137° minigruppo - Il conte di Montecristo di A. Dumas

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ila78

Well-known member
Io e Zingaro di Macondo (Gabri) partiamo domani con la (ri) lettura del mio romanzo preferito.
Se qualcuno volesse venire con noi a conoscere (o reincontrare) il meraviglioso Edmond Dantes è il benvenuto.:wink:
 
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smemorina

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Io! è una rilettura anche per me, ma di talmente tanto tempo fa che sarà un piacere.
 

ila78

Well-known member
Fino a capitolo II

Ha senso mettere gli spoiler? L'abbiamo già letto e riletto tutti. :boh:
Forse sì per chi capita "per caso" nella discussione e non l'ha mai letto.
Comunque sono di nuovo sul Pharaon (che belloooo!!!) ed ecco di nuovo il mio amato Edmond, cioè per dirla tutta in queste prime pagine non lo amo molto, è troppo melenso, troppo buonista, troppo "cocchino di Morrel", troppo "primo della classe che non ti fa copiare" . Quasi quasi comprendo Danglars che non lo sopporta, non arriverei mai a fargli quello che gli fa lui ma l'irritazione nei suoi confronti è comprensibile.

Piccola nota che non ricordavo: c'è una citazione simile alla nostra "Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari...." :mrgreen: riferita a Marsiglia e ai suoi vicoli. :mrgreen: Amo Dumas.
 
Comunque Dumas parte sempre lento e pedante.
Forse anche perche' scriveva a puntate sulle riviste.
E nel '44 scriveva sia i Moschettieri che Montecristo.
Forse doveva fissarsi lui in testa i caratteri e i personaggi.

Poi e' tutto un crescendo...
 

smemorina

New member
La prefazione della mia edizione dice che probabilmente Dumas si è ispirato ad un fatto reale. protagonista sarebbe tale Pierre Picaud, imprigionato ingiustamente per gelosia di alcuni conoscenti.
C'è scritto anche che Dumas non scriveva personalmente i romanzi; aveva dei collaboratori che seguivano le ricerche storiche e che eseguivano le prime bozze che poi, dumas, sistemava.
Era un uomo di grande successo che sapeva di doverlo sfruttare: i suoi libri erano "commerciali", il target dei lettori era persone semplici che compravano il giornale dove la storia veniva pubblicata a puntate. Scriveva più libri contemporaneamente e per un uomo solo, doveva essere un lavoro immane.

Io amo la figura di Edmond pre-sfiga, sono una romantica sognatrice e credo che lui incarni l'uomo perfetto (e noioso anche). Dedito al lavoro, bello, sincero... è quasi commovente quando scende dal bastimento e corre a salutare il vecchio padre e poi la fidanzata (invece di correre nelle bettole del porto).
Forse Dumas esagera la sua bontà per creare un netto contrasto tra il personaggio prima del carcere e quello vendicativo del post-fuga.
Io ricordo perfettamente la trama fino a Faria.. poi ho il vuoto rammento a spizzichi :(
Sono al capitolo 10
 
Ma che bello il conte di Montecristo, peccato che ho già una montagna di libri da leggere, mi piacerebbe riprenderlo in mano :sbav:
 

smemorina

New member
Ma che bello il conte di Montecristo, peccato che ho già una montagna di libri da leggere, mi piacerebbe riprenderlo in mano :sbav:

Penso anch'io che ci siano libri che val sempre la pena rileggere, in questo caso, oltre che "ritrovare un vecchio amico", riscoprire particolari persi nelle altre letture è importante notare come cambino le nostre emozioni a seconda dell'età (o meglio della maturazione).
Io la prima volta sono rimasta affascinata dall'intreccio avventuroso-cupo, stavolta mi ha colpito l'aspetto filosofico

cap 18 (spoiler)
Quando l'abate viene colpito dal secondo infarto (?), Edmond avrebbe benissimo potuto andarsene e abbandonarlo, eppure decide di rimanere e condividere col vecchio l'ultimo periodo di prigionia, per non lasciarlo solo (e questo modo di comportarsi sarà la sua fortuna)

"...Ci sono gli eruditi e i dotti; i primi li fa la memoria, i secondi la filosofia"
"ma non si può imparare la filosofia?
" la filosofia non s'impara; essa è l'amalgmarsi delle cognizioni acquisite con il genio che le applica..."

