In un paesino sperduto del Libano, vivono in pace cristiani e musulmani, lontani dalle vicende che stanno insanguinando il paese e tutto il Medioriente. Ognuno segue le proprie tradizioni religiose rispettando quelle degli altri ed i rapporti sono cordiali ed amichevoli e solo nella preghiera e nella sepoltura le due comunità si dividono pur stando vicine. Ma anche nel paesino iniziano le prime scaramucce tra comunità che poco alla volta portano a delle vere proprie ritorsioni e addirittura risse tanto da far pensare alla soluzione del conflitto con le armi. Ma le donne non ci stanno e cercano in tutti i modi di riportare la calma e la pace di sempre, prima ingaggiando un gruppo di ballerine dell'Est poi drogando tutti gli uomini e alla fine nascondendo tutte le armi. Riuscirà la creatività femminile a tenere lontano la follia dell'integralismo e della guerra?
Il film della Labaki ha tanti registri e tanti stili cinematografici passando da commedia a dramma, con inserti di musical, fa ridere e fa piangere e raggiunge lo scopo, quello di far riflettere sull'assurdità delle divisioni legate alla religione e alle usanze. Non era facile far sorridere nella tragedia e nello stesso tempo non essere superficiali ma la bella regista libanese ci è riuscita.
Il film della Labaki ha tanti registri e tanti stili cinematografici passando da commedia a dramma, con inserti di musical, fa ridere e fa piangere e raggiunge lo scopo, quello di far riflettere sull'assurdità delle divisioni legate alla religione e alle usanze. Non era facile far sorridere nella tragedia e nello stesso tempo non essere superficiali ma la bella regista libanese ci è riuscita.
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