Maugham, William Somerset - Schiavo d'amore

smemorina

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Forse il romanzo più famoso di Maugham, pubblicato nel 1915 e parzialmente autobiografico.
Narra di Phil, un bambino orfano affetto da piede equino (Maugham era balbuziente), che viene adottato dagli zii. Sperano per lui in un futuro nella chiesa, ma Phil non sente la vocazione e decide di andare all'estero per inseguire un futuro da artista.
Troverà invece, un amore soffocante e non corrisposto per Mildred, una semplice cameriera, carina, ma poco intelligente e soprattutto perfida.
La donna riconosce in Phil un'anima candida e innamorata e sfrutta il sentimento che lui prova per i suoi interessi; lo fa soffrire, lo deruba e lo lascia per altri uomini.
Ma è destino che i due si rincontrino e che il sentimento che rende Phil schiavo lo perseguiti fino alla fine.

Non mi è piaciuto. Purtroppo il titolo mi ha imbrogliato e io mi sono immaginata una grande storia d'amore, mentre è solo la storia di una grande fissazione.
Phil è sì schiavo, ma non di un sentimento bensì di una donna.
Donna che tra l'altro non lo merita e glielo fa capire chiaramente.
Lui mi ha dato l'idea di un povero sciocco che avrebbe potuto essere felice, ma non ha voluto; pur essendo d'accordo che in amore tocca scendere a compromessi per (sopra)vivere insieme mi sembra che sia una cosa che debba essere fatta da entrambi altrimenti si cade nel ridicolo.

L' happy end, poi, mi ha messo di malumore
 
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elisa

Motherator
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Secondo me un capolavoro, letto d'un fiato nonostante le oltre settecento pagine. Una storia ricca di riflessioni, vicende, colpi di scena, datato e moderno allo stesso tempo. Un libro che secondo me è da leggere.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Due pareri opposti... questo fa sì che finisca dritto in wishlist! :)

Tieni conto che il titolo originario è Of Human Bondage, l'amore ha una parte rilevante ma non un romanzo d'amore. L eggilo, perché ne vale veramente la pena, bisogna pure pensare al periodo in cui è stato pubblicato (1915), che è in buona parte autobiografico e che Maugham era omosessuale e di certo quelli non erano tempi favorevoli per manifestare il proprio orientamento sulla sessualità. Da tutto questo mix che poteva essere un forte limite secondo me Maugham ne fa un punto di forza. La cosa potente è la sua libertà di pensiero e la sua capacità di esprimerlo in modo ragguardevole, visto che attacca la religione, i ricchi e i potenti. Io poi ho letto la prima traduzione per cui non so se in una traduzione più recente il romanzo perde o guadagna. Comunque il protagonista è di una sorprendente modernità.
 

Starling

Member
L'ho letto molti anni fa (oltre 10) e non mi ha lasciato molto, però, un po' come ester, sono curioso di rileggerlo visti i pareri discordanti espressi in questo thread.
 
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