è inutile: continuo a immaginarmi Edmond con la faccia di Gérard Depardieu :)
 

ila78

Well-known member
Capitolo VIII circa

Ho appena conosciuto sua simpatia il procuratore Villefort, che di tutti i nemici del futuro Conte di Montecristo è e rimane il più schifoso, ovvero quello che meritava di fare una fine di gran lunga peggiore di quella che fa, che pure è la peggiore di tutti. :D
Sono entrata con il povero Edmond nel tremendo Château d'If e ogni volta che arrivo a questo punto penso "Esiste ancora lo Château d'If a Marsiglia? Se sì mi piacerebbe tanto vederlo". :D

@Smemo: naaaa Dantes delle prime pagine è proprio un pischelletto ingenuo, nemmeno capisce o sospetta chi sono quelli che l'hanno rovinato, eppure non c'era bisogno della mente sopraffina di Faria per capirlo, bastava andare per esclusione o almeno riflettere un attimo sull'accoglienza gelida che Fernand gli riserva quando va a incontrare Mercedes. :boh:
A proposito a me Mercedes NON piace. L'ho già detto in passato e lo ribadisco: se veramente amava Edmond in primo luogo non si sarebbe consolata con Fernand alla velocità del suono e in secondo luogo se arrestano l'uomo che sto per sposare io non vado a consolarmi con un altro ma smuovo mari e monti per ritrovarlo. :boh:
 

ila78

Well-known member
Sono andata a curiosare, ecco lo Chateau d'If :

if07.jpg


E sempre per la cronaca, anche se questa l'ho vista dal vivo (da lontano perché non si puo' sbarcare) l'Isola di Montecristo:

2074620854_2e5f6f1de9.jpg


Isola-di-Montecristo.jpg
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
capitolo XI circa

(io scriverò i miei post come se fosse la prima volta che leggo questo romanzo)

Edmond Dantes è, a questo punto della lettura, uomo profondamente ingenuo. Non arriva a pensar male del prossimo, perché esso stesso incapace di qualsivoglia malvagità.
Il personaggio peggiore, al momento, è Danglars, perché chi trama ciò che lui ha tramato per brama di potere non può che essere inviso.
Quanto meno Fernand è innamorato di Mercede e l’amore dovrebbe essere un tantino più nobile. Anche se forse, quello provato da Fernand non è amore, ma pura lussuria, vuoto desiderio nei confronti della bellissima Mercede. La quale, in effetti, al momento è personaggio piuttosto ambiguo come diceva Ila.

A proposito della scrittura, a parer mio scritto molto bene, trattandosi di Dumas. Ma si nota quell’”allungare il brodo” tipico dei romanzieri dell’800, che , qualora imitati oggi, fan tanto sorridere.
A buon proposito Pivi ricordava che Dumas, al tempo della stesura, fosse impegnato in più cose, e credo che questo si noti con evidenza. Personaggi poco approfonditi e dilungamenti su stati d’animo già chiari dopo poche parole. Ma Dumas doveva scrivere, e scrivere tanto per guadagnare. Questo va detto.

Il Conte di Montecristo non è solo un romanzo d’avventura, ma anche e forse soprattutto profondamente filosofico. Di questo avremo tempo di parlare, vista la mole del romanzo.

