Naess, Petter - Elling

Elling è un uomo di 40 anni che ha vissuto la sua vita sempre e solo con la madre, la quale si è sempre occupata di tutto. Alla morte di lei, viene inserito in una casa di cura affinchè impari a superare le sue fobie e a vivere nel mondo. Qui conosce Kjell Bjarne, un uomo ossessionato dal cibo nonchè dal sesso, che pure non ha mai praticato. I due diventano amici. Dopo due anni di terapia, viene loro assegnato un appartamento che dovranno condividere, affiancati da un assistente sociale. Ma non è semplice cavarsela all'improvviso da soli a 40 anni, e le difficoltà sono numerose: anche riuscire a rispondere al telefono - "ha sempre risposto mia madre al telefono!" - sarà una vera conquista per Elling e per il suo amico, per non parlare delle prime vere uscite da soli o, peggio, ciascuno per conto suo, con l'unica compagnia dei capogiri e dell'ansia.

Sono incappata per caso in questo film norvegese, davvero carino, tenero e divertente anche se in maniera molto soft. Le difficoltà di chi non è avvezzo a vivere nel mondo esterno vengono colte con lieve ironia, ma allo stesso tempo con delicata comprensione. Devo dire che il miglioramento dei due è stato piuttosto veloce, forse la visione del regista è troppo ottimista o almeno così sembra; fatto sta che è riuscito comunque a rendere il tutto abbastanza credibile.
Ciascuno dei due troverà a suo modo se stesso, non dirò ovviamente come; il punto di arrivo, per quanto riguarda Elling, può essere condivisibile o meno, ma di certo non è scontato. Un film delicato, che trasmette serenità e buon umore
Curiosità: mai vista nei film americani (ma neanche europei, in generale) una protagonista (o comunque un personaggio) femminile incinta che fuma, e per di più con la ricrescita nei capelli