63° Minigruppo - La montagna incantata di Thomas Mann

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Eccoci qua alla scalata della mitica Montagna incantata del grande scrittore tedesco Thomas Mann! :YY

Preparatevi partecipanti alla cordata ad affrontare questo romanzo che tanta soddisfazione ci darà per la mole e per il contenuto :)

Io so che c'erano un bel po' di persone pronte ad affrontare il macigno :) qui è il campo base...pronti?
 

isola74

Lonely member
Con zaino in spalla io sono super pronta per la scalata!
..spero solo che non sia troppo difficile :wink:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi state tentando parecchio.Adoro il mare,ma con voi questa montagna la scalerei anche io :wink:.Vi farò sapere.
 
G

giovaneholden

Guest
In verità non mi dispiacerebbe rileggere con voi questo capolavoro,per ora la metto come possibilità :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Io credo di avere la prima traduzione dell'opera, i nomi propri tradotti in italiano, dell'editore Dell'Oglio, la traduttrice è Bice Giachetti Sorteni, credo sia stata tradotta nel 1932 e penso sia stata l'unica versione in italiano fino a quella del 1965 di Ervino Pocar, forse ce ne è una terza molto più recente. L'edizione in mio possesso è del 1966 e ha 803 pagine.

Questo è il mio incipit, il mio primo passo della montagna.

"Un giovanotto di aspetto semplice e comune era partito in piena estate da Amburgo, sua città natale, diretto a Davos, nel Canton dei Grigioni, dove contava di rimanere tre settimane in visita presso un suo parente."
 

isola74

Lonely member
La mia edizione, del 2000 -Ed. Corbaccio, traduzione di Ervinio Pocar, ha 676 pagine + in appendice la lezione agli studenti di Princeton.
Incipit:
"Un semplice giovanotto era partito nel colmo dell'estate da Amburgo, sua città natale, per Davos-Platz nel Canton Grigioni. Andava in vista per tre settimane"
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io credo di avere la prima traduzione dell'opera, i nomi propri tradotti in italiano, dell'editore Dell'Oglio, la traduttrice è Bice Giachetti Sorteni, credo sia stata tradotta nel 1932 e penso sia stata l'unica versione in italiano fino a quella del 1965 di Ervino Pocar, forse ce ne è una terza molto più recente. L'edizione in mio possesso è del 1966 e ha 803 pagine.

Questo è il mio incipit, il mio primo passo della montagna.

"Un giovanotto di aspetto semplice e comune era partito in piena estate da Amburgo, sua città natale, diretto a Davos, nel Canton dei Grigioni, dove contava di rimanere tre settimane in visita presso un suo parente."

Elisa,io la precedente edizione dall'Oglio (serie i David),è dell'ottobre 1965,stessa traduttrice e stesso incipit.
Sono 2 volumi di 450 lire l'uno,il 1° è di 379 pagine. Li ho trovati a casa dei miei genitori.
Ho letto il primo paragrafo ARRIVO.Per ora sono dei vostri,poi in base a come procede la lettura deciderò se restare.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Elisa,io la precedente edizione dall'Oglio (serie i David),è dell'ottobre 1965,stessa traduttrice e stesso incipit.
Sono 2 volumi di 450 lire l'uno,il 1° è di 379 pagine. Li ho trovati a casa dei miei genitori.
Ho letto il primo paragrafo ARRIVO.Per ora sono dei vostri,poi in base a come procede la lettura deciderò se restare.

intanto Giovanni sarebbe in originale Hans e poi quello che colpisce è il commento ai tempi dl viaggio, troppo lungo il tempo tra Amburgo e Davos, un migliaio di chilometri, rispetto ai tempi di soggiorno, 3 settimane. Altri tempi, altri viaggi.
 

elesupertramp

Active member
La mia edizione, del 2000 -Ed. Corbaccio, traduzione di Ervinio Pocar, ha 676 pagine + in appendice la lezione agli studenti di Princeton.
Incipit:
"Un semplice giovanotto era partito nel colmo dell'estate da Amburgo, sua città natale, per Davos-Platz nel Canton Grigioni. Andava in vista per tre settimane"

Anch'io ho questa edizione, costata ai tempi ben L. 45.000!
Ho ancora il segnalibro dentro, a pagina 134....che dite, posso cominciare a leggerlo da li? Tanto me lo ricordo benissimo..... sono passati solo 12 anni!:mrgreen:
 

darida

Well-known member
Eccomi! ci sono anch'io...volete mica iniziare la scalata senza di me? :wink:

Il mio incipit:
"Un giovanotto di aspetto semplice e comune er partito in piena estate da Amburgo..."
quindi, anche nella mia edizione Hans e' Giovanni, ho letto il primo capitolo:" Arrivo" e adesso sono al "Ristorante"...fino a qui tutto bene...

