46° Minigruppo - Ferito a morte di Raffaele La Capria

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elisa

Motherator
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Dory ed io abbiamo pensato di leggere questo libro insieme. Chi volesse leggerlo insieme a noi è il benvenuto. Dory lo legge per la sfida letteraria, io finisco il libro che ho in lettura, poi interrompo la sfida per leggere questo romanzo dello scrittore napoletano, Remio Strega nel 1961. :)
 

Dory

Reef Member
Fantastico!

Allora, io ho appena iniziato il secondo capitolo, ma del primo non ho capito un tubo. :mrgreen:
Questo primo capitolo è scritto sotto forma di piccoli paragrafi, che raccontano piccoli episodi della vita di una serie di personaggi. Il secondo capitolo pare iniziare ad essere 'normale', e leggendone le prime pagine penso di aver capito cosa sono quei 'pezzi' del primo capitolo, per cui credo che prima di andare avanti lo rileggerò di nuovo. :MUCCA

E' un libro molto particolare, insolito, e alla fine della mia edizione c'è un'appendice che raccoglie dei saggi brevi di alcuni importanti critici letterari che si intitola "Sei modi di leggere Ferito a morte", questo la dice lunga sulla singolarità del libro... staremo a vedere... sono molto curiosa. E poi si parla molto della mia adorata Napoli!! :ABBB

Non vi ho incuriosito abbastanza!?!! :mrgreen:
 
G

giovaneholden

Guest
Dato che ho chiuso alcuni delle cataste che avevo in lettura,potrei propormi... :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io ti raggiungo tra qualche giorno che devo finire Don Giovanni, sono già in difficoltà con l'inglese che la dedica è una strofa di una poesia di Auden.

Dory mi sai dire cosa dice? :)
 

Dory

Reef Member
io ti raggiungo tra qualche giorno che devo finire Don Giovanni, sono già in difficoltà con l'inglese che la dedica è una strofa di una poesia di Auden.

Dory mi sai dire cosa dice? :)

Cosa dice chi cosa? La strofa della poesia? Se me la scrivi te la traduco... oppure provo a cercarla in rete... :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Cosa dice chi cosa? La strofa della poesia? Se me la scrivi te la traduco... oppure provo a cercarla in rete... :)

tu non ce l'hai? :?

...between those who mean by a life a
Bildungsroman and those to whom living
Means to-be-visible-now, there yawns a gulf
Embrace cannot bridge.

W.H.Auden
 
G

giovaneholden

Guest
Provo a tradurre a braccio: "... tra coloro che intendono *la vita come un
Bildungsroman e * coloro per i quali vivere Significa essere-visibili-ora, si spalanca un abisso
che un abbraccio *non può colmare."
Piccola definizione di Bildungsroman da Wiki: "Il romanzo di formazione o Bildungsroman (dal tedesco) è un genere letterario riguardante l'evoluzione del protagonista verso la maturazione e l'età adulta, nonché la sua origine storica. In passato lo scopo del romanzo di formazione era quello di promuovere l'integrazione sociale del protagonista, mentre oggi è quello di raccontarne emozioni, sentimenti, progetti, azioni viste nel loro nascere dall'interno."
Il che alla fine significa: "sono inconciliabili le posizioni di chi vede la vita come un romanzo di formazione,dunqe una evoluzione continua, e chi vuole la visibilità hic et nunc,qui e ora,posizione molto superficiale rispetto alla prima."
Già da qui si può scatenare un dibattito e il romanzo non è ancora iniziato! :mrgreen:
 

