Anderson, Wes - Grand Budapest Hotel

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Nel 1932 il Grand Budapest Hotel, tra le montagne dell'immaginaria Repubblica di Zubrowka, vive il suo momento d'oro. Alla sua guida c'è Monsieur Gustave H., concierge dal carattere originale, amante della poesia e, pare, delle donne anziane, ricche e bionde che frequentano il suo hotel, con parecchie delle quali intrattiene una relazione. Una di queste, Madame D., al momento di partire rivela a Gustave di avere il presentimento che non lo vedrà più. Egli non dà importanza a queste parole, e invece...
Nel frattempo, Gustave ha assunto come garzoncello il giovane e inesperto Zero Mustafa...etc. etc...

Dal Cineforum: Non avevo mai visto niente di questo regista, approfondirò!
Un film brillante, rocambolesco e frizzante, una commedia con qualcosa di amaro che non amareggia, esagerato e realistico (non nel senso che si tratta di una vicenda verosimile, ma nel senso che è credibile) allo stesso tempo, se si perde un minuto di visione non si capisce niente e alla fine ogni pezzo del rompicapo torna in maniera geniale al proprio posto. A parte la regia raffinata, buona parte della bellezza di questo film è dovuta al caro Gustave/Ralph Fiennes, grande personalità, anche se superficiale, oltre che biondo, etc. etc. come le vecchiette che gli cadono ai piedi. Molto carino anche Zero da giovane.
Le fantasiose vicende personali sono calate in un contesto storico a cui si accenna soltanto, quanto basta per ridicolizzarlo.
Promosso decisamente :D
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Film d'autore sin dai titoli di testa, per concludersi con un divertente particolare nei titoli di coda. Anderson è regista estroso e talentuoso, molto personale nel raccontarsi e nel raccontare, tutto passa attraverso i suoi occhi e si trasforma, diventando colorato, fantastico, eccessivo, divertente. I particolari poi fanno la differenza, che lui cura in modo certosino come la musica, le luci, le scenografie. Uno stuolo di attori famosi che danno lustro al film come avrebbero dato lustro all'albergo se fossero stati ospiti del Grand Hotel veramente. Una parte di sogno, una parte di realtà, forse per sopravvivere alle brutture, alle violenze, ai soprusi. Geniale come sempre e come sempre mi piace.
 

swann

New member
Commedia sofisticata in cui l'amarezza di fondo è mascherata da un tono solo apparentemente leggero. Lo stile di Wes Anderson è inconfondibile, grande cast, regia surrealista, fotografia zuccherina.
Bel film, godibilissimo e simpatico.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ho appena dato il like a due commenti nel Cineforum http://www.forumlibri.com/forum/tut...rum-grand-budapest-hotel-di-wes-anderson.html , al primo (Monica) perché mi ci sono ritrovata (purtroppo anche io l'ho visto con superficialità e non è il mio genere, anche se l'ho trovato originale, surreale e delicato, molto simile ai vecchi film senza sonoro) e al secondo (giovaneholden) perché ha spiegato quello che avevo cmq inteso ma non avrei saputo farlo così bene :wink:. Invito i due utenti in questione a postare anche qui il loro commento.
Il cast cmq è davvero vario e ben assortito.
Di Zweig ho letto 3 racconti, ma voglio proseguire.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Di Zweig ho letto altri 3 racconti lunghi (in totale 6) più 4 brevi, che mi ero dimenticata di citare nel precedente post, ma forse ho visto il film in modo troppo distratto perché non sono riuscita a scorgere le assonanze con le sue opere.
 

Meri

Viôt di viodi
Regista a sorpresa


Come già detto non è il mio genere, l'ho trovato troppo stravagante e fuori dagli schemi. Non ho capito se fosse una commedia o altro.
 
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