Jean-Pierre Dardenne Luc Dardenne - Due giorni, una notte

Brandy Alexander

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Eccco un novo film dei Dardenne

Sei tu, adesso, un essere umano.
Flaiano diceva che per trovare dei “fatti” basta scendere giù dal salumiere.

E i Dardenne ci invitano nel loro mondo. Concretezza, realtà.
Eccoci qua ancora una volta, ospiti invisibili nell’automobile di persone sconosciute, persone che conosceremo nella breve durata di un film. Noi, spettatori, là, seduti dietro di loro. Osserviamo, prendiamo atto, partecipiamo. Discrezione e visione.

Trama (i veri amanti di questo tipo di cinema possono evitare di leggere e abbandonarsi alla visione, io consiglio di saltare questo riassunto, che sulla pagina risulta insensato e banale)
Sandra è caduta in depressione, si impasticca, xanax.
Perde il lavoro in fabbrica.
I suoi colleghi hanno votato per avere un bonus sullo stipendio a patto che lei venga licenziata.
Sandra, ora, deve convincerli a rinunciare al bonus, e così potrà riavere il suo posto di lavoro.

I fratelli Dardenne non perdono un colpo.
Questo film ne è la prova. Niente da fare, senza parole.
Vedere un loro film è come entrare nella vita.
Vediamo, sentiamo, ascoltiamo e pensiamo, in silenzio.
I fatti parlano.
 
G

giovaneholden

Guest
Concordo con ogni parola di Brandy,strepitosa interpretazione della Cotillard.
 
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