Silone, Ignazio - Il segreto di Luca

Dory

Reef Member
Condannato all'ergastolo per un crimine che non ha commesso, Luca torna nel suo paesello dopo quarant'anni di prigione.
Un uomo del paesello confinante, in punto di morte, confessa di essere stato lui a commettere l'omicidio di cui Luca era stato accusato, così gli viene concessa la grazia e viene subito scarcerato.
Al paese tutti hanno paura di lui e nessuno osa avvicinarglisi nonostante la sua innocenza sia ormai certa. Un mistero avvolge l'iniziale condanna di Luca, che al processo si comportò in modo bizzarro e non si difese in nessun modo.
Dopo tanti anni di assenza, torna al paese anche il giovane Andrea, che, pur essendo nato dopo l'incarcerazione di Luca, per qualche motivo sembra conoscerlo molto bene e ha tutta l'intenzione di scoprire la verità.

Come mi era successo con Fontamara, ho iniziato anche questo libro di Silone con perplessità, anche se meno di prima, perché Fontamara è entrato poi in pieno diritto nel 'Baule' dei miei libri preferiti.
Il segreto di Luca mi è piaciuto molto, e anche se non lo metterei nel Baule, di sicuro ora Silone è entrato in pieno nella mia 'Mappa' degli scrittori preferiti.

Quello che mi colpisce di questo scrittore, e di questo libro in particolare, è l'equilibrio tra le parti descrittive e quelle narrative, con una perfetta 'mantecatura', se così si può dire, delle descrizioni fisiche e di quelle psicologico-emotive. E' questa una delle doti che apprezzo maggiormente in uno scrittore, perché rendono la narrazione scorrevole e profonda allo stesso tempo.
Dalla lettura di una storia del genere non se ne esce certo come vi si è entrati.
 
G

giovaneholden

Guest
Nella fallace prospettiva storica di questi anni ci si dimentica presto di scrittori cardine che hanno fatto la storia della letteratura italiana. Uno di questi è certamente Ignazio Silone protagonista con almeno due grandi romanzi,Fontamara e Il Segreto di Luca. Quest'ultimo è scritto partendo da un episodio reale,la conoscenza da parte dello scrittore di un ergastolano e dalle conversazioni avute con lui. Molti sono i temi affrontati,dalla grettezza dei compaesani,che malgrado la grazia e la palese innocenza del protagonista lo trattano come un appestato,a un radicale discorso prettamente politico,dove si alternano farsa,antipolitica,mestieranti ma anche passione,cosa che lo fa straordinariamente attuale. La struttura pur essendo prettamente novecentesca,pesca certamente nella tradizione ottocentesca,come una solida radice da cui partire per la narrazione. Ottimo e trascurato romanzo,che grazie al GdL abbiamo avuto modo di apprezzare.
 

Nerst

enjoy member
Lo stile di Silone mi è sempre piaciuto. Lo trovo scorrevole e profondo nella descrizione dei fatti e dei sentimenti, senza la necessità di esprimere troppe parole. La storia è romantica e dannata allo stesso tempo e mi ha fatto capire che le "prigioni" possono essere dovunque, non solo in un carcere, ma anche in ognuno di noi, pur essendo liberi nel corpo, non lo siamo nelle mente e nel cuore. Ognuno dei personaggi, con il ritorno di Luca, si è accorto di avere vissuto una prigionia, per il comportamento codardo verso gli altri e chiuso verso di se. Bellissimo libro, lo consiglio. .
 

ayla

+Dreamer+ Member
L'ho letto diverso tempo fa, quindi ho delle immagini sfumate, però ricordo bene la figura di Luca, questo personaggio onesto e puro mi ha conquistata, perché nonostante i pregiudizi, le ipocrisie, le ingiustie subite, sopporta e resiste a tutto per amore...dovrò proprio riprenderlo in mano questo libro!
 