Dory

Reef Member
Provo a tradurre a braccio: "... tra coloro che intendono *la vita come un
Bildungsroman e * coloro per i quali vivere Significa essere-visibili-ora, si spalanca un abisso
che un abbraccio *non può colmare."
Piccola definizione di Bildungsroman da Wiki: "Il romanzo di formazione o Bildungsroman (dal tedesco) è un genere letterario riguardante l'evoluzione del protagonista verso la maturazione e l'età adulta, nonché la sua origine storica. In passato lo scopo del romanzo di formazione era quello di promuovere l'integrazione sociale del protagonista, mentre oggi è quello di raccontarne emozioni, sentimenti, progetti, azioni viste nel loro nascere dall'interno."
Il che alla fine significa: "sono inconciliabili le posizioni di chi vede la vita come un romanzo di formazione,dunqe una evoluzione continua, e chi vuole la visibilità hic et nunc,qui e ora,posizione molto superficiale rispetto alla prima."
Già da qui si può scatenare un dibattito e il romanzo non è ancora iniziato! :mrgreen:

Grazie, eh! Ma l'aveva chiesto a Me!!! Uff :evil:



:mrgreen:
 
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G

giovaneholden

Guest
Scusa Dori,pensavo avessi fatto onore al tuo nick :mrgreen: scherzo! Aggiungi pure delucidazioni,la mia traduzione è spannometrica :)
 

Dory

Reef Member
In effetti ho fatto davvero onore al mio nick, ma in un altro senso... di quella che ha sempre la testa tra le onde (trad. in terrestrese 'tra le nuvole')... ora vorrei proprio nascondermi tra le matte (trad. 'sotterrare') per la vergogna :oops:

Pensavo che Elisa si riferisse a qualcosa che era scritto sul Don Giovanni che stava leggendo (scusate l'ignoranza ma non conosco Auden :boh:).

Ora ho ripreso in mano il libro di La Capria per rileggere il primo capitolo e mi sono accorta che c'era la citazione! :W
Quando l'ho letto la prima volta, non l'avevo proprio vista, ho saltato l'introduzione per paura di leggere qualcosa di troppo e sono andata subito al primo capitolo.

Credo che ora dovrò leggermi tutta la produzione poetica di Auden per rimediare alla figuraccia!! :paura:
Intanto ho trovato tutta la poesia di Auden tradotta e l'ho messa nella sezione poesia, si intitola Addio al Mezzogiorno e rappresenta l'addio definitivo di Auden all'isola di Ischia, dove aveva soggiornato diverse volte e a cui era effezionato.

PS. Guarda caso, nella poesia si cita anche Don Giovanni!! Magari era nascosta nella mia vastissima mente :mrgreen: e ho fatto confusione :mrgreen:
 
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Dory

Reef Member
Riletto il primo capitolo e ora ne ho messo meglio a fuoco il senso.
Se non ho capito male, i personaggi di cui si parla sono i componenti della stessa famiglia: padre (signor De Luca), madre (?, Assuntina è la domestica?) e due figli (Massimo e Ninì).
A questi si affiancano altri personaggi che vengono solo nominati come presenti nei ricordi di Massimo (che sta sognando/ ricordando?), poi nel secondo capitolo compare Glauco, che credo sia un amico.

E poi c'è anche il gattino Mississippì :mrgreen:

Se ho fatto qualche errore correggetemi.

Quello che non mi è chiaro a volte è il punto di vista. Sembra che sia in gran parte quello di Massimo, ma poi in alcuni punti non capisco a chi ci si riferisce, se a Massimo o a Ninì. :?
 
G

giovaneholden

Guest
La prosa è volutamente frammentata,per completare questa straniante sensazione di inanità del protagonista e dei suoi amici,incapaci di attivarsi per un riscatto della propria città,spesso costretti a emigrare,pura amandola molto. Tutto ruota intorno alle "occasioni mancate" ben caratterizzate dalle battute di pesca di cui parlano i protagonisti. Credo che sia un romanzo che non lascia indifferenti,o lo si ama o lo si odia,per ora dopo le prime pagine appartengo alla prima categoria :)
 

