Proust, Marcel - e la Ricerca del Tempo perduto

LuvBeethoven

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Valentin Louis Georges Eugène Marcel Proust (Parigi, 10 luglio 1871 – Parigi, 18 novembre 1922) è stato uno scrittore francese.

È lo scrittore francese più tradotto e diffuso al mondo ed uno dei più importanti della letteratura europea del Novecento.

La sua vita si snoda nel periodo compreso tra la repressione della Comune di Parigi e gli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale; la trasformazione della società francese in quel periodo, con la crisi dell'aristocrazia e l'ascesa della borghesia durante la Terza Repubblica francese, trova nell'opera maggiore di Proust una approfondita rappresentazione del mondo di allora. L'importanza di questo scrittore è tuttavia legata alla potenza espressiva della sua originale scrittura e alle minuziose descrizioni dei processi interiori legati al ricordo e al sentimento umano; la Recherche infatti è un viaggio nel tempo e nella memoria che si snoda tra vizi e virtù.

La Ricerca del tempo perduto è un'immensa opera costituita da 7 volumi:

1 - Dalla parte di Swann
2 - All'ombra delle fanciulle in fiore
3 - I Gurermantes
4 - Sodoma e Gomorra
5 - La prigioniera
6 - La fuggitiva (o Albertine scomparsa)
7 - Il tempo ritrovato

Volevo mettere una foto, ma non ci sono riuscito. Non si fa così? Clicco su IMAGE, seleziono la foto dal computer, la carico... ma poi mi esce un punto esclamativo. Se invece metto l'URL della foto mi dà INVALID.
Appena sistemata la faccenda, casso questa nota:D
 
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ParallelMind

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Mi ha sempre affascinato la profondità di quest'autore,ma non so perchè ho letto poco e niente delle sue opere. Cominciare dal suo capolavoro credo non sarebbe affatto male,anche perchè sono in una fase della mia vita che c'entra molto col titolo di questo topic.
A te cosa ha colpito del contenuto e del messaggio di fondo se posso chiederti?
 

LuvBeethoven

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Mi ha sempre affascinato la profondità di quest'autore,ma non so perchè ho letto poco e niente delle sue opere. Cominciare dal suo capolavoro credo non sarebbe affatto male,anche perchè sono in una fase della mia vita che c'entra molto col titolo di questo topic.
A te cosa ha colpito del contenuto e del messaggio di fondo se posso chiederti?

Ciao :)

Quest'opera è secondo me una scuola per la vita. Troverai in essa infiniti meccanismi psicologici e infiniti spunti per riflettere che ti aiuteranno ad affrontare meglio la vita.

Praticamente, se leggi con attenzione, trovi le soluzioni a dilemmi piccoli e grandi che ti hanno accompagnato e ti accompagneranno nel corso della tua vita.

Dal punto di vista narrativo diciamo che è un po' debole, nel senso che non c'è una trama vera e propria. Li definiscono "romanzi psicologici" perché c'è tutta una serie di eventi concatenati alla men peggio che ti aprono però porte intime che nemmeno sai di avere (per la serie "quella donna ha curve in posti dove donne normali non hanno nemmeno i posti").

Se vivi una fase di confusione, allora penso che non c'è momento migliore per leggerlo. Ma sii consapevole che Proust ha una padronanza della lingua spaventosa e una cultura ancor più terrificante, e spesso si abbandona in descrizioni che sono puro virtuosismo stilistico. Alcune di esse le ho trovate davvero noiose, ma sono scritte con tale maestria che non me la sono sentita di saltarle. Mi sembrava uno spreco e un insulto alla cultura, anche se qualche sbuffo l'ho fatto... :mrgreen:
 
P

ParallelMind

Guest
Il virtuosismo è la maledizione del grande scrittore.
Purtroppo e per fortuna sono per lui il galleggiante sul mare delle banalità.
 
Luv dice il giusto.
Ho letto la Recherce durante un'estate in cui la confusione padroneggiava.
Avevo 24 anni e ogni pomeriggio prendevo la bici, andavo per i boschi fino ad arrivare ad un magnifico prato verde, con tante mucche che pascolavano sullo sfondo visivo che offriva il declivio.
Quindi mi abbandonavo al piacere del "fiume" Proust...decisamente ancora utile, dopo 12 anni.

...e il profumo delle Madeleines....
 

Nidice

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La buon anima di mio papà diceva che questo era il suo libro/ raccolta di libri preferita, non so se avrò mai il coraggio di leggerla, sembra terribile:OO

-Niccolò
 

LuvBeethoven

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La buon anima di mio papà diceva che questo era il suo libro/ raccolta di libri preferita, non so se avrò mai il coraggio di leggerla, sembra terribile:OO

-Niccolò

Vabbè, ma tu prova col primo, Dalla parte di Swann. Io me lo feci prestare perché non ero sicuro di volerli leggere tutti e sette, ma rimasi conquistato dal testo, e me li andai a comprare tutti e sette.

Questo è un tipo di lettura che fa riflettere. Cioè, devi realmente fermarti quando t'imbatti nelle sue osservazioni, poiché le enuncia in un modo così forbito ed conciso* che, se vuoi capire, devi fermarti e rileggere. E quando capisci che intende... è una soddisfazione! Sia per te che sei riuscito a cogliere il significato, sia perché apprezzerai il modo in cui l'ha espresso.

(*) In realtà le spiegazioni sono anche lunghette, ma ho optato questo aggettivo perché lui spesso sceglie un termine che è il compendio di un concetto che, per essere espresso, abbisognerebbe di qualche parola in più. Tipo "L'impervio pendio dell'introspezione". Vedi che ogni termine è imprescindibile nell'esposizione del concetto. Eppure, nella sua vastità, è ridotto all'osso :D
 
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