Roth, Philip - Pastorale Americana

"Ma cosa ha la loro vita che non va? Cosa c'è di meno riprovevole della vita della vita dei Levov?"

Queste le frasi finali di un capolavoro: Pastorale Americana

Nathan Zucherman - alter ego di Roth- ripercorre l'epopea e il declino di Seymour Levov, lo Svedese, dalle gesta sportive che avevano fatto di lui, agli occhi del piccolo Nathan e di tutti gli altri abitanti di Newark, un piccolo eroe.

Rincontrato molti anni dopo l'ormai anziano Seymour gli appare un normale - mediocre - uomo che si crogiola nei panegirici dei propri figli e della vita borghese che conduce.

Dopo alcuni mesi Nathan verrà a conoscere la tragica esperienza umana che si cela dietro quella apparenza placida.

Un libro che scuote occhi fissi in sguardi superficiali
 
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elisa

Motherator
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Avevo letto questo libro alcuni anni fa e sinceramente non me ne ricordavo!
Ho dovuto fare uno sforzo per recuperarlo alla memoria, perchè probabilmente poco mi ha lasciato, anche se lo sforzo non è stato vano.
Per rimediare a questo "oblio", ho preso in mano il primo libro di Roth "Addio Columbus".
Probabilmente i grandi scrittori bisogna conoscerli dagli inizi, almeno per me è così.
Rileggerò Pastorale, sicuramente...chiedo venia al grande Roth (anche se un po' meno di misoginia non guasterebbe...)
 
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Simenon

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Che grande libro. Forse il migliore, in quanto a stile e scorrevolezza di scrittura. Certo, digerire l'amarezza del declino di Levov non è facile. E' un personaggio che si lascia amare troppo facilmente. Probabilmente è l'allegoria dell'America che sarebbe potuta essere e non è stata.

Di Sua Maestà Roth mi piace tutto. Anche i capolavori mancati (Ho sposato un comunista, Operazione Shylock, L'animale morente) o le opere minori (La macchia umana, L'orgia di Praga).
My favourite in assoluto resta IL TEATRO DI SABBATH.
Non capisco cosa aspettano a dare il Nobel a Roth.
 
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elena

aunt member
anche io, come Elisa, ho letto questo libro anni fa e faccio fatica a ricordarlo.......forse perchè all'epoca mi piaceva leggere in modo sistematico (il periodo Roth = lettura solo di lbri di questo autore) e questo, a distanza, di tempo mi porta un pò a confondere i romanzi......
Senza dubbio un pecca da rimediare, anche perchè la percezione e il ricordo del libro è quella di un grande capolavoro, ......lo inserirò nella ormai lunghissima di libri da leggere o rileggere ......visto che ormai la mia lettura è assolutamente saltellante e disordinata :roll: .....posso permettermi di passare da un genere all'altro......tanto più confusa di così non potrò diventare :wink:!
 
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elisa

Motherator
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Io ho come la sensazione che sia un libro e un autore più amato dagli uomini, come Doris Lessing ha come lettori prevalemntememte donne.
Sarebbe interessante approfondire...
 

Simenon

New member
elisa ha scritto:
Io ho come la sensazione che sia un libro e un autore più amato dagli uomini, come Doris Lessing ha come lettori prevalemntememte donne.
Sarebbe interessante approfondire...

Approfondiamo qui? O rischiamo l'OFF TOPIC?
 
elisa ha scritto:
Io ho come la sensazione che sia un libro e un autore più amato dagli uomini, come Doris Lessing ha come lettori prevalemntememte donne.
Sarebbe interessante approfondire...

Io adoro Roth (e mi chiedo come ancora non sia stato insignito del Nobel)
non ho letto nulla della Lessing....ma ad una mia collega ho prestato "Pastorale Americana" e ancora me lo rinfaccia
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
possiamo aprire un topic apposta e discuterne là, nel salotto letterario, vado e apro!
 
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sun

b
appena finito poche ore fa.
Cosa dire ? Un CAPOLAVORO .
Io che tendenzialmente voglio capire tutto, ho trovato forse le ultime due facciate un pò confuse (magari dopo le rileggo) però forse era quello che l'autore voleva lasciarci .. Pensare, riflettere su questa vicenda e trovare noi un nesso a tutto dove magari il nesso non c'è; bisogna solo accettare la vita che ti confezionano addosso e basta.
Comunque ci sono un sacco di SVEDESI in questo mondo :wink:
 

Mara_z

New member
Condivido, è un capolavoro

è stato il primo che ho letto di Roth e fu una rivelazione, e poi via via tanti altri, davvero un grande scrittore
 

ayla

+Dreamer+ Member
Ammetto di essere un pò in difficoltà nel parlare di questo libro, non saprei proprio come descriverlo! Posso solo dire che dopo averlo iniziato fermarsi era fisicamente impossibile; è un libro perfetto per lo stile scorrevole, per la storia che può essere quella di uomo qualunque, per tutte le emozioni forti e le riflessioni che ne accompagnano costantemente la lettura e lo rendono un capolavoro!! Un libro intenso che rispecchia la dura realtà e le contraddizioni in cui viviamo!! Consigliatissimo!
 

Dorylis

Fantastic Member
E' un efficacissimo specchio del degrado morale in cui versa l'America di oggi, ma può essere benissimo applicato secondo diversi punti di vista a se stessi o alla propria famiglia, è uno dei libri più forti che abbia mai letto, dove a pagine serene e rilassate si alternano momenti di lucidità e profondita sconvolgenti, non sempre in senso positivo. La sua crudeltà consiste non tanto nella descrizione del terrorismo degli anni 70 ma piuttosto nelle speranze che tutto ciò infrange: una vita di duro lavoro e sacrifici in nome dell'armoniosità della famiglia spazzati in nome di qualcosa di cui le cause sono ignote. Potentissimo!! Un grande personaggio lo Svedese, consigliato!!!
 

luxi

New member
Sono a pagina 194...
Brevi, confuse, imprecise osservazioni:

-La storia all'inizio è raccontata in prima persona, cioè dal punto di vista dello scrittore, poi da un certo punto in poi la narrazione prosegue in terza persona, questo cambio di punto di vista mi ha un po' disorientato e il passaggio avviene in un modo che mi è sembrato poco chiaro. L'ho letto con poca attenzione o avete avuto anche voi questa impressione?
-Poi magari qualche pagina più avanti qualcosa succede e quella che mi è sembrata una "scivolata" assume un certo significato. Ma mi chiedo, Rita Cohen, l'amica della figlia dello svedese, nella stanza in cui si incontra con quest'ultimo, doveva per forza sdraiarsi sul letto, aprire le gambe etc etc.? Beh certo, la mia parte animalesca non ha potuto non apprezzare questa scena, però mi è sembrato un po' eccessivo e inverosimile questo episodio.
-Il rincontrarsi a distanza di anni tra compagni di scuola...che tristezza...succede? forse in America sì, però inserirla in un libro ambizioso non mi sembra una trovata originale

Insomma, non brutto, ma mi aspettavo di più...per adesso.

Ciao
 

luxi

New member
A lettura ultimata dico che è un bel libro, manca forse di qualche impennata stilistica, di qualche passo che per forza espressiva viene voglia di imparare a memoria o quantomeno sottolineare.

Tutti perdenti i protagonisti, delle sconfitte di molti non si soffre, ma per lo svedese si patisce e, sarò conraddittorio, anche per la di lui figlia ho provato una sincera compassione.
 
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