Io ho appena fatto conoscenza con un certo abate Faria, che ha vissuto gli ultimi tempi della sua vita in una segreta buia e malsana e va promettendo milioni a chi lo volesse accompagnare di fuori alla ricerca di un non meglio precisato tesoro.
 

ila78

Well-known member
(io scriverò i miei post come se fosse la prima volta che leggo questo romanzo)

Edmond Dantes è, a questo punto della lettura, uomo profondamente ingenuo. Non arriva a pensar male del prossimo, perché esso stesso incapace di qualsivoglia malvagità.
Il personaggio peggiore, al momento, è Danglars, perché chi trama ciò che lui ha tramato per brama di potere non può che essere inviso.
Quanto meno Fernand è innamorato di Mercede e l’amore dovrebbe essere un tantino più nobile. Anche se forse, quello provato da Fernand non è amore, ma pura lussuria, vuoto desiderio nei confronti della bellissima Mercede. La quale, in effetti, al momento è personaggio piuttosto ambiguo come diceva Ila.

A proposito della scrittura, a parer mio scritto molto bene, trattandosi di Dumas. Ma si nota quell’”allungare il brodo” tipico dei romanzieri dell’800, che , qualora imitati oggi, fan tanto sorridere.
A buon proposito Pivi ricordava che Dumas, al tempo della stesura, fosse impegnato in più cose, e credo che questo si noti con evidenza. Personaggi poco approfonditi e dilungamenti su stati d’animo già chiari dopo poche parole. Ma Dumas doveva scrivere, e scrivere tanto per guadagnare. Questo va detto.

Il Conte di Montecristo non è solo un romanzo d’avventura, ma anche e forse soprattutto profondamente filosofico. Di questo avremo tempo di parlare, vista la mole del romanzo.

Io ho appena fatto conoscenza con un certo frate Faria, che ha vissuto gli ultimi tempi della sua vita in una segreta buia e malsana e va promettendo milioni a chi lo volesse accompagnare di fuori alla ricerca di un non meglio precisato tesoro.

Bello questo approccio da "prima lettura". Cercherò di adottarlo anch'io.
Per quanto riguarda l'approfondimento psicologico ne parleremo più avanti, ma ribadisco quanto ho già detto a qualche detrattore di questo romanzo, qui e anche fuori: Dumas non era pagato per scrivere pipponi psicologici, era pagato per scrivere delle trame da fiction "ante litteram" se fosse vissuto ai giorni nostri avrebbe fatto i miliardi come sceneggiatore di telenovela, dov'è l'introspezione psicologica in "Beautiful" e ne "Il segreto"? Non c'è e non è richiesta, il pubblico non la vuole. Dumas scriveva per il pubblico pagante assetato di avventure e basta.
Fermo restando che le telenovelas targate Dumas sarebbero state una spanna sopra quelle attuali.:wink:
 

smemorina

New member
@ila concordo su Mercedes: una vera gattamorta -_-'
grazie per le foto! non mi era mai venuto in mente di cercare il castello d'if, avevo dato per scontato che non esistesse... ma pensa te

chi è peggiore tra i tre? Danglars mi fa rabbia perchè progetta tutto, ma, in realtà, non si sporca le mani. è ambiguo, una figura troppo presente ai giorni nostri per non pensare che sia lui, il vero cattivo.
Fernando è l'esecutore, il sempliciotto; almeno si fa prendere dai sensi di colpa.
Villefort è un codardo, un omuncolo; neanche si può "ammirarlo" per la forbuzia (come nel caso di danglars) si può solo compatire una persona così. lui sceglie di essere pessimo, pur avendo l'occasione di fare la cosa giusta.
 

smemorina

New member
Sono andata a curiosare, ecco lo Chateau d'If :

if07.jpg


E sempre per la cronaca, anche se questa l'ho vista dal vivo (da lontano perché non si puo' sbarcare) l'Isola di Montecristo:

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Isola-di-Montecristo.jpg


Visto che ci siamo spiegami anche perchè non si può sbarcare sull'isola! e il castello è ancora un carcere?
 

ila78

Well-known member
Visto che ci siamo spiegami anche perchè non si può sbarcare sull'isola! e il castello è ancora un carcere?

