Ottonefante
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Salve mi chiamo Ottone e vi avverto subito, questa è una storia vera. E non è una storiella tutta baci e adolescenza alla Moccia. Qui per quelle stronzate non c'è spazio.
Questa è una storia dura che è rimasta sepolta per una decina d'anni prima che riuscisse ad emergere da quella poltiglia fra incubo e realtà che molte persone si portano appresso.
Racconta la storia di un ragazzo "normale", destinato ad una vita "normale", in una famiglia per bene italiana. Racconta la caduta progressiva degli idoli e delle loro certezze, racconta della difficoltà di crescere secondo leggi scritte da altri. Racconta di come sia facile correre a cento all'ora quando hai 18 anni e come, fra le cose che metti in conto, non ci sia il pericolo di schiantarti.
Quando sei adolescente tutti ti dicono che stai vivendo il periodo più bello della tua vita, e forse è anche così, perché capisci che tutto è possibile, perché puoi andare in tutte le direzioni. Ma quello che non ti spiegano è che delle volte indietro non si torna. In questo viaggio ho conosciuto il rifiuto, la libidine, la fallibilità di mio padre e della sua generazione. Ho conosciuto l'altrove, lo stupore, il sesso, la calma. Ho conosciuto Francesca, che ho visto sbocciare, resistere ed appassire.
Se volete leggere il libro lo trovate:
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Blog di Ottone Fante
Questa è una storia dura che è rimasta sepolta per una decina d'anni prima che riuscisse ad emergere da quella poltiglia fra incubo e realtà che molte persone si portano appresso.
Racconta la storia di un ragazzo "normale", destinato ad una vita "normale", in una famiglia per bene italiana. Racconta la caduta progressiva degli idoli e delle loro certezze, racconta della difficoltà di crescere secondo leggi scritte da altri. Racconta di come sia facile correre a cento all'ora quando hai 18 anni e come, fra le cose che metti in conto, non ci sia il pericolo di schiantarti.
Quando sei adolescente tutti ti dicono che stai vivendo il periodo più bello della tua vita, e forse è anche così, perché capisci che tutto è possibile, perché puoi andare in tutte le direzioni. Ma quello che non ti spiegano è che delle volte indietro non si torna. In questo viaggio ho conosciuto il rifiuto, la libidine, la fallibilità di mio padre e della sua generazione. Ho conosciuto l'altrove, lo stupore, il sesso, la calma. Ho conosciuto Francesca, che ho visto sbocciare, resistere ed appassire.
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