Il filosofo di fronte... alla morte violenta!

Dallolio

New member
Socrate di fronte ad Anito Meleto e Licone, Giordano bruno di fronte agli Inquisitori, Gandhi contro all'Impero Inglese... è solo un piccolo esempio di come uomini di concetto riescano a trovare dentro di sè una forza soprannaturale per resistere a qualunque minaccia, che diventa quindi alla fine vana. Non sto parlando solo di filosofi, anche se la maggioranza degli eroi in punto di morte lo sono, ma anche di scrittori, pensatori in senso generale, scienziati...
Qual è l'episodio di coraggio teoretico che maggiormente vi colpisce? Il mio senza dubbio quello di Socrate, che muore prendendo in giro i suoi assassini, respingendo l'umiliazione di pagare per la sua scarcerazione e facendo richiesta anzi di un vitalizio... dopo di ciò discetta tranquillamente sulla morte e sul suo significato.
 

Reid

Member
Discussione molto interessante, ma non posso parteciparvi per ignoranza personale.
Mi auguro un futuro dibattito per imparare qualcosa
Scusa Dallolio.
 
M

maredentro78

Guest
Non è filosofa ma Giovanna d'Arco contro l'accusa di eresia,arsa dalle fiamme.:ad:
 

pitchblack

New member
Mi hanno sempre colpito di più non tanto gli eroi contro il "sistema", ma gli eroi schierati a favore del sistema. Un caso significativo è quello di Heidegger, messo sotto processo per la sua adesione al partito nazista, destituito dalla sua cattedra universitaria (col parere favorevole di Karl Jaspers), sconfessato dai suoi allievi. Ebbe un crollo psicofisico che l'annientò e credo non si riprese mai del tutto, nonostante il lungo periodo di convalescenza. Fu poi riammesso come docente universitario, anche grazie alla famosa dichiarazione di Jaspers, secondo il quale la filosofia non poteva più fare a meno di Heidegger. Rimase negli annali la sua ultima intervista, concessa a Der Spiegel, in cui affermò che ormai soltanto un Dio ci può salvare . Non mi sono mai spiegato come sia stato possibile che un ingegno di quella levatura abbia preso un abbaglio così clamoroso, concedendosi al partito nazionalsocialista. Quantunque ignominiose siano state le sue scelte politiche, credo che in Heidegger si possa scorgere una dose di coraggio notevole come ontologo.
Celeberrimo il caso di Galileo, Ezra Pound (al quale solo il manicomio ha risparmiato un lungo ed estenuante processo per le sue simpatie fasciste), Celine. Stupefacente il caso di W.Heisemberg: uno dei padri della Meccanica Quantistica, giganteschi i contributi nella Fisica delle particelle, mise il suo ingegno al servizio del programma nucleare nazista.
 

Nerst

enjoy member
Il tema di questa discussione fa aprire gli occhi su come oggi si basino studi e parole su opere di persone morte perchè le loro idee erano troppo progressiste per i tempi. Credo che la sfortuna di tali persone sia state nascere con qualche anno di anticipo.

Tommaso Moro
coniò il termine "utopia", con cui battezzò un'immaginaria isola dotata di una società ideale, di cui descrisse il sistema politico nella sua opera più famosa, L'Utopia, pubblicata nel 1516.
Venne processato, condannato, incarcerato e quindi giustiziato a Tower Hill il 6 luglio 1535. La sua testa venne mostrata sul London Bridge per un mese.
 

Valentina Bellucci

La Collezionista di Sogni
Certo Dallolio non cambi mai.... :boh:


Fabrizio Quattrocchi, guardia privata per la sicurezza. Rapito e ucciso all'età di 36 anni, in Iraq. Disse prima di morire: adesso vi faccio vedere come muore un italiano.
 
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