Gallone, Carmine - Don Camillo monsignore...ma non troppo

Meri

Viôt di viodi
Trama:

1960. I superiori di Don Camillo si sono praticamenti sbarazzati di lui facendolo monsignore e trasferendolo a Roma e lo stesso hanno fatto i dirigenti comunisti con Peppone, eletto senatore. I due amici-nemici però si re-incontrano dopo 3 anni, nel vagone letto di un treno. Appena tornati al paese hanno nuovi problemi da affrontare, come la costruzione di una Casa Popolare a discapito di una piccola cappella votiva posta su terreno della curia, la cosiddetta «Madonnina del Borghetto». Il sindaco (il Brusco) e Peppone vogliono abbattere la cappella e strumentalizzare politicamente il fatto che presumibilmente la chiesa avrebbe rifiutato il terreno, cosa che invece non si verifica, a patto però che gli alloggi vengano distribuiti equamente tra famiglie proposte dalla chiesa e famiglie proposte dal comune. La cappella resisterà a tutti i tentativi di abbatterla e farà parte dell'edificio. Altra questione è quella del matrimonio del figlio di Peppone, che questi vuol far celebrare nella sola forma civile, mentre la moglie vorrebbe per il figlio un matrimonio come quello che ha fatto lei con Peppone, cioè in chiesa. Peppone, per aver l'assenso del padre della futura nuora - uomo "della banda del prete" e invalido - alla forma civile, gli offre un posto di usciere in comune.

La storia continua, ma non stanca mai, di questi film non puoi certo dire "Il primo è stato il più bello..."
 
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