Kechice, Abdel - La Vita di Adele

Lin89

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Trama
Adele ha 15 anni e da grande vuole fare l'insegnante, ama leggere e qualche volta scrive. Mentre cammina per andare all'appuntamento con un ragazzo, il suo sguardo si scontra con quello di una ragazza dai capelli blu. Adele ne rimane folgorata, sente un vuoto dentro che non sa più come colmare. Fino a quando, una sera mentre era in un bar gay con un suo amico, la reincontra casualmente...

Palma d'Oro al festival di Cannes 2013.
Appena uscita dal cinema, mi è saltato letteralmente in testa Emile Zola e il suo realismo. E', essenzialmente, la rappresentazione di una tranche de vie di questa ragazza, umile, ma piena di vita, a cui piace mangiare e che incontra l'amore, coi suoi alti e bassi, il sesso e il confronto, a volte scontro, con gli altri su tutto questo.
Ma non aspettatevi un film sentimentale o drammatico. Il regista è talmente bravo a rappresentare la realtà che vi sembrerà di guardare da una finestra la realtà stessa. Perfino le scene di sesso, lunghissime, sono rappresentate, sia dal punto di vista attoriale che scenico, in maniera molto, molto veritiera, anche se, devo ammettere, le posizioni scelte sono quasi tutte inusuali... Qui, ci si concentra di più sull'intreccio dei corpi che sul realismo sessuale delle lesbiche :)mrgreen:). Ma non aspettatevi un film lesbo-porno, perchè l'occhio della macchina da presa, seppur invadente (il film è girato per la maggior parte con dei primi piani sui volti che non si fanno scappare nessuna espressione di nessun tipo e mostrano anche le più piccole imperfezioni possibili) rimane educato e, oserei dire, aggraziato. Come nel più vero realismo, le emozioni nascono dalla vita stessa e non da come la si racconta.
Inoltre il film è diviso in due capitoli, una prima parte in cui Adele è iniziata al sesso e all'amore, una seconda in cui cresce e deve i fare i conti col diventare adulti e quello che comporta. Il bello è che non ci sono pause tra varie scene, veniamo sempre catapultati da un momento all'altro della vita di questa ragazza, con pochi, ma essenziali elementi per capire che il tempo è trascorso e pure tanto.

Ciò che ho adorato di questo film è anche la rappresentazione dei personaggi. Adele ed Emma (la ragazza dai capelli blu) non sono solo due ragazze lesbiche che si innamorano, ma sono ragazze coi propri sogni, le proprie ambizioni e poi crescendo, sono donne col proprio lavoro, le proprie tentazioni, i propri errori, le proprie angoscie e le conseguenze di tutto ciò. Adele ed Emma non sono facili da dimenticare.

Nonostante tutto, però, non posso dire che mi sia piaciuto al 100%. E' sicuramente un film meritevole, ma per quanto mi riguarda il troppo realismo mi fa sentire estranea a ciò che sto guardando.

Segnalo, per chi avesse visto il film, una recensione sicuramente illuminante: La Vita Di Adele | Recensione | Ondacinema
 
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fabiog

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Film molto bello, una storia che rappresenta la vita e l'amore in tutte le sue componenti : la conoscenza, la seduzione, l passione, le gelosie e le liti fino ad arrivare al triste addio, non importa che l'amore sia in questo caso tra due donne quello che interessa al regista è rappresentare la vita di questa ragazza.
Non ho trovato dal punto di visa registico grandi spunti innovativi, ma quello che mi ha più coinvolto è l'uso della cinepresa molto spesso rivolta sul viso e lo sguardo di Adele ( molto brava l'attrice ) e su Emma.
Le scene di sesso non sono così sconvolgenti come alcune critiche hanno fatto credere, anzi la scena " forte " è una sola e su un film di 180 minuti è più che comprensibile, tra l'altro la lunghezza del film non è affatto un limite perchè la storia scorre piacevolmente senza mai annoiare.
Ho apprezzato moltissimo anche i dialoghi sull'arte che si trovano nel film, l'unica cosa che mi sento di recriminare, ma probabilmente è stata una scelta del regista, è la mancanza di un certo tormento interiore di Adele nel momento in cu realizza la sua omosessualità, mi sembra cioè che una volta che la realizza la accetta senza troppe difficoltà cosa che mi sembra umanamente difficile agli inizi, inoltre non si capisce il rapporto tra Adele e i suoi genitori, li lasciamo l'ultima volta che sono a cena con la figlia ed Emma senza che però sappiano della loro relazione, poi passiamo ad Adele ed Emma che vivono insieme, ma non sappiamo nulla dell'esistenza di eventuali contrasti o no traloro e la figlia, cmq può essere stata benissimo una scelta registica interessata più a raccontare una storia di vita che altro.
 

Athana Lindia

Πάντα ρει
Riguardo a questo film sto leggendo recensioni e ascoltando pareri parecchio contrastanti. Ieri ne ho disquisito con un'amica per ore e lo ha trovato meraviglioso, sostanzialmente mi ha riferito le stesse parole dette qui sopra da Fabio, ma altrove ho letto che questo film è molto lento, non decolla mai e ci sono scene di sesso gratuite.
A questo punto la curiosità in me è arrivata a un livello tale che vorrei davvero vederlo, ma non mi pare che su Taranto lo stiano dando. Infatti, tra le altre cose, ho letto anche che pochissimi cinema in Italia lo stiano proiettando.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Volevo vederlo da tempo, ma quando uscì non riuscii ad andare al cinema. Ieri è andato in onda in prima serata (scelta coraggiosa visto che siamo in Italia) e finalmente l'ho visto.
Mi èpiaciuto molto, è un film ragionato, non innovativo dal punto di vista della trama, ma che non si risparmia nelle scene di sesso. Siamo portati a pensare che il tema del film sia l'amore in tutte le sue forme, ma come chiarisce anche il titolo, il regista intende raccontare la vita della protagonista, i suoi interessi, i suoi sogni, i suoi amori. Come già sottolineato da Fabio, avrei approfondito di più il rapporto familiare tra Adele e i suoi. Bello, comunque, già il confronto tra le due famiglie, quella di Emma che brinda all'amore e quella di Adele con i commenti del padre sul ragazzo di Emma...
In definitiva lo trovo un film di tutto rispetto.
 
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