Il film inizia con la comparsa di una ragazzina dai capelli azzurri e l'aria vivace, che si alterna alla visione di una neonata. Dopo qualche secondo si intuisce che la prima esprime ad alta voce (si fa per dire ) i pensieri della seconda.
La neonata è Riley, protagonista in carne e ossa (!) del film; la ragazzina dai capelli azzurri è Gioia che, insieme a Tristezza - piccola e grassoccia, adorabile con quegli occhi spauriti nascosti dietro un paio di enormi occhialoni e con quella voce malinconica - Paura, Rabbia (fantastico!) e Disgusto, vive nell'intimo di Riley e guida ogni sua scelta e comportamento. E' una storia di formazione che, pur partendo dalla nascita di Riley, si concentra soprattutto in un momento particolarmente decisivo per la sua crescita: a undici anni, è costretta a trasferirsi in un'altra città. Nuova casa, nuova scuola, nuove conoscenze, nuove difficoltà. E' in questo momento che Gioia, fino ad allora decisamente prevalente nell'animo di Riley, inizia a manifestare un'insicurezza per lei del tutto nuova ed è qui che si sviluppano tra le varie emozioni nuovi equilibri - tali da far prevalere a momenti Tristezza, a momenti Paura o Rabbia e così via, con un continuo oscillare, a momenti quasi frenetico, tra Tristezza e Gioia - che culminano in una serie di peripezie di cui è protagonista anche l'adorabile amico immaginario di Riley, nonché le emozioni dei genitori, riprodotte fantasticamente in chiave "adulta"; tutto ciò a rappresentare in maniera geniale, sublime, la confusione e il tormento interiore di Riley forse meglio di qualsiasi analisi scientifica.
Film bellissimo, ripeto: geniale, sia nell'idea che nel suo continuo svilupparsi e nella studiata rappresentazione della crescita psicologica della protagonista (non sono ferrata in materia, ma azzardo l'ipotesi che qualche esperto e psicologo abbia lavorato dietro le quinte). Ogni dettaglio è significativo, l'alternarsi e l'amalgamarsi fra le varie emozioni è rappresentato in modo estremamente vivo ed efficace e ogni loro gesto o atteggiamento si riflette simultaneamente nelle espressioni e nei comportamenti di Riley. Bellissima la rappresentazione dei ricordi e il loro oscillare continuo tra Gioia e Tristezza.
Forse ho raccontato troppo, ma vederlo è un'altra cosa: lo consiglio con entusiasmo a tutti, soprattutto dagli 8-9 anni in su. Chi ne ha di meno si godrà comunque i colori, la vivacità dei personaggi e l'azione
Dimenticavo, per chi non lo sapesse: è un cartone animato
La neonata è Riley, protagonista in carne e ossa (!) del film; la ragazzina dai capelli azzurri è Gioia che, insieme a Tristezza - piccola e grassoccia, adorabile con quegli occhi spauriti nascosti dietro un paio di enormi occhialoni e con quella voce malinconica - Paura, Rabbia (fantastico!) e Disgusto, vive nell'intimo di Riley e guida ogni sua scelta e comportamento. E' una storia di formazione che, pur partendo dalla nascita di Riley, si concentra soprattutto in un momento particolarmente decisivo per la sua crescita: a undici anni, è costretta a trasferirsi in un'altra città. Nuova casa, nuova scuola, nuove conoscenze, nuove difficoltà. E' in questo momento che Gioia, fino ad allora decisamente prevalente nell'animo di Riley, inizia a manifestare un'insicurezza per lei del tutto nuova ed è qui che si sviluppano tra le varie emozioni nuovi equilibri - tali da far prevalere a momenti Tristezza, a momenti Paura o Rabbia e così via, con un continuo oscillare, a momenti quasi frenetico, tra Tristezza e Gioia - che culminano in una serie di peripezie di cui è protagonista anche l'adorabile amico immaginario di Riley, nonché le emozioni dei genitori, riprodotte fantasticamente in chiave "adulta"; tutto ciò a rappresentare in maniera geniale, sublime, la confusione e il tormento interiore di Riley forse meglio di qualsiasi analisi scientifica.
Film bellissimo, ripeto: geniale, sia nell'idea che nel suo continuo svilupparsi e nella studiata rappresentazione della crescita psicologica della protagonista (non sono ferrata in materia, ma azzardo l'ipotesi che qualche esperto e psicologo abbia lavorato dietro le quinte). Ogni dettaglio è significativo, l'alternarsi e l'amalgamarsi fra le varie emozioni è rappresentato in modo estremamente vivo ed efficace e ogni loro gesto o atteggiamento si riflette simultaneamente nelle espressioni e nei comportamenti di Riley. Bellissima la rappresentazione dei ricordi e il loro oscillare continuo tra Gioia e Tristezza.
Forse ho raccontato troppo, ma vederlo è un'altra cosa: lo consiglio con entusiasmo a tutti, soprattutto dagli 8-9 anni in su. Chi ne ha di meno si godrà comunque i colori, la vivacità dei personaggi e l'azione
Dimenticavo, per chi non lo sapesse: è un cartone animato