Fratelli d'Italia (?)

Marty Wilde

Outsider is better
Oggi a scuola per introdurre il Risorgimento, la prof ci ha fatto pensare con delle domande: "Vi sentite patriotici? Quando? Per quale motivo?"

Io mi sento patriottica per diversi motivi: quello più importante sono i monumenti artistici che si possono trovare solo in Italia. Dopotutto, il Rinascimento è opera nostra e i più grandi artisti (a mio parere) come Leonardo Da Vinci, Michelangelo e di altri tempi come Dante sono d'origine italiana doc!

Poi anche per quanto riguarda la musica: in tutte le fasce d'età i musicisti italiani hanno saputo regalare qualcosa al mondo, basta pensare ad Andrea Bocelli, Pavarotti, Lucio Dalla...

Odio il fatto che quando un italiano vada all'estero venga etichettato come mafioso; che per parlare dell'Italia parlino sempre della politica (Berlusconi e compagnia "brutta"): per questo di solito vorrei cambiare nazionalità.

E voi, vi sentite patriotici? :)
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Mmmm, io non sono per niente patriottico, direi molto esterofilo :)
Potendo e avendo una "certa" collaborazione, mi traferirei subito a Vienna :D
Spero non sia un peccato tanto grave :D :mrgreen:
 

Nerst

enjoy member
Io credo che sentirsi patriottici significa non pensare due volte a sacrificarsi per il paese. E se me lo chiedete, ci devo pensare su due volte!

Per quanto ami l' Italia non riesco a sacrificarmi per lei, anzi sono arrabbiata con lei, a causa del fatto che non si trova lavoro, che non ci si cura bene, che le persone sono schive per via del male sociale, che chi può diventa tedesco, spagnolo, francese, etc..., che se hai gli agganci giusti vai avanti se non resti indietro.

La politica poi non aiuta l' animo patriottico dei cittadini, io non andrei in guerra per un paese governato da Berlusconi, diversamente da come hanno fatto i giovani che hanno costruito l' Italia col loro vero spirito patriottico.
 

Marty Wilde

Outsider is better
Io credo che sentirsi patriottici significa non pensare due volte a sacrificarsi per il paese. E se me lo chiedete, ci devo pensare su due volte!

Per quanto ami l' Italia non riesco a sacrificarmi per lei, anzi sono arrabbiata con lei, a causa del fatto che non si trova lavoro, che non ci si cura bene, che le persone sono schive per via del male sociale, che chi può diventa tedesco, spagnolo, francese, etc..., che se hai gli agganci giusti vai avanti se non resti indietro.

La politica poi non aiuta l' animo patriottico dei cittadini, io non andrei in guerra per un paese governato da Berlusconi, diversamente da come hanno fatto i giovani che hanno costruito l' Italia col loro vero spirito patriottico.

Cara Marianna, io essendo contro la guerra, do un significato tutto mio (la mia testa funziona in modo strano, è vero :mrgreen:)
Per il resto concordo con il tuo pensiero! :wink:
 

Nerst

enjoy member
Figurati, anche io, peace forever :HIPP , è che mi sono tornati in mente i nostri nonni che hanno sofferto ferite e fame per un' Italia nuova, dove c' era tutto da ricostruire e in pochi anni tutto è rovinosamente scaduto.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
assolutamente non patriottica ma orgogliosa delle mie radici, cito una frase dal Talmud, mi pare, citata a sua volta da un'ebrea siriana fuggita a un pogrom a Damasco negli anni quaranta e cresciuta in Palestina: " Se sai da dove vieni, sai anche dove stai andando".
 

ila78

Well-known member
Gli italiani quanto a patriottismo sono un popolo strano: se rimangono nei confini nazionali non fanno altro che lamentarsi e criticare ma appena passano la dogana a Chiasso o oltrepassano Ventimiglia la prima cosa che fanno è cercare un posto che faccia gli spaghetti come mammà o lamentarsi perchè non c'è il bidet. Il nostro problema è che abitiamo nel paese potenzialmente più bello del mondo ma non lo sappiamo valorizzare, se, per dire, i francesi o i tedeschi avessero in mano il nostro potenziale....ciao....già si sentono superiori con quello che hanno...:)
 

SALLY

New member
Facendomi un attento esame .....no, non mi sento patriottica,e mi dispiace infinitamente per quelli che lo sono stati e che hanno dato la vita, per vedere poi questo scempio!
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Nonostante i moltissimi difetti mi trovo ad amare molto l'Italia e i suoi tratti costitutivi...così tanto bello ed arte ce li abbiamo solo noi. E gli italiani evoluti sono fra i più fini esteti, amanti, pensatori e cultori del bello che ci siano. Lo spirito romantico che abbiamo in nuce noi non ce l'ha nessuno. Quindi si, nonostante tutto il disgusto che spesso mi trovo a provare per questo paese e i suoi abitanti, mi sento patriottico :D
 

apeschi

Well-known member
Non mi sono mai sentito patriottico nemmeno quando ero giovane.

