142° MG - Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Partiamo il 12 gennaio, io, Darida, Cocotimbo...e chiunque si voglia aggiungere.
- Spilla ed Elisa, pure, mi pare di aver capito (e lo spero) -
Posteremo a turno una poesia e la commenteremo.

Per tenere in caldo il 3d, intanto, chi vuole può postare le sue considerazioni generali su quest’opera, visto che c'è parecchio da dire...

 
Ultima modifica di un moderatore:

Zingaro di Macondo

The black sheep member
(Ho anticipato un po' i tempi perchè io dal 21 dicembre all'11 gennaio non credo che riuscirò a scrivere nulla...ma prima del 12 mi piacerebbe leggere qualcosa di vostro e postare mie considerazioni...)

In questa bellissima raccolta ci sono solo “piccoli” individui, con le loro insicurezze e le loro paure.
Emergono persone tanto comuni e tanto “insignificanti” da risultare grandiose; una sorta di “stoica semplicità” da contrappore alla vanagloria di quegli anni.
Una vanagloria tipica americana, direbbe qualcuno, classica dell’uomo, dico io.

Ci sono tutti i “tipi umani”, in questa raccolta, e il racconto è quello definitivo della grande commedia della nostra razza.

Gli Stati Uniti erano ormai ufficialmente una “super potenza” e nessuno si azzardava a pensare a quel paese come ad un insieme di individui normali.
Al contrario, l’immagine era quella di un gigantesco animale trainante; si andava veloci con le fabbriche e veloci con le auto. Qui, a Spoon River, invece, si va piano e si respira un intimismo tipico delle società patriarcali.

Sono epitaffi, cioè quell’insieme di parole che vengono scritte sulle tombe a ricordo di personaggi illustri.
Lee Masters rovescia tutto: qui non ci sono personaggi “importanti”, ma solo persone semplici, e gli epitaffi sono, per una volta, tutti per loro.

Sono morti quelli che parlano, perché il presente era troppo urlato e troppo…presente.
Qui ci sono le nostre radici, ancorate proprio nel momento in cui l’albero stava facendosi troppo grande, quasi gigantesco e fuori controllo.

Perchè con piccole radici l’albero crolla, è matematico.

 

Dory

Reef Member
Io amo alla follia l'album di De André - Non all'amore né al denaro né al cielo - ispirato a questo libro, soprattutto la canzone Un chimico.
Se non lo conoscete (anche se credo sia quasi impossibile) ascoltatelo perché è meraviglioso.
 

isola74

Lonely member
Partiamo il 12 gennaio, io, Darida, Cocotimbo...e chiunque si voglia aggiungere.
- Spilla ed Elisa, pure, mi pare di aver capito (e lo spero) -
Posteremo a turno una poesia e la commenteremo.

Per tenere in caldo il 3d, intanto, chi vuole può postare le sue considerazioni generali su quest’opera, visto che c'è parecchio da dire...


Ok! ora non ho scuse, se si parte a gennaio ho tutto il tempo di recuperare la mia copia stra-usata e sottolineata a casa di mia mamma!
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Per chi non trovasse o non avesse la possibilità, per motivi differenti, di procurarsi il libro, sappia che può trovarlo abbastanza facilmente in pdf in rete.
Compratelo e avrete una delle più belle raccolte di poesie Americane (con la A maiuscola) pubblicate all'inizio del '900. E poi ci sono copie molto economiche in giro. Anche se le poesie non sono il vostro pane (non è di certo il mio), questa antologia, una raccolta di Rimbaud, Baudelaire, Verlaine... gli "Scapigliati", qualcosa dovete avere; Garcia Lorca, Pasolini, Whitman...

I primi versi uscirono sul giornale locale, poi furono raccolti in un'antologia che ebbe un ottimo successo, e non solo negli Stati Uniti. Sono versi che arrivano dritti dritti al cuore. Persone normali che raccontano i loro pentimenti, i loro amori, impossibili, negati, vissuti, sprecati, sofferti; ci narrano i loro sogni, vicende forse banali, pensieri a volte così semplici ma sempre narrati con concetti e metafore che suggeriscono di non buttare la propria vita ma di viverla in modo che abbia un senso, senza sprecare nulla, anche se non si possiede molto.
È uno dei volumi che Cesare Pavese portò a Fernanda Pivano per farle capire la differenza fra la letteratura inglese e la letteratura americana.

Sarà un bel minigruppo sicuramente!
 
Io amo alla follia l'album di De André - Non all'amore né al denaro né al cielo - ispirato a questo libro, soprattutto la canzone Un chimico.
Se non lo conoscete (anche se credo sia quasi impossibile) ascoltatelo perché è meraviglioso.

:ad::ad::ad::ad::ad:

Hai citato una delle mie canzoni preferite, non sapevo che quell'album è ispirato a questo libro, vorrà dire che me lo segno fra i libri da leggere (non certo ora perchè ne ho già troppi in giro)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi state tentando, soprattutto per confrontare le poesie con le canzoni di Faber. Ci penso su!
 

darida

Well-known member
uff!...:?? sono contrariata, non trovo più la mia antologia...(è una copia con dedica,:?? mmh...) ieri ho provato a cercare con la colonna sonora di "non al denaro..." :wink: ma non è servito

non lo ricompro, nè digitale nè cartaceo: voglio il mio :BLABLA

per commentare mi aggrego a voi...e per rinfrescare la memoria, alla rete :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
ne abbiamo da cazzeggiare fino al 12 gennaio :mrgreen:

Libro cult per la mia generazione, il libro che tutti avevamo in tasca e che è diventato simbolo di una certa cultura giovanile degli anni '70.
"E' in gamba sai legge Edgar Lee Master" di gucciniana memoria e l'Lp "Non al denaro, non all'amore né al cielo" di De André, danno la misura di cosa è stata l'Antologia in quegli anni. Aggiungiamo che avese e ivano erano dei miti e si chiude il cerchio del carisma che ha questa Antologia.
Sentirsi in gamba, far parte di una sensibilità collettiva, di una cultura che sommava molti miti dell'epoca che avrebbero portato noi giovani a decidere del nostro destino, in barba al grigiore del "sistema", in modo pacifico e solidale.
 
Oggi ho sentenziato che questo libro deve entrare a far parte della mia libreria, l'ho ordinato e la gentile signora da cui mi rifornisco mi ha detto che arriverà la prossima settimana.
Inizierò a leggerlo.... bho :boh:
 

Jessamine

Well-known member
Sto pensando di unirmi anche io, anche se, se devo essere sincera, fra le poesie che m'è capitato di leggere non ho trovato nulla che mi esaltasse particolarmente. È anche vero che non ne ho lette moltissime, quindi mi riservo di cambaire idea :mrgreen:
Però... perché avete aperto il mg con più di un mese d'anticipo :OO? Mi fate venire l'ansia :mrgreen:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Io amo alla follia l'album di De André - Non all'amore né al denaro né al cielo - ispirato a questo libro, soprattutto la canzone Un chimico.
Se non lo conoscete (anche se credo sia quasi impossibile) ascoltatelo perché è meraviglioso.


Vero Dory, è un disco molto speciale che si avvicina più alla poesia che alla musica vera e propria...

Credo vada ascoltato parecchie volte. Personalmente, la prima volta che l'ho ascoltato ho fatto così :paura:

poi, dopo il terzo o quarto ascolto, più o meno così:YY

Riporto le canzoni dell'album con le relative poesie dalle quali De Andrè ha preso ispirazione


La collina (Dormono sulla collina)
Trainor, il farmacista (Un chimico)
Frank Drummer (Un matto)
Il dottor Siegfried Iseman (Un medico)
Il suonatore Jones (Il suonatore Jones)
Wendell P. Bloyd (Un blasfemo)
Francis Turner (Un malato di cuore)
Il giudice Selah Lively (Un giudice)
Dippold, l'ottico (Un ottico)
 

Spilla

Well-known member
Io ci sarò :D
Ho un'edizione della Newton Compton con testo inglese a fronte, ma penso di acquistare l'ebook con la traduzione di Fernanda Pivano. Le canzoni di De Andrè le ho ascoltate solo di sfuggita, ma di sicuro mio marito le ha, quindi possiamo commentare anche quelle se credete ;)
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Io ci sarò :D
Ho un'edizione della Newton Compton con testo inglese a fronte, ma penso di acquistare l'ebook con la traduzione di Fernanda Pivano. Le canzoni di De Andrè le ho ascoltate solo di sfuggita, ma di sicuro mio marito le ha, quindi possiamo commentare anche quelle se credete ;)
Io non le ho, ma le troverò sicuramente in rete. Per me è una buona idea. Così sentiamo come le interpreta un grande come lui!
 

Spilla

Well-known member
Come non detto: l'ebook con la traduzione della Pivano non si trova :boh:
Vuol dire che leggerò il mio vecchio cartaceo ;)

Proposta (che non accetterete, ma ci provo lo stesso): potremmo decidere di leggere un gruppo di poesie e poi commentarle? Cioè: Postiamo tutti un commento dopo aver letto 10 poesie, così procediamo più o meno insieme e gustiamo meglio i commenti degli altri. Lo so, non è chiaro :?

Allora:

BUON NATALE!!!!:YY

Ci aggiorniamo dopo le abbuffate :mrgreen:
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Come non detto: l'ebook con la traduzione della Pivano non si trova :boh:
Vuol dire che leggerò il mio vecchio cartaceo ;)

Proposta (che non accetterete, ma ci provo lo stesso): potremmo decidere di leggere un gruppo di poesie e poi commentarle? Cioè: Postiamo tutti un commento dopo aver letto 10 poesie, così procediamo più o meno insieme e gustiamo meglio i commenti degli altri. Lo so, non è chiaro :?

Allora:

BUON NATALE!!!!:YY

Ci aggiorniamo dopo le abbuffate :mrgreen:
ZdM diceva di commentare una poesia ciascuno se ricordo bene, ma anche con 10, per me va benone. Solo che ricordo ci sono delle poesie che meriterebbero di essere approfondite di più rispetto ad altre. Dieci alla volta... come facciamo? Credo le poesie siano da prendersi singolarmente. Mi rimetto alle vostre direttive: non ho mai fatto sta cosa con un'antologia di poesie.
Che ne dici tu ZdM?
O forse intendevi un commento più generale, Spilla? Sul valore e significato che ci trasmette l'opera oggi, man mano che leggiamo?
 
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