Comencini, Luigi - Tutti a casa

elisa

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E' l'8 settembre 1943 e Badoglio ha appena dichiarato l'armistizio lasciando l'esercito italiano allo sbando e indifeso di fronte alla reazione tedesca davanti che da alleato diventa nemico. Un gruppo di soldati guidati dal tenente Innocenzi decide di rientrare a casa. Dopo varie traversie ci ritroviamo a Napoli, il 23 settembre 1943.

Il film di Comencini parla di una delle pagine più oscure della storia italiana dell'ultima guerra, il giorno della dichiarazione dell'armistizio dove molti comandi militari che stavano contrastando l'arrivo degli americani, saputolo alla radio così come l'hanno saputo i vertici tedeschi, si sono trovati in balia dell'esercito tedesco deciso a farla pagare ai soldati che consideravano dei traditori e allo sbando visto che non c'erano direttive militari, Badoglio e il re in fuga da Roma, ogni soldato lasciato a sé stesso.
E' un film che ricalca un po' i film del periodo sulla guerra, gli italiani che si arrangiano e cercano il quieto vivere ma che messi di fronte all'ultima scelta si rivelano degli eroi. "Non si può stare sempre a guardare" dice il tenente Innocenzi, interpretato da Sordi, che riesce a riscattare scelte egoistiche e a volte meschine dettate dal proprio interesse più che dall'interesse di tutti. C'è il consueto regionalismo interpretativo ma è un film sicuramente da vedere anche come documento storico e per una regia e sceneggiatura realista e ottimamente strutturata. Attori molto importanti ed un improbabile paternità di Eduardo De Filippo con Alberto Sordi, incongruenze produttive anche a quell'epoca.
 
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