Certo a scuola si esaltava lo spirito pattriottico (parlo di quarant'anni fa).

Io ho sempre pensato che fosse un qualcosa che, qualcuno al quale avrebbe fatto comodo, (politici, re, potenti, ecclesiasti), inculcava nella gente per poter mantenere il proprio potere mandando a morire innocenti (meglio se ignoranti) in nome della Patria.

Tanti giovani sono morti in nome di una patria, in nome di un concetto, che in realta' serviva solo ai potenti ad arricchirsi sempre di piu', a sottomettere sempre di piu' i poveri, a diventare sempre piu' potenti, a fare i propri porci comodi, mentre la gente moriva, dava la propria vita.

Patria che ora e' vilipesa da politici corrotti (ma quando mai non lo sono stati?).

Non mi sono mai esaltato nemmeno quando l'Italia ha vinto ai mondiali.

Fatta questa premessa, divento patriottico invece quando vado all'estero e mi accorgo che i tanto decantati popoli europei, in teoria molto migliori di noi, poi in realta' sono molto peggio, si ubriacano, disturbano, fanno casino, non rispettano le regole molto piu' degli italiani, quando in autostrada mi sorpassano (o sulla strada non rispettano comunque le regole) automobili straniere che se ne fregano delle leggi italiane (che invece nel loro paese rispettano), sapendo che tanto rimarranno impuniti.

Divento patriota quando vedo ragazzi ubriachi, che spaccano tutto, che si fanno di birra, che fanno casino e scopro che questi ragazzi non sono italiani, ma vengono qui a fare casino (e lo fanno anche all'estero, non importa, ma non nel loro paese).
E questi idioti appartengono alla nazione che ufficialmente guarda l'Italia e gli Italiani come se fossero il terzo mondo.
E mi chiedo se sia questa l'Europa che noi vogliamo.

Mi sento italiano quando in metropolitana a Milano salgono i tifosi stranieri e spaccano tutto. (al loro paese non lo farebbero).

In quel momento allora scatta in me il patriottismo. In quel momento sono contento di essere italiano.

Diciamo che io non mi sento italiano ma per fortuna (o purtroppo) lo sono. Citando Gaber.
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
assolutamente non patriottica ma orgogliosa delle mie radici, ....cito una frase dal Talmud... " Se sai da dove vieni, sai anche dove stai andando".
Elisa,
se hai delle radici non solo non vai da nessuna parte, ma non capisci nulla di ciò che ti sta intorno nemmeno se ci vivi per l'eternità.
Le radici ti strizzano i piedi, i polmoni, le palle e il cervello.
Le radici sono la peggior fregatura della sensibilità e dell'intelligenza.
Nulla di personale ma io vi invito a tagliarvele.

Magari dopo 50 anni che rimbalzate per il mondo vi riscoprirete di nuovo italiani, ma almeno sarà una libera scelta, non una malattia sociale.

Che senso ha leggere scrittori o scrittrici argentini, canadesi, giapponesi o senegalesi se poi si resta di Casalpusterlengo piuttosto che di Canicattì?
 

Holly Golightly

New member
Elisa,
se hai delle radici non solo non vai da nessuna parte, ma non capisci nulla di ciò che ti sta intorno nemmeno se ci vivi per l'eternità.
Le radici ti strizzano i piedi, i polmoni, le palle e il cervello.
Le radici sono la peggior fregatura della sensibilità e dell'intelligenza.
Nulla di personale ma io vi invito a tagliarvele.

Magari dopo 50 anni che rimbalzate per il mondo vi riscoprirete di nuovo italiani, ma almeno sarà una libera scelta, non una malattia sociale.

Che senso ha leggere scrittori o scrittrici argentini, canadesi, giapponesi o senegalesi se poi si resta di Casalpusterlengo piuttosto che di Canicattì?

Secondo me sei un po' troppo estremista nel dire questo. Una persona può avere delle radici molto forti ed essere insieme aperta al confronto senza perdere la sua identità... esistono tantissime sfumature fra chi con i paraocchi si identifica in una data cultura - che è in questo caso quella italiana - e chi invece si considera cittadino del mondo. Le palle e il cervello ti vengono "strizzati" se vuoi farteli strizzare, ma credo che una persona intelligente sia in grado di preservare le sue radici e capire quel che gli sta intorno senza smettere di essere se stesso.
 

zanblue

Active member
" La vera patria é quella in cui incontriamo più persone che ci somigliano " -Stendhal

In questa citazione mi ci riconosco molto.Vivo da tre anni all'estero,e me ne sono andata da un Italia che non riconoscevo più,come il mio paese.Non é il mio paese quello dei furbini,quello dove si premiano i ladri e si castigano gli onesti,dove non vale la meritocrazia,dove l'indifferenza sta iniziando a mietere le sue vittime.Che razza di paese é, quello dove un disoccupato deve pagare le tasse anche sul sussidio di disoccupazione ricevuto?Che paese é,quello che ha ridotto una famiglia a suicidarsi, perché Equitalia gli aveva pignorato anche la loro vecchia Panda di vent'anni?

