Siamo a Teheran dpve una coppia della media borghesia decide di separarsi dopo alcuni anni di matrimonio, lei torna dai genitori e la figlia resta con il padre, che per accudire il suo di padre, affetto da Alzheimer, assume una giovane donna molto religiosa come badante, che prende il lavoro all'insaputa del marito.
Succede un fatto inaspettato e la badante viene cacciata in malomodo tanto da cadere e dover ricorrere alle cure dell'ospedale dove a causa del trauma deve abortire, perché incinta già oltre i quattro mesi. Del fatto viene incolpato l'uomo che rischia da uno a tre anni di carcere, farebbe la differenza il sapere o meno se lui era a conoscenza che la donna era in attesa di un bambino. Lui davanti al tribunale nega di averlo saputo. Poi è tutto un susseguirsi di verità e mezze verità, bugie e ricostruzioni dell'accaduto, che porteranno un po' alla volta a coinvolgere diverse persone nell'accertamento dei fatti come testimoni, fino a rimanerne tutti invischiati.
Film molto complesso anche se la storia potrebbe apparire minima, riesce a parlare della verità e della sofferenza che sta dietro ad ogni separazione e che reca con sè l'impossibilità di riparazione. Film profondo che affronta molti aspetti legati alla coscienza e alle scelte che si possono fare per difendersi e difendere la propria famiglia. Anche i bambini e il vecchio malato, tutti partecipano a rendere le cose difficili, irrisolvibili, neanche la verità finale riuscirà a ridare serenità, oramai tutto è stato compromesso. Film che scuote profondamente, ponendo solo degli interrogativi, grande prova del regista iraniano, giustamente riconosciuta a livello internazionale.
Succede un fatto inaspettato e la badante viene cacciata in malomodo tanto da cadere e dover ricorrere alle cure dell'ospedale dove a causa del trauma deve abortire, perché incinta già oltre i quattro mesi. Del fatto viene incolpato l'uomo che rischia da uno a tre anni di carcere, farebbe la differenza il sapere o meno se lui era a conoscenza che la donna era in attesa di un bambino. Lui davanti al tribunale nega di averlo saputo. Poi è tutto un susseguirsi di verità e mezze verità, bugie e ricostruzioni dell'accaduto, che porteranno un po' alla volta a coinvolgere diverse persone nell'accertamento dei fatti come testimoni, fino a rimanerne tutti invischiati.
Film molto complesso anche se la storia potrebbe apparire minima, riesce a parlare della verità e della sofferenza che sta dietro ad ogni separazione e che reca con sè l'impossibilità di riparazione. Film profondo che affronta molti aspetti legati alla coscienza e alle scelte che si possono fare per difendersi e difendere la propria famiglia. Anche i bambini e il vecchio malato, tutti partecipano a rendere le cose difficili, irrisolvibili, neanche la verità finale riuscirà a ridare serenità, oramai tutto è stato compromesso. Film che scuote profondamente, ponendo solo degli interrogativi, grande prova del regista iraniano, giustamente riconosciuta a livello internazionale.