nitina

New member
tattica o rassegnazione

Non mi perdo nel descrivere la trama.
E’ un “nodo d’amore” ambientato nel mondo contadino. E’ una storia di una dolcezza struggente. Le scelte folli di condurre vite sacrificate fuori dal normale dei due innamorati; la donna (Lauretta) che resta ai margini del triangolo e si strugge, si ammala a morte per l’uomo che ha già completamente regalato cuore e anima ad un’altra.
La storia di un innocente condannato all’ergastolo, in un’epoca che sembra lontana ma che è tuttavia contemporanea…L'accettazione di Luca Sabatini per una pena impostagli a causa di un reato che non ha commesso. La sete di giustizia di Andrea Cipriani. L'omertà di don Serafino e la furberia del giovane Toni.
Il paesino (Cisterna) dove la gente chiacchiera, dove la cattiveria è gratuita, dove tutti sanno e nessuno sa, dove si ricama sulle vicende personali altrui senza interessarsi veramente a chi subisce torti o soprusi. Il parroco del paese, il sindaco, i contadini, la gente che prende il fresco davanti la porta di casa la sera. Sapori antichi ma che per me sono così vicini e toccanti.
Un romanzo d’altri tempi e dei giorni nostri.
Assolutamente da leggere.
 

Spilla

Well-known member
Ho uno strano rapporto con Silone: leggo i suoi libri con grande piacere, e li dimentico l'istante dopo averli conclusi. Con il Segreto di Luca è accaduto lo stesso, l'avevo letto alcuni anni fa ma in me non ne era rimasta traccia.
Oggi riesco a dire che forse sono delusa. Ho trovato la vicenda n po' artificiale e i personaggi poco caratterizzati, soprattutto nel linguaggio. Resta un libro gradevolissimo, da leggere sicuramente, ma una spanna sotto Fontamara.
3/5
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Terzo libro di quest'anno per il mio autore adottato e terza immensa soddisfazione nel leggerlo.
L'ho trovato molto più a sfondo psicologico rispetto ai precedenti (Il seme sotto la neve e Fontamara) perché non è soltanto a risvolto politico/sociale ma c'è anche il sentimento dell'amore -e io non me l'aspettavo- oltre quello dell'amicizia (già presente invece nelle altre opere) che io comunque preferisco.

inizio Spoiler: si intuisce che dietro la mancata difesa da parte di Luca c'è una donna da non compromettere ma se non avessi saputo già dell'ergastolo mai avrei immaginato fin dove sarebbe arrivato il suo silenzio. E' nobile il suo gesto e grande la sua passione per Ortensia, ma purtroppo entrambi sconteranno la pena della reclusione, che però essendo scelta è meno difficile da sopportare. Lui all'ergastolo, lei in un monastero, a varie centinaia di chilometri di distanza. Ma più uniti, più legati di qualsiasi altra coppia amorosa. Dice Ortensia: Si racconta di uomini che hanno accettato la morte per il proprio amore; ma Luca per me ha fatto assai di più. L'ergastolo è più della morte. La morte dura un attimo e richiede un coraggio momentaneo; l'ergastolo è un'esistenza. fine Spolier

Il senso di ineluttabilità e di fatalismo è sempre presente nelle opere di Silone, i personaggi sono già segnati e nulla possono di fronte al loro destino, è inutile provare a cambiarlo, bisogna solo arrendersi.
Ma questa mancanza di riscatto non mi dispiace affatto, da un po' di tempo sono in fase "preferenza di storie intense ma senza il lieto fine".
Il personaggio principale, nonostante il titolo, è comunque Andrea, questo maestro onesto datosi all'attività politica che vuole a tutti costi scoprire la verità e ce la fa conoscere anche a noi.

Citazioni:

L'uomo politico, io penso, deve studiare e risolvere problemi collettivi e non procacciare favori personali.
Sacrosanta verità in cui ormai nessuno crede più, né politici né elettori che si aspettano solo un tornaconto personale

Se Luca è innocente perché l'hanno condannato? Non gli è riuscito di sfuggire al suo destino.

Cominciai a pensare che l'ingiustizia potesse non dipendere affatto dalle buone o cattive disposizioni degli uomini. La crudeltà era come il cattivo tempo.

Non credere mica che un istante di felicità sia poco. La felicità esiste solo sotto forma di attimi. :ad:

Dietro ogni storia ce n'è sempre un'altra. Come si fa a sapere quale sia la vera?

Che potevo fare contro il destino, se non lasciare che si compisse?
 
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