Lo so, sto procedendo ad un ritmo lentissimo, ma voglio proprio gustarmelo. Soprattutto perché mi sto concentrando tanto sulla lingua originale, quindi alla fine mi trovo a leggere tre volte ogni scena (in inglese, poi in italiano e poi di nuovo in inglese
aura:
).
Non l'avrei mai detto, ma questa rilettura sta risvegliando una marea di ricordi! Quando ero in seconda media il mio prof di storia aveva allestito un laboratorio teatrale, e avevamo portato in scena proprio Romeo e Giulietta, che avevamo studiato piuttosto bene anche in italiano (sicuramente meglio di come poi l'ho studiato in inglese al liceo :W), e ora rileggendolo mi stanno tornando in mente veramente un milione di cose diverse, non tutte divertentissime (insomma, ditemi chi non ha vissuto malino il tempo delle medie
), per cui mi perdo in questo viaggio nella memoria.
Insomma, siamo all'alba della festa che farà incontrare i due innamorati, e Romeo ha il presentimento che andando a questa festa correrà incontro ad un terribile destino corredato da morte violenta... perspicace, il ragazzo
E ha già fatto il suo bellissimo ingresso il mio personaggio preferito, quello che mi ha fatto versare lacrime su lacrime (no no, non perché ero innamorata persa del ragazzo che lo interpretava e che non mi ha mai degnata di uno sguardo, assolutamente :BLABLA), Mercuzio. Il suo monologo sulla regina Mab mi è sempre piaciuto tantissimo, lo avevo anche imparato a memoria
Non ce n'è, Shakespeare è un vero mago della parola, stravolge la lingua, la piega e la esalta in maniera incredibile. Insomma, a tredici anni io mica li avevo colti tutti questi doppi sensi
(è anche vero che moltissimi giochi di parole in traduzione si perdono :boh
.