Affleck, Ben - Argo

fabiog

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Cast : Tony Mendez ( Ben Affleck ), Lester Siegel ( Alan Arkin ), John Chambers ( John Goodman )

Il 4 Novembre 1979 l'ambasciata degli USA in Iran viene attaccata e i suoi membri presi in ostaggio, cinque di loro riescono a scappare rifugiandosi nell'ambasciata canadese. La CIA assegna al suo miglior uomo, Tony Mendez, il compito di farli uscire e riportarli negi USA. Mendez ha l'idea di un piano folle, realizzare un finto film , Argo, e spacciare i cinque americani come membri di una troupe.
Affleck dirige un ottimo film tratto da una storia vera, l'inizio è forse un pò lento, ma mano a mano che la storia si sviluppa l'attenzione viene pienamente catturata e la tensione sale fino ad arrivare all'ultima mezz'ora che per suspence e regia è molto ben fatta.
Ottimo poi come Affleck curi anche l'aspetto psicologico dei suoi protagonisti, sia di Mendez che dei cinque americani, la loro paura e insicurezza.
 

velmez

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Carino un film "leggero" che tratta un tema un po' meno leggero...
l'ho trovato di sicuro superiore alle mie aspettative!
lo consiglio!
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Fresco di vittoria agli Oscar dove ha fatto incetta di statuette come miglior film, miglior
sceneggiatura non originale e miglior montaggio, questa pellicola di Ben Affleck ha un grosso
pregio: creare suspense e ansia per le sorti dei 6 americani, senza ricorrere per forza di cose a
scene di violenza o tortura - nel corso del film si contano sulle dita di una mano, quella in cui un
uomo viene giustiziato per strada o un altro impiccato a una gru, e pochi altri fotogrammi - ma
piuttosto lasciando che siano la tensione e la paura dei protagonisti a bucare lo schermo e
coinvolgere lo spettatore.
Nonostante io non apprezzi Affleck perché lo trovo monoespressivo - e in questo film non si
smentisce - la sua prova in regia è più che dignitosa, a dimostrazione che per fare un buon film
non servono sempre budget da capogiro o effetti speciali all'ultimo grido.
La sensazione che ho è che l'Academy ha voluto premiare questa pellicola non perché sia un
capolavoro - non lo è - ma perché tutto ciò che rimanda in qualche modo al filone del terrorismo
islamico o più in generale ai delicati rapporti internazionali con i paesi del Medio Oriente, trova
terreno fertile sia a livello di critica che di pubblico (mi viene in mente anche il successo che ha
avuto la Serie TV Homeland). Insomma, l'America post 11 settembre ha voluto premiare la
rappresentazione su schermo di uno dei suoi meno conosciuti eroi nazionali (Tony Mendes).
Un film che nel complesso vale tutti i 120 minuti di visione, malgrado una prima parte lenta.
 

Bacci

New member
Direi che non mi ha convinto. Volendo in questo film si possono trovare più piani di lettura, il primo e anche il più semplice, è il piano narrativo, con una storia abbastanza appassionante. Poi c'è la la ricostruzione storica, direi piuttosto deludente, vista la sola capacità certosina di ricostruzione degli abbigliamenti e dei ninnoli e la solo accennata situazione reale politica dell'epoca. Poi ancora si può trovare una descrizione della Hollywood del periodo, piena di personaggi eccentrici e particolari, ma tratteggiata con una ironia solo accennata... Ma su tutto domina incontrastata l'esaltazione dell'America e di tutti i suoi valori, anche nei suoi sbagli che però sono solo delineati con furbizia. E questo, ricordato allo spasimo in ogni battuta, in ogni fotogramma, in ogni bandiera sventolante, non può che risultare irritante da quanto questi riferimenti siano pacchiani, esagerati, e insistiti, oltre che pure scontati... Anche il parallelismo tra gli studios e la situazione politica Iraniana secondo me lascia il tempo che trova, perché la "critica" del film al mondo occidentale viene annaffiata e immersa da tutto il resto. Se a questo aggiungiamo anche la sottotrama banalissima che si chiude nel finale, direi che il tutto rende bene l'idea di come la vena drammatica sia abbastanza scialba, se pensiamo alla storia del figlioletto di affleck... Per carità poi come storia può pure appassionare, non dico di no, ma l'ho pure trovato scontato quasi in ogni sequenza, con l'inseguimento finale all'aeroporto messo proprio per far scena... mah, mah!
Tecnicamente niente da dire, la regia è buona, il montaggio pure, ma c'è molto di meglio, a mio parere è stato sopravvalutato, da quello che si legge in varie recensioni per il web :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
La storia è senza dubbio interessante proprio perché reale e ci fa vedere come si possa intervenire con l'Intelligence a fin di bene anche se tutto il resto passa in secondo piano e forse avrebbe meritato un maggior approfondimento. Alla fine che sia vera o no la storia non ha importanza proprio per il tono "classico" da film di spionaggio con cui è girato il film.
 

Monica

Active member
Ho visto questo film per la sfida "adotta un regista" e devo dire che mi ha convinta.Non sono sicura che abbia meritato il premio oscar,so solo che la storia è interessante e piena di suspense .Sinceramente non sapevo come si fossero svolte le cose in quella situazione così ingarbugliata che fu la presa dell'ambasciata americana a Teheran.Il film è stato per me lo spunto per andarmi a cercare notizie in tal senso.
L'unica nota stonata e melensa,il finale.
Bravi gli attori,incredibile il clima di odio che si respira per tutto i film e che lascia con il fiato sospeso.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Malgrado l'eccesso celebrativo nei confronti dell'America e della CIA, per quanto mi riguarda ha prevalso l'attenzione verso la storia, appassionante e interessante. Il film crea continua e motivata tensione nello spettatore, mantenendo alto il tasso di adrenalina nel sangue fino alla fine. Bello, ben costruito, a tratti informativo sebbene forse non sia l'aspetto su cui il regista si è soffermato maggiormente.
 
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