Che bello! mi piace molto l'idea di leggere questo libro con voi :D mi raccomando neh! il primo che lascia e' fuori...dal gruppo :mrgreen:

buona lettura
 

isola74

Lonely member
Primi due paragrafi

Ho letto ieri i primi due paragrafi: L'arrivo e N. 34, una decina di pagine in tutto, e mi sembra una scrittura molto particolareggiata e descrittiva ma i dialoghi la alleggeriscono sicuramente. Ovviamente è presto per avere impressioni più approfondite ma mi ha colpito favorevolmente la divisione in paragrafi non troppo lunghi... delle aree di sosta sono necessariein una scalata!


PS come ci regolaiamo per i commenti? indichiamo i titoli dei paragrafi così da evitare "sorprese"? sperando che più o meno coincidano in tuttele edizioni...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Ho letto ieri i primi due paragrafi: L'arrivo e N. 34, una decina di pagine in tutto, e mi sembra una scrittura molto particolareggiata e descrittiva ma i dialoghi la alleggeriscono sicuramente. Ovviamente è presto per avere impressioni più approfondite ma mi ha colpito favorevolmente la divisione in paragrafi non troppo lunghi... delle aree di sosta sono necessariein una scalata!


PS come ci regolaiamo per i commenti? indichiamo i titoli dei paragrafi così da evitare "sorprese"? sperando che più o meno coincidano in tuttele edizioni...


Anche secondo me va bene per i titoli dei paragrafi, che forse saranno tradotti diversamente secondo l'edizione ma però non abbiamo altre possibilità avendo tutti edizioni diverse.
 

darida

Well-known member
Che bella scrittura, corposa, di grande soddisfazione per il lettore. Il tempo nel sanatorio sembra uscire dagli schemi convenzionali, si dilata e avvolge in una serie di descrizioni particolareggiate affatto noiose, scandite dai capitoletti che come dice isola, danno la possibilità di riprendere fiato un momento prima di ricominciare, al momento con grande attenzione per gli eventi :)
 

francesca

Well-known member
Capitolo II

Per ora scalta davvero agevole...
per ora.
Mi piace l'idea di mettere qui gli incipit delle nostre edizioni.
La mia è molto recente, 2005, editore TEA, i libri economici, prezzo 12.5 euro. Bella differenza rispetto alle 45000 lire di elesupertramp.
Il mio protagoniscta infatti si chiama Hans, niente traduzione dei noimi.
Incipit:
"un semplice giovanatto era partito nel colmo dell'estate da Amburgo, sua città natale, per Davos-Platz nel Canton Grigioni. Andava in visita tre settimane".

Per ora veramente lettura molto piaceole, corposa, belle descrizioni, come già detto, dialoghi che spezzano la pesantezza, così come l'agile divisione in paragrafi.

Di questa prima parte mi è piaciuta molto la riflessione su come la lontananza, come il tempo, stenda un velo di oblio sull'incombenze quotidiane: una forma di straniamento che chiunque viaggia sicuramente ha provato.

Per ora solo impressioni positive, quindi.

Francesca
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Fino al cap.II

Concordo con voi,finora sembra scorrevole,tranne per una parte in cui mi stavo appisolando (quella alla fine della tazza battesimale).
Temevo fosse stato più faticoso da leggere.
Mi piace l'idea di aver dato dei titoli ai sottocapitoli che infatti permettono di respirare durante la scalata.

Solo che non capisco come si permetta ai malati di tubercolosi di ricevere ospiti.Ovviamente immagino che a quei tempi era diverso,mentre oggi si tengono in reparti riservati per evitare il contagio...meno male :paura: !
 
Ultima modifica:

isola74

Lonely member
Cap. II, paragrafo 1

Il paragrafo più lungo incontrato fino ad ora è anche quello un po'più "ostico", con la descrizione dell'infanzia di Hans in maniera forse prolissa... Ma si va avanti...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
capitolo I

Letto anche io il primo capitolo con i suoi tre paragrafi. Nella versione più recente come si chiama di primo nome il cugino? nella mia Gioachino.

La cosa che mi ha colpito è come da subito Mann abbia messo allo scoperto il rapporto continuo con la morte e la giovinezza dei due ragazzi, che si esprime con risate, scherzi, voglia di vita e di divertimento, ma sempre incombente la morte. Poi le descrizioni di tutti i personaggi con cenni caratteriali o comportamentali rende questa lettura partecipata, anche i particolari minuti della degenza e delle regole aiutano, siamo con Giovanni/Hans nel Sanatorio di Davos, iniziamo l'identificazione nella storia, ottima apertura di romanzo.
 

Kylix

New member
Sono dei vostri, parto oggi la scalata. :)
L'ho preso in biblioteca, è un edizione vecchia quasi quanto il mondo, con 1200 pagine.
 
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