Non si puo' sbarcare perché è una Riserva Naturale Protetta sotto tutela dello Stato, ci vivono solo il custode e le guardie forestali che si alternano a pattugliarla. Non si può nemmeno avvicinarsi con la barca e fare il bagno entro un certo numero di miglia dalla costa. Credo che il Ministro delle Politiche agricole e forestali possa concedere solo un numero di "accessi" limitatissimo (e non ho idea di cosa possa costare). Io l'ho vista quando sono andata in vacanza all'Elba da cui partivano delle minicrociere per l'arcipelago toscano (Pianosa-Giglio-Montecristo).
Per quanto riguarda il Castello d'If, era un carcere da cui era impossibile fuggire, paradossalmente deve la sua fama all'unico "evaso" letterario che non è mai esistito, attualmente credo sia un museo, leggo che all'interno esiste una cella chiamata "La cella Montecristo" in cui i visitatori possono immaginare il luogo di prigionia di Dantes che ha anche un bel buco nel muro da cui il nostro eroe comunicava con Faria. :)
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Non si puo' sbarcare perché è una Riserva Naturale Protetta sotto tutela dello Stato, ci vivono solo il custode e le guardie forestali che si alternano a pattugliarla. Non si può nemmeno avvicinarsi con la barca e fare il bagno entro un certo numero di miglia dalla costa. Credo che il Ministro delle Politiche agricole e forestali possa concedere solo un numero di "accessi" limitatissimo (e non ho idea di cosa possa costare). Io l'ho vista quando sono andata in vacanza all'Elba da cui partivano delle minicrociere per l'arcipelago toscano (Pianosa-Giglio-Montecristo).
Per quanto riguarda il Castello d'If, era un carcere da cui era impossibile fuggire, paradossalmente deve la sua fama all'unico "evaso" letterario che non è mai esistito, attualmente credo sia un museo, leggo che all'interno esiste una cella chiamata "La cella Montecristo" in cui i visitatori possono immaginare il luogo di prigionia di Dantes che ha anche un bel buco nel muro da cui il nostro eroe comunicava con Faria. :)

Bella questa cosa.

@Smemo, il personaggio più meschino di tutti per me è Danglars. Mi pare di vedere il mio collega di ufficio. Davanti belle parole e dietro tutto ciò che sappiamo:W

La parte iniziale, quando Danglars, tra un bicchiere di vino e l'altro, trama di incastrare Edmond facendo leva sull'orgoglio ferito di una terza person (Fernand) e facendo in modo di passare da agnellino innocente mi fa venire la pelle d'oca.

Dicasi uomo di poco valore...per non dir parolacce:wink:
 

ila78

Well-known member
Bella questa cosa.

@Smemo, il personaggio più meschino di tutti per me è Danglars. Mi pare di vedere il mio collega di ufficio. Davanti belle parole e dietro tutto ciò che sappiamo:W

La parte iniziale, quando Danglars, tra un bicchiere di vino e l'altro, trama di incastrare Edmond facendo leva sull'orgoglio ferito di una terza person (Fernand) e facendo in modo di passare da agnellino innocente mi fa venire la pelle d'oca.

Dicasi uomo di poco valore...per non dir parolacce:wink:

Sì e poi gli altri hanno un minimo di rimorso di coscienza (Fernand ha un rimorso lieve lieve nel vedere la disperazione di Mercedes, spazzato via da pensieri lussuriosi successivi, secondo me) Villefort si interroga sul fatto che ha sbattuto in galera un innocente letteralmente per pararsi le chiappe, Danglars ZERO ha eliminato un rivale e va a dormire contento.:W.
E tornando a Fernand, Gabri, lo chiedo a te che sei un uomo: tu la sposeresti una donna sapendo che in ogni istante che passerà con te penserà ad un altro? :paura:
 
Stato
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