Ora i lati positivi che mi mancano dell'Italia: l'arte,la musica,la cultura,la gastronomia,i suoi paesaggi,una certa apertura mentale.

Ora amo molto il paese dove vivo,amo questo popolo fantastico,che mi ha accolto,aiutato e supportato, ben sapendo quanto sia difficile per un'italiana riuscire a resistere qui.Ora che inizio a parlare abbastanza bene la loro lingua,negli occhi di chi mi ascolta vedo sempre un grande senso di rispetto.
E questo mi basta,per iniziare a sentirmi un pò a casa,anche qui. :)
 

Jessamine

Well-known member
Io, no, non mi sento patriottica per niente. E non riesco a capire il patriottismo, non so se sono limitata io, e non vuole essere una critica, assolutamente, solo che è qualcosa che non credo di aver mai provato, quindi non riesco a sentirlo. Nel senso, abbiamo un grande patrimonio artistico e culturale, lo rispetto e cerco di studiarlo, certo, ma questo non mi fa sentire orgogliosa, non guardo al Colosseo diversamente da come potrei guardare alla Tour Eiffel (un esempio a caso, eh).
Non so se riesco a spiegarmi, però oggi abbiamo la fortuna di poter gettare uno sguardo (approssimativo, certo, ma pur sempre uno sguardo) su tutto il mondo, e per quanto credo sia normale, per una questione di abitudine e contatto, conoscere meglio cultura e storia italiana, non vedo perché dovrei essere così tanto legata a questo Paese.
Io mi sento un essere umano, prima di sentirmi italiana, e non riesco proprio a sentire un particolare legame con queste mie radici, per quanto sarebbe stupido negare di averle, dal momento che la mia lingua madre è l'italiano, la cultura e le abitudini con cui sono cresciuta sono quelle italiane, ma vedo tutto questo come un caso, non come una particolare fortuna :?.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Elisa,
se hai delle radici non solo non vai da nessuna parte, ma non capisci nulla di ciò che ti sta intorno nemmeno se ci vivi per l'eternità.
Le radici ti strizzano i piedi, i polmoni, le palle e il cervello.
Le radici sono la peggior fregatura della sensibilità e dell'intelligenza.
Nulla di personale ma io vi invito a tagliarvele.

Magari dopo 50 anni che rimbalzate per il mondo vi riscoprirete di nuovo italiani, ma almeno sarà una libera scelta, non una malattia sociale.

Che senso ha leggere scrittori o scrittrici argentini, canadesi, giapponesi o senegalesi se poi si resta di Casalpusterlengo piuttosto che di Canicattì?

Ma tu cosa intendi per radici? Mica è chiaro il tuo discorso, anzi piuttosto oscuro, avere radici per me è una forma di libertà e di rispetto profondo e non superficiale, io non mi sento italiana, ma mi sento appartenere alla mia terra, come una vite, un albero, un vento, una poesia, solo così riconosco il valore di ogni luogo e di ogni persona, perché la mia storia ha un valore, forse le tue radici non sono le stesse mie radici, quelle che mi hanno dato la libertà, che non è fatta di libri ma di curiosità, condivisione, passione. Ci sono radici che soffocano e radici che liberano. Si tagliano le prime, le seconde si coltivano. :)
 
M

maredentro78

Guest
Io ho 2 patrie percui vedo i lati buoni e cattivi di entrambe,in Italia sono nata ma ora come ora mi vergogno di un paese che non dà lavoro alle persone,che spreca soldi di onesti lavoratori,che non sa valorizzare e difendere le sue meraviglie culturali,che accetta senza far nulla e senza protestare tutti questi suicidi,che ha perso sensibilità e solidarietà con la mentalità tipica :"finché ho lavoro io chissenefrega degli altri","finché non succede a me perché battersi?!",un paese che non difende le fragilità sociali, che non assiste il calvario di genitori che non riescono a far vivere decentemente figli disabili,un paese che fa tagli sulla sanità.Non è il paese che ho amato,e forse neanche le persone,ma non voglio generalizzare,tuttavia vedo tutti molto chiusi nel loro egoismo,quando ci vorrebbe un atteggiamento differente.Insomma non sono patriottica ma molto disillusa!:wink:
 
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