Rosi, Francesco - La tregua

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Il film narra il rientro di Primo Levi dopo la liberazione di Auschwitz da parte dell'Armata rossa vicenda che era stata narrata nell'opera omonima. Le peripezie che Levi e i suoi compagni hanno dovuto subire per poter rientrare in patria sono notevoli, dovendosi affidare all'organizzazione russa molto provata dalla guerra e dovendo sopravvivere dopo una prova così terribile come quella dei campi di concentramento.


Il film che ha tratto Rosi da La tregua è molto lontano dallo spirito del libro, scarno e senza retorica. Rosi ne fa un film che sta a mezzo tra la commedia all'italiana con i suoi regionalismi e una fiction tv, ben lontano dai film di denuncia che il regista napoletano può annoverare tra i suoi capolavori. E' l'ultimo film di Rosi e forse deve troppi tributi alla produzione, in primis la scelta di far interpretare Primo Levi a Turturro, che recita come imbambolato per tutto il film. La mia critica è dovuta soprattutto al pensiero di quello che avrebbe potuto fare Rosi nei suoi tempi migliori.
 
G

giovaneholden

Guest
Un'occasione persa. Gran libro,regista di vaglia,ottimi attori,eppure non è uscito nulla di rimarcabile. Peccato,poteva essere un'opera memorabile,ma scorre via senza nerbo,molto simile a una discutibile fiction tv.
 

Meri

Viôt di viodi
Ho letto il libro diversi anni fa e solo ora ho visto il film. Forse i personaggi non danno l'idea delle sofferenze subite e del grande desiderio di ritorno, ma le immagini fanno capire molto. Non lo boccerei del tutto, in ogni caso prima meglio leggere il libro.
 
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