Dory

Reef Member
Sto andando avanti con il secondo capitolo e, sebbene mi piacciano moltissimo le descrizioni del mare e un certo parallelismo/antagonismo che si viene a creare tra la 'vita' di mare e la 'vita' di terra, trovo la scrittura di La Capria un po' troppo macchinosa e a tratti faccio proprio fatica a seguire il filo.
Sono io o è davvero così?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io ho letto il primo capitolo e credo che le difficoltà che stai incontrando tu, le stesse mie difficoltà, siano dovute al fatto che La Capria scrive come "in presa diretta", ossia ci sono più punti di osservazione in prima persona e poi ci sono i ricordi messi come dei flash back e tutto questo si interseca l'uno con l'altro.
Per il momento leggo lasciandomi prendere dalla bellezza della scrittura, curata e ricca di suggestioni, ho capito più o meno che devo staccare punto di vista ogni volta che lui stacca il paragrafo e poi quando mi sarò abituata a questa scrittura complessa spero di capire qualcosa della trama.
Anche se molti spunti ci sono già, uno dei due figli deve fare un colloquio di lavoro a Roma e la madre è preoccupata perché pensa che con quel gran caldo e la bella stagione il colloquio poteva rimandarlo ad ottobre. :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
sono al secondo capitolo e già si delineano tre personaggi: Massimo, Mimì e Glauco, sullo sfondo il mare e il palazzo che La Capria riesce a descrivere in modo strepitoso, mentre nbe parla sembra quasi di vedere lo sgretolio della sabbia e il suo lento degrado. Glauco non saprei che età dargli, se giovane o adulto o addirittura anziano, è il barcaiolo, il pescatore, l'unico che fatica a quanto pare, anche se mi sembra che non lo faccia per lavoro, anche lui come gli altri due, ma per passare il tempo.
 

Dory

Reef Member
Io sono al terzo capitolo.
Se nel secondo si descrive il paesaggio, i luoghi, nel terzo si passa alla descrizione delle persone.
Molto interessante il confronto tra la 'cricca' di Sasà e il duo Massimo-Gaetano.
Qui sembra che il punto di vista passi a Ninì... :?

Ritrovo il famoso bar Moccia dove spesso prendo un caffè e cornetto crema e amarena, nonché sfogliatelle, strepitosi! :mrgreen: :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
anche io sono al terzo capitolo e ho trovato molto bello e omogeneo il secondo capitolo che parla della pesca, molto "maschio" e ho apprezzato le descrizioni quasi tattili delle situazioni che descrive, come quella dell'uccisione del polpo che sembra quasi di vedere. Il terzo capitolo lo sto apprezzando anche io per il contrasto tra i due mondi, quello intellettuale di Massimo e quello più modaiolo di Sasà. Bello questo romanzo che scopro un po' alla volta di aver già letto anni fa e che mi era piaciuto come mi sta piacendo anche questa volta.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io trovo questo romanzo geniale, la differenza tra il mondo di Sasà e quello di Guidino viene descritto dallo scrittore in un modo così preciso ed intelligente che riesci a comprendere cosa significa dietro alla parola "una persona speciale", carismatica. Entri in una quotidianeità napoletana che ti sembra quasi di viverla, come l'indulgenza dei napoletani, quel tratto caratteristico che non è laissez-faire o menefreghismo ma che è tolleranza, comprensione, un valore e non un difetto. Bello, mi piace molto.
 

Dory

Reef Member
Anche a me sta piacendo molto, anche perché Napoli è la mia seconda casa e sono molto affezionata a questa città, però
faccio un po' di fatica ad entrare in pieno nel libro. Credo che dovrei leggerlo almeno un paio di volte, ne ho avuto già la conferma quando ho riletto il primo capitolo, dovrei fare lo stesso per gli altri capitoli, leggerli due volte prima di proseguire. :mrgreen:

Però, come avevo già accennato, alla fine della mia edizione c'è questa appendice che si intitola "Sei modi di leggere Ferito a morte" che mi incuriosisce molto, per cui la mia intenzione sarebbe di rileggerlo dopo aver letto questa appendice... vedremo...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Però, come avevo già accennato, alla fine della mia edizione c'è questa appendice che si intitola "Sei modi di leggere Ferito a morte" che mi incuriosisce molto, per cui la mia intenzione sarebbe di rileggerlo dopo aver letto questa appendice... vedremo...

sei modi di leggere ferito a morte?! questa cosa mi stronca! :paura:
 
Stato
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