molto e vanno sempre più somigliando ad una chimera.Spero proprio di sbagliarmi e di poter riacquistare la fiducia nel futuro.
 
P

ParallelMind

Guest
Nn volevo sconsolarti col mio post ;)
mi rendo conto di essere alle volte troppo realista, quando il miracolo della vita è proprio nell'immaginare il contrario: sogni,ideali,speranze,etc.
Però anche se noi giovani siamo messi così ora nn è detto che voi grandi nn siete più in tempo per risvegliarci/recuperarci.
Ci avete dato davvero tanto fin ora ma se solo voleste potreste cambiare la crisi attuale col vostro esempio
I ragazzi di Genova cmq mi hanno stupito e commosso.
Tutto è ancora possibile ;)
 

Apart

New member
Io penso che la creatività sia ancora viva, il problema è che ormai le opportunità le hanno molti per fare, per creare, per costruire, dunque i buoni si perdono nel mucchio. Penso alla fotografia. Girando per il web ci sono tantissimi che fotografano, ci sono miliardi di foto, eppure i bravi sono davvero pochi. Soltanto che faticano ad emergere, a "distinguersi". Questi pochi talentuosi si perdono in un oceano di principianti. Penso al concorso letterario sul forum. Ok, probabilmente nessuno di noi diventerà scrittore (o forse si?), ma basta leggerne un paio di quelli in concorso (escludendo il mio ovviamente, non vorrei prendermi troppo sul serio) per capire che le idee, e anche buone, ci sono.
E poi non penso sia stato già detto e scritto tutto. Anzi, penso che ora come non mai è arrivato il momento di liberarci dell'idealismo (l'idea) che ci portiamo dietro da millenni. Ognuno di noi esprime sempre un punto di vista soggettivo, quindi unico e raro. E il nostro è sempre un tentativo di esprimerci in merito a qualcosa che sfugge sempre, che puoi cogliere solo in parte (da un lato, ecc.), che non è mai dato una volta per tutte, ed è per questo che non può porsi mai come oggetto. E' un tentativo che ha sempre bisogno dell'altro, degli altri. Insomma, non è il nostro pensiero sulle cose che deve essere modificato, ma il nostro atteggiamento (verso le cose), la nostra autocoscienza.
 
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