Niven, John - Maschio bianco etero

Cocci

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Kennedy Marr è un donnaiolo, un egocentrico, un narciso. Un uomo baciato dal successo, uno di quei bastardi a cui la vita ha servito le carte migliori. E ha scoperto che Hollywood è un posto formidabile per praticare gli eccessi. Nulla al mondo lo convincerebbe a lasciare la California per tornare nello sprofondo inglese. Ma non ha fatto i conti con l'Agenzia delle entrate. Cosí, quando inopinatamente viene insignito di un prestigioso - e ricco - premio letterario è costretto ad accettare. Anche se ciò significa passare un anno in un college inglese a insegnare scrittura creativa a dei pivelli senza talento. E soprattutto ritrovarsi faccia a faccia coi fantasmi del passato. Dopo lo strepitoso Gesú Cristo protagonista di A volte ritorno, John Niven inventa un altro personaggio iperbolico e irresistibile, un uomo capace di fare a pezzi per sempre la reputazione del maschio contemporaneo.

Partendo dal presupposto che il libro a tratti è davvero volgare, quasi forzatamente, e che magari non è adatto al lettore sensibile, io mi sento di consigliarlo ASSOLUTAMENTE. Una scrittura piacevole, un mix di flash-back, flusso di coscienza, dialoghi esilaranti e monologhi interiori spettacolari: la trama non è molto articolata, è quasi una serie di episodi collegati a formare un percorso consistente e coerente, il vero punto di forza è l'esplorazione dei drammi interiori del protagonista, il lento svelarsi della sua storia passata in forma di ricordi e di riflessioni sofferte.
Come dice anche la quarta di copertina, kennedy Marr è un protagonista eccezionale, colonna portante di tutto il romanzo, un personaggio così reale e con una visione così precisa del mondo che lo circonda che a tratti sembra quasi di poterlo davvero incontrare a Los Angeles a spasso sulla sua Aston Martin.
John Niven ha dei lampi di genialità e di riflessione (quel tipo di riflessione che ti lascia senza fiato e ti fa pensare "ehi ma questo qui sta parlando di me, sta parlando con me di cose che potrebbero succedere a me") accompagnati da brani leggeri e divertentissimi. Si ride, si riflette, io che sono sensibile ho pianto anche un po'. Un libro consigliatissimo, sono molto curiosa di leggere anche altri romanzi di questo autore.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
ciao, devi leggere "A volte ritorno", è il suo picco di genialità. Quello appena uscito, Le solite sospette, è poco più che una storiella simpatica.
 
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