Bertolucci, Bernardo - La luna

elisa

Motherator
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Joe è un adolescente americano che viene in Italia con la madre Caterina, cantante lirica, subito dopo la morte del padre. Joe è un ragazzo che non si sente amato, molto chiuso, attratto dalla madre in modo morboso, Caterina scoprirà che si droga e cercherà in tutti i modi di aiutarlo anche i più estremi fino all'amore fisico tra di loro. Ma è solo nella ricerca del proprio passato che riuscirà a ridare un senso alla vita del figlio.

Opera molto complessa del regista parmense che tratta temi a rischio melodramma come quelli dell'incesto, del complesso di Edipo, della droga, della ricerca della figura paterna, che però riesce brillantemente a superare portando avanti la storia in parallelo al mondo della lirica, con le sue opere e con la ridondanza che quella cultura porta in sè. La luna è un'opera gridata e infatti alla fine c'è quasi un urlo liberatorio della protagonista, c'è uno schiaffo altrettanto liberatorio e una luna gigantesca sopra gli stupendi resti delle Terme di Caracalla. Bertolucci è veramente un grande regista che riesce a tenere insieme tantissime cose, anche troppe, da un suo film se ne potrebbero trarre almeno una decina, ma lui riesce comunque a non appesantire anche con una certa autoironia, nelle citazioni e nei simbolismi più che abbondanti in questo film. Moltissimi attori hanno voluto lasciare dei camei come Roberto Benigni, Carlo Verdone, Renato Salvatori, Alida Valli, Tomas Milian, Franco Citti. Un film assolutamente da vedere, rivedere e possibilmente rivalutare.
 
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