Prossimo a morire, Kenneth Zevo, responsabile di una ditta di giocattoli, chiede al fratello Leland di prendere in mano la ditta in attesa che suo figlio Leslie (Williams) sia abbastanza maturo da sostituirlo. Il problema è che Leslie non è, almeno anagraficamente, un bambino. Il secondo problema è che Leland è un generale e la sua prima idea è quella di costruire giocattoli di guerra.
Film visionario, particolare, quasi ossessivo nella sua scenografia che mette a confronto i giocattoli meccanici con i videogiochi o i giocattoli da guerra. E' un film antimilitarista e in questo si avvicina a Good morning Vietnam, ne ha in parte l'originalità e la voce fuori dal coro, ma ha una sua tristezza e determinismo di fondo che non piace ai bambini e nello stesso tempo un'ingenuità e una esilità nella trama che non piace agli adulti. Ma è un film da rivalutare perché c'è un grande sforzo di pensiero e di rappresentazione che in maniera alterna tocca vette di grande poesia e di forte significato.
Film visionario, particolare, quasi ossessivo nella sua scenografia che mette a confronto i giocattoli meccanici con i videogiochi o i giocattoli da guerra. E' un film antimilitarista e in questo si avvicina a Good morning Vietnam, ne ha in parte l'originalità e la voce fuori dal coro, ma ha una sua tristezza e determinismo di fondo che non piace ai bambini e nello stesso tempo un'ingenuità e una esilità nella trama che non piace agli adulti. Ma è un film da rivalutare perché c'è un grande sforzo di pensiero e di rappresentazione che in maniera alterna tocca vette di grande poesia e di forte significato.
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