Friedkin, William - Festa per il compleanno del caro amico Harold

ayla

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TRAMA:
Michael, per festeggiare il compleanno dell'amico Harold, come ogni anno, ha preparato un piccolo ricevimento tra amici, tutti omosessuali, a cui prendono parte Hank, un professore di matematica sposato, e il suo compagno infedele, Larry; un commesso di colore, Bernard; Emory, uno stravagante benzinaio e, infine, Donald che è in cura, con scarsi risultati, da uno psicanalista. A questa festicciola partecipa, pur non essendo stato invitato, anche Alan, un ex compagno di università di Michael che sta attraversando una crisi coniugale. La presenza dell'uomo mette in agitazione tutti, Michael compreso...

Primo film della storia del cinema che tratta il tema dell'omosessualità.
Tratto da una pièce teatrale di Mart Crowley che fece decisamente scalpore a Broadway sul finire degli anni '60, Friedkin ne realizza un capolavoro. Immenso. Magnifico. E' stato amore dalla prima all'ultima scena.
Film verboso, teatrale nell'impostazione, amaro, cattivo, ironico, cupo e pungente, dove la suspense s'insinua piano piano fino a esplodere nel finale.
Tutto si gioca nelle quattro pareti di un appartamento; appartamento destinato a diventare, nella seconda parte, uno spietato palcoscenico dove ogni personaggio è costretto inesorabilmente a mettersi a nudo, a "confessarsi", a dire la sua verità.
E qual è per il regista la verità? E' che per l'uomo è impossibile essere felice, è impossibile riuscire amarsi per quello che si è, accettandosi, è impossibile amare serenamente ed essere ricambiato.
Un film di grande spessore, coinvolgente, teso, appassionante, senza fronzoli o momenti inutili e interpretato superbamente.
Da vedere.

Micheal: Sei drogato. sei drogato e sei in ritardo. Eravamo intesi che tu saresti arrivato qui al massimo tra le 8:30 e le 9.
Harold: Cerca di ricordarti Micheal che io sono una checca di trentadue anni, brutta, butterata ed ebrea. Se mi ci vuole un pò per raccogliere le sparse membra e se devo fumare anche un pò di erbetta prima di trovare il coraggio di mostrare la mia faccia al mondo, la cosa non riguarda assolutamente nessuno, sono affari miei.
 
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