musica classica e musica leggera

apeschi

Well-known member
Ieri ho letto una frase di cui riporto il concetto.

"La musica classica e' legata ai sentimenti, la musica leggera alle emozioni".
Personalmente condivido.
 

handel589

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Una riflessione interessante. Sono abbastanza d'accordo, ma c'è una differenza abissale tra le due creata non solo da tale differenziazione, ma anche dalla difficoltà tecnica, musicale, della prima rispetto alla seconda. Da ciò deriva che la classica trasmette un "volume" di sentimenti molto maggiore rispetto al "volume" di emozioni trasmesso dalla leggera. E inoltre c'è un elemento del tutto peculiare che distingue la classica: essa trasmette, tramite appunto la difficoltà tecnica delle composizioni, la giustezza delle tonalità e i repentini cambi di tempo, una sensazione di "bellezza" (sentimento o emozione?) che la leggera non conosce affatto.
 

pitchblack

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Ieri ho letto una frase di cui riporto il concetto.

"La musica classica e' legata ai sentimenti, la musica leggera alle emozioni".
Personalmente condivido.

A me la musica classica emoziona e regala sentimenti. Per cui diffido dalle distinzioni rigide. Un po' di esempi:Il concerto n.2 di Rachmaninov per pianoforte mi fa letteralmente sballottare da uno stato emotivo all'altro. La 6^ di Beethoven mi regala un sentimento d'amore e di riconoscenza verso la terra e il ciclo del raccolto. La 5^ e` cosi` drammatica da sentirla prorompere nel cuore. La maestosita` dei maestri cantori di Wagner mi immerge in un sentimento di solennita`.
La musica, classica o leggera, non si lascia ingabbiare, incasellare. Proprio per questo la Musica e` grande.
Bizzarra l'opinione di Haendel, secondo il quale, se non ho frainteso il suo post, ci sarebbe una proporzionalita` diretta tra la difficolta` tecnica e il volume di sentimenti trasmessi. E per quanto riguarda il senso di bellezza: come la metti con i pezzi atonali di schonberg o Webern? :)
 

handel589

New member
A me la musica classica emoziona e regala sentimenti. Per cui diffido dalle distinzioni rigide. Un po' di esempi:Il concerto n.2 di Rachmaninov per pianoforte mi fa letteralmente sballottare da uno stato emotivo all'altro. La 6^ di Beethoven mi regala un sentimento d'amore e di riconoscenza verso la terra e il ciclo del raccolto. La 5^ e` cosi` drammatica da sentirla prorompere nel cuore. La maestosita` dei maestri cantori di Wagner mi immerge in un sentimento di solennita`.
La musica, classica o leggera, non si lascia ingabbiare, incasellare. Proprio per questo la Musica e` grande.
Bizzarra l'opinione di Haendel, secondo il quale, se non ho frainteso il suo post, ci sarebbe una proporzionalita` diretta tra la difficolta` tecnica e il volume di sentimenti trasmessi. E per quanto riguarda il senso di bellezza: come la metti con i pezzi atonali di schonberg o Webern? :)

D'accordissimo su tutto, soprattutto su Beethoven e Rachmaninov. Sì, diciamo che, almeno per quel che mi riguarda, spesso pezzi particolarmente difficili dal punto di vista tecnico mi suscitano forti emozioni, proprio perché sono difficili, e questo in qualche modo li rende più belli. Questo non vuol dire che la semplicità tecnica non mi emozioni, però secondo me tra la classica e la leggera (certo dipende da cosa intendiamo con musica leggera) passa un abisso proprio per questo motivo :)
Schonberg e Webern non li ho ancora assaggiati, rimedierò presto e ti darò una mia opinione, per ora chiedo venia per l'ignoranza :D
 
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