Il mio gioco preferito era il Lego (nella prima versione classica a mattoncini, non esistevano ancora quelli attuali pre-confezionati). I mattoncini rosso o bianchi (in seguito uscirono azzurri e gialli ma non erano piu' la stessa cosa), se opportunamente combinati davano origine ad aerei, case, navi, palazzi. Poi uscirono le ruote. Con la fantasia si faceva di tutto e di piu'. Quelli attuali consentono di costruire solo quanto gia' previsto, mentre i mattoncini classici, con la basetta grigia, consentivano di costruire qualsisi cosa (con molta inventiva e fantasia).
Poi c'era la pista delle automobiline Policar in versione auto da corsa ed in versione Dune Buggy.
Il Pioneer System che permetteva di costruire case dei pionieri.
I mini soldatini della Baravelli, i cinesi tutti gialli, gli italiani tutti verdi, gli arabi tutti color sabbia, i russi tutti rossi. In pratica erano tutti uguali (a parte i romani e gli indiani), cambiava solo il colore ed il fatto di avere i cavalli oppure i carri armati e le jeep. Erano alti non piu' di un centimetro e mezzo.
Il Big Jim, non tanto per il bambolotto che faceva il karate' premendo la schiena, quanto per gli accessori (del bambolotto me ne importava pochissimo), piu' che altro mi immedesimavo nelle cose che in teoria avrebbe potuto fare, poi essendo comunque un bambolotto non aveva riscosso cosi' tanto successo presso di me e l'avevo abbandonato.
Le pistole caricate con i superbum che facevano tanto rumore (e anche puzza di zolfo e mi venivano gli attacchi d'asma se li utilizzavo).
Il missile da tirare con l'elastico che finiva regolarmente sui rami piu' alti delle piante o sul tetto, oppure la versione regolabile (si poteva intervenire aggiustando la tensione degli elastici in modo da anticipare o ritardare l'apertura dei paracaduti e quindi l'altezza massima a cui poteva arrivare e la curva di ricaduta). Nella versione piu' sofisticata si agganciava ad una piattforma da tenere per terra con i piedi e si tirava utilizzando un doppio elastico. (Me ne sono presi diversi sul naso).
L'aquilone gonfiabile (che quando lo compravi non c'era mai il vento e finalmente quando c'era il vento non potevi uscire perche' avevi l'asma avendo sparato con le pistole ed i superbum, oppure se avresti potuto uscire si era forato l'aquilone).
Il Pon-Pon , il pallone con il manico per saltare sedendocisi sopra.
L'affare che si tirava, appeso a due fili, si giocava in due, sembrava un pallone da rugby con due corde, si aprivano e si chiudevano le braccia alternativamente facendolo correre da un parte all'altra.
Il boomerang di plastica, che lo si tirava e non tornava mai indietro (solo nei film succedeva).
I Click-Clack (le palline con il filo che si facevano ruotare, cozzando in alto ed in basso). Tempravano i polsi riempiendoli di lividi.