Linklater, Richard - Prima dell'alba

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Trama minimale: due giovani si incontrano e fanno amicizia in treno, proveniente da Budapest, lei è francese e va a Parigi, lui americano e si ferma a Vienna per prendere l'aereo che lo riporterà in America.

La storia è tutta qui, è la storia di come due si innamorano e vivono le poche ore che hanno prima di separarsi in uno stato di felicità ma anche di profondità su quello che li spinge a provare quel sentimento così fragile, naturale e complesso che è l'amore. Girato in una Vienna romantica e accogliente è un piccolo film solo apparentemente semplice, molto parlato e molto articolato, abbastanza unico nel suo genere anche se l'ispirazione è tutta francese. Non annoia affatto.
 
G

giovaneholden

Guest
Veramente carino questo film,il primo di una trilogia in cui i protagonisti si ritrovano ad anni di distanza,meno ispirati del capostipite,ma ugualmente godibili. Si intitolano Before sunset - prima del tramonto del 2004 e Before Midnight del 2013
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Nota: possibili spoiler (ma niente di grosso), se non avete visto il film e preferite non sapere nulla, meglio non leggere.

Due ragazzi si incontrano su un treno, lui diretto verso Vienna, lei a Parigi. Casualmente iniziano a parlare, e senza neanche accorgersene l'incontro fra le loro menti li seduce al punto da decidere di fermarsi entrambi a Vienna, dove passeranno l'intera notte a passeggiare e parlare. La trama è molto semplice, quasi inesistente se vogliamo, ma incredibilmente profonda, perché sta tutta in questa sintonia che si viene a creare fra i due.
La prima volta che ho visto questo film l'ho capito solo a metà. Mi sono chiesto più volte: ma dov'è la trama? Perché non succede nulla? Inconsciamente mi aspettavo il classico film romantico con tanto di passione, litigi, dichiarazioni d'amore, dubbi, e chi più ne ha più ne metta. Invece niente di tutto questo, e qui sta la genialità di questo film. Perché il regista non racconta una storia d'amore ma l'amore stesso (e la vita di cui l'amore è una parte), il modo in cui due persone si incontrano e capiscono di piacersi, e nonostante non manchi l'attrazione fisica fra i due ciò che più li attrae è la loro essenza, il piacere di passeggiare e "incontrarsi" nei vari argomenti di cui parlano, condividere quelle ore insieme sentendosi davvero vicini, come se il tempo durante quella notte passata insieme si fosse fermato per entrambi, senza neanche pensare a una relazione, perché quella sintonia esiste già per entrambi senza bisogno di parlarne. È un film da guardare senza fretta, assaporandone i dialoghi (a volte quasi un flusso di coscienza condiviso), gustando le poche ma significative scene come quella in cui i due si scambiano il primo bacio, o lo scambio di sguardi mentre ascoltano un disco in un negozio.
Rileggendo mi rendo conto che è davvero difficile spiegare le sensazioni che questo film mi ha dato, specie in questa seconda visione, senza apparire banale o peggio, rischiare di dare un'idea sbagliata del film. Forse è impossibile spiegarlo a chi non lo abbia visto, e non serve spiegarlo a chi lo ha già visto.

Il film fa parte di una trilogia diretta dallo stesso regista, ma non ho ancora visto gli altri due film.

Un po' di background sulla storia: il regista (Richard Linklater) ebbe l'idea per questo film dopo un incontro molto simile con una donna, avvenuto in un negozio. Usciti da lì passeggiarono per le vie della città fino a notte fonda, per poi lasciarsi con l'intento di vedersi di nuovo. Alla fine non si sentirono più e Linklater ebbe l'idea del film, anche nella speranza che lei, vedendolo, si riconoscesse nella storia e magari decidesse di contattarlo. Purtroppo lei è morta prima che il film uscisse. Fu il fratello della ragazza, dopo aver visto il film, a contattare il regista per dirgli che la donna era purtroppo morta. Forse per questo al film ne sono seguiti altri due, quasi che in questo modo il ricordo di quell'esperienza potesse avere una sua continuazione nelle vite di Jesse e Celine.

Voto: 4,5 stelle su 5
 
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