Mortalmente ferito nel 1572, Shingen Takeda, capo di un potente clan che punta alla conquista di Kyoto, capitale del Giappone, ordina al fratello e agli altri generali di tenere nascosta per tre anni la notizia della sua morte, e di sostituirlo con un kagemusha (sosia, controfigura, ombra; allora era una pratica diffusa), un brigante salvato dalla crocifissione. Dapprima burattino reticente in una finzione più grande di lui, a poco a poco il kagemusha s'identifica nel suo ruolo. Scoperto e scacciato, sceglie una morte solitaria sul campo di Shidaragahara (21 maggio 1575) in un'ultima disperata ricerca d'identità. (Il Morandini)
Prodotto e co-finanziato anche da Francis Ford Coppola e da George Lucas esibisce scene di battaglia che non possono che aver fatto la storia del cinema. E' un film esteticamente possente, con costumi e ricostruzioni eccezionali, tutto giocato sull'identità di persona e di ruolo e sul carisma che anche un povero ladruncolo può acquisire se gli viene data l'opportunità di mettere in luce le sue capacità. E' un film che ha anche una parte privata, con i rapporti familiari ben rappresentati, molto ben recitato dall'attore protagonista, credibile nel ruolo del signore e del suo sosia. Un altro capolavr del regista giapponese.
Prodotto e co-finanziato anche da Francis Ford Coppola e da George Lucas esibisce scene di battaglia che non possono che aver fatto la storia del cinema. E' un film esteticamente possente, con costumi e ricostruzioni eccezionali, tutto giocato sull'identità di persona e di ruolo e sul carisma che anche un povero ladruncolo può acquisire se gli viene data l'opportunità di mettere in luce le sue capacità. E' un film che ha anche una parte privata, con i rapporti familiari ben rappresentati, molto ben recitato dall'attore protagonista, credibile nel ruolo del signore e del suo sosia. Un altro capolavr del regista giapponese.