Carrisi, Donato

Monica

Active member
Un autore che mi è stato suggerito e di cui mi sono innamorata,per le sue trame originali ,la suspance che non lascia fiato fino all'ultima pagina,i personaggi così vividi..
Ho letto rapidamente i suoi quattro romanzi,uno più bello dell'altro:
Il Suggeritore
Il Tribunale delle anime (il mio preferito)
La donna dei fiori di carta(finalmente una storia d'amore non smielata)
L'ipotesi del male

A mia volta,lo suggerisco e lo raccomando a chi ancora non lo conosce :)
 

Nerst

enjoy member
Carrisi ha uno stile di scrittura capace di tenerti incollato alle pagine.
La suspance è sempre in salita e i personaggi sono ben descritti, ma non tanto da annoiare, perchè li si impara a conoscere mano a mano. Anche se scrive thriller i personaggi dei suoi libri non sono gli infallibili agenti, anzi hanno difetti e problemi, il che li rende molto reali e capaci per questo di venire a capo del caso.
Gli eventi narrati traggono spunti da fatti realmente accaduti e non si può fare a meno di pensare che ciò che è l' oggetto dei suoi scritti, sia non del tutto frutto di fantasia, insomma ti mette il tarlo nella testa.
Il suo pallino è "il male" che ho imparato a conoscere nelle tante sfumature da lui proposte, e una cosa è vera in ciò che afferma Carrisi: siamo inevitabilmente affascinati da esso.
Ho letto tutti i suoi libri e li considero buoni scritti per chi vuol leggere una storia non scontata.
 

Nerst

enjoy member
consiglio per i primi

Consiglio di leggere il Suggeritore prima di affrontare la lettura de l' ipotesi del male.
Il tribunale delle anime, viceversa, può essere letto senza collegamenti al precedente.
La donna dei fiori di carta esce un pò dalle righe del genere thriller, ma comunque è una bella pausa.
 

Monica

Active member
Mi fa piacere che tu condivida la stima per questo autore,che sembra conoscere alla perfezione i meccanismi che muovono gli assassini seriali......
Si forse è vero che siamo attratti dal male,soprattutto per cercare di capire,di dargli una spiegazione logica dove a volte non c'è....
 

lavy

New member
Ma quanto è bravo?! non sono un'amante di questo genere ma i suoi libri sono veramente stupendi.. domenica dovrei andare a vederlo, presenta il libro in una città vicino a dove abito :D
 

Richard

New member
Io ho letto "Il suggeritore" e il libro mi è piaciuto non poco, molto ben descritti i personaggi, storia avvincente però il suo stile mi ha un po' annoiato, molto realistico per questo un bel libro, non credo però che ne leggerò altri dello stesso autore, leggermente ridondante nello scrivere, un po' stiloso ed elementare. Tuttavia una bella storia ricca di colpi di scena. Consigliato
 
M

maredentro78

Guest
Anch'io lessi Il suggeritore che trovai interessante e scorrevole.Grazie a Nerst che me lo consigliò!:ABBB
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ho letto parecchi suoi libri, mi piacciono perché approfondiscono e scavano nella natura dei "mostri", mai pienamente tali. Il suggeritore è ineguagliabile in quanto a sobbalzi sul divano e anche quanto a forma e descrizione dei personaggi; poi, come è normale, si è ripetuto un po', infatti ora riesco a indovinare qualcosa nei suoi thriller e questo non è un bene, però, sarà nelle ultime pagine, ma finisce sempre per spiazzarmi.
Stavolta, con L'uomo del labirinto che ho appena concluso, il finale mi ha confuso e lasciato un po' perplessa: qualcuno vuole "spiegarmelo" in mp o darmi la sua interpretazione? Ho cercato in rete ma mi sa che non ha confuso solo me ...
 

Camma23

New member
salve a tutti. Anche io sono un ammiratore di Donato Carrisi ed ho letto i suoi primi libri. Avete letto anche gli ultimi più recenti? Che ve n'è parso? Aspettative rispettate?
 

Monica

Active member
L'ultimo mi ha delusa,ormai sono troppo affezionata a Marcus e Sandra del tribunale delle anime (per me il migliore e il più originale)
 

gian1804

New member
Ho letto diversi suoi romanzi, devo dire La casa delle voci lo trovo riuscitissimo e coinvolgente.
La donna dei fiori di carta invece ha avuto un effetto lassativo, e non perche' sia "fuori genere" ma proprio come storia